Quali sono le nuove regole per il decreto Salva casa 2024?

Nicoletta Marini
2025-07-26 00:09:24
Numero di risposte
: 8
Il decreto Salva Casa introduce semplificazioni e misure per regolarizzare le difformità e le irregolarità nel settore edilizio e urbanistico.
La possibilità di mantenere le strutture amovibili realizzate durante l’emergenza da Covid-19 per finalità sanitarie, assistenziali e educative previa comunicazione di inizio lavori confermata e nel rispetto delle normative vigenti.
La possibilità di realizzare vetate panoramiche su porticati e logge senza bisogno di autorizzazioni specifiche.
La semplificazione delle norme per l’installazione di tende da sole, pergole retrattili o protezioni solari mobili, a patto che non creino spazi chiusi e che siano armonizzati rispetto all’estetica dell’edificio.
Il cambio di destinazione d’uso: sempre possibile il cambio di un’unità immobiliare senza la realizzazione di opere all’interno della stessa categoria funzionale, nel rispetto delle normative vigenti del settore.
È consentito il cambio tra categorie funzionali senza opere tra alcune categorie funzionali specifiche, con la possibilità da parte dei Comuni di fissare condizioni specifiche.

Mario Greco
2025-07-18 20:18:40
Numero di risposte
: 16
Il decreto interviene solo nelle casistiche di minore gravità, con tolleranze costruttive tra il 2% e il 5%.
Nel dettaglio, gli interventi sulle minori difformità riguardano: Edilizia libera; Tolleranze costruttive; Tolleranze esecutive; Parziali difformità.
Sono considerate tolleranze costruttive gli interventi, realizzati entro il 24 maggio 2024, entro il limite massimo del: - 2% per una superficie superiore a 500 metri quadri; - 3% per una superficie utile tra i 300 e 500 metri quadri; - 4% per una superficie utile tra i 100 e 300 metri quadri; - 5% sotto i 100 metri quadri.
Le tolleranze possono essere asseverate da un tecnico abilitato.
Per tolleranze esecutive si intendono le irregolarità geometriche, le modifiche alle finiture degli edifici di minima entità, la diversa collocazione di impianti e opere interne.
In particolare: 45 giorni se il permesso è in sanatoria; 30 giorni per la Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).
A queste tempistiche, per immobili soggetti a vincolo paesaggistico, si aggiungono fino a 180 giorni.
All’interno della stessa categoria funzionale, il mutamento della destinazione d’uso sarà sempre ammesso.
Tra diverse categorie funzionali, il mutamento della destinazione d’uso sarà ammesso limitatamente alle categorie residenziale, turistico-ricettiva, produttiva e direzionale, commerciale, in ogni caso, all’interno delle zone: centro storico, residenziali consolidate, residenziali in espansione.
Sono escluse dalle semplificazioni le unità immobiliari al primo piano fuori terra.
Per dimostrare lo stato legittimo dell’immobile sarà sufficiente presentare il titolo che ha disciplinato l’ultimo intervento edilizio, anche in sanatoria.
Ne deriva quindi che le parziali difformità che saranno sanate contribuiranno a dimostrare lo stato legittimo di un immobile.
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