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Cosa prevede il piano casa del governo?

Simona Bruno
Simona Bruno
2025-07-18 17:22:01
Numero di risposte : 11
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Il Piano nazionale per l’edilizia residenziale e sociale pubblica definirà le strategie di medio e lungo termine finalizzate ad una complessiva riorganizzazione del sistema casa, in sinergia con gli enti territoriali, al fine di fornire risposte ai nuovi fabbisogni abitativi emergenti dal contesto sociale, integrare i programmi di edilizia residenziale e di edilizia sociale, dare nuovo impulso alle iniziative di settore, individuare modelli innovativi di governance e di finanziamento dei progetti e razionalizzare l’utilizzo dell’offerta abitativa disponibile. Il piano prevede il contrasto al disagio abitativo mediante azioni di recupero del patrimonio immobiliare esistente e di riconversione di edifici aventi altra destinazione pubblica, secondo quanto previsto nel programma nazionale pluriennale di valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico. La destinazione a obiettivi di edilizia residenziale pubblica o sociale delle unità immobiliari di edilizia privata rimaste invendute, in accordo con i proprietari. La realizzazione di progetti di edilizia residenziale pubblica e sociale tramite operazioni di partenariato pubblico-privato, finalizzate al recupero o alla riconversione del patrimonio immobiliare esistente o alla realizzazione di nuovi edifici su aree edificabili. Il piano sarà pronto entro giugno 2025. Il Governo Meloni ha deciso di investire nei prossimi anni almeno 100 milioni di euro per il recupero del patrimonio immobiliare esistente e la riconversione di edifici aventi altra destinazione pubblica, e per destinare ad edilizia residenziale pubblica sociale le unità immobiliari private rimaste invendute.
Demis Rinaldi
Demis Rinaldi
2025-07-18 15:32:01
Numero di risposte : 8
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Il Piano Casa Italia si fonda su un investimento iniziale di 660 milioni di euro, così ripartiti: 560 milioni destinati al Piano Casa Italia per il periodo 2028-2030; 100 milioni riservati a progetti pilota da avviare tra il 2027 e il 2028. Le risorse serviranno a finanziare interventi flessibili e integrati, con particolare attenzione a: riorganizzazione del sistema di edilizia sociale e delle Aziende Casa; modelli di co-housing, housing intergenerazionale e senior housing; recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente; pianificazione locale personalizzata su base territoriale e sociale. Il Piano prevede anche la creazione di un nuovo modello di Aziende Casa con gestione più autonoma, flessibile e orientata all’efficienza. Saranno costituite con forma giuridica privata ma a proprietà pubblica o mista. In parallelo al Piano Casa, il MIT ha illustrato anche le linee guida per una profonda revisione del Testo Unico dell’Edilizia. La riforma mira a semplificare i procedimenti autorizzativi; chiarire la classificazione degli interventi edilizi; digitalizzare le pratiche amministrative; armonizzare le normative tra Stato, Regioni e Comuni; facilitare gli interventi di rigenerazione urbana, con incentivi e procedure snelle. Il Piano Casa italiano prevede inoltre l’istituzione di una Banca dati dell’Abitare, che consentirà di mappare il patrimonio immobiliare esistente e disponibile; individuare le aree di disagio abitativo, classificate in base a motivo e gravità; definire obiettivi e azioni specifiche a livello locale.