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Cos'è il decreto infrastrutture?

Nicoletta D'angelo
Nicoletta D'angelo
2025-07-18 11:24:16
Numero di risposte : 12
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Il decreto infrastrutture 2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tanti i provvedimenti inclusi nel decreto, tra cui diverse novità che riguardano le imprese di trasporto, l’installazione degli impianti fotovoltaici e l’accelerazione sull’assegnazione degli appalti pubblici. Tra le novità introdotte dal decreto infrastrutture 2025 c’è sicuramente l’accelerazione sul progetto del ponte sullo Stretto di Messina. L’obiettivo del ministro Salvini è far partire i lavori entro l’estate, e l’approvazione del decreto infrastrutture fornisce una spinta in questa direzione. Ma nello stesso provvedimento sono incluse anche misure che riguardano le opere da realizzare in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina e finanziamenti per l’organizzazione dei Gran Premi di Formula 1 di Imola e Monza. Oltre a questi importanti provvedimenti, il decreto infrastrutture 2025 include anche misure dirette alle imprese. Per esempio, nel settore dell’autotrasporto sono stati stanziati fondi per l’ammodernamento dei mezzi che le aziende private potranno chiedere. La somma ammonta a 6 milioni di euro per gli anni 2025 e 2026 da usare per l’ammodernamento delle flotte. Nel decreto infrastrutture voluto dal ministro Salvini appena pubblicato, oltre alle misure sul ponte sullo Stretto, sono previste deroghe e semplificazioni per i contratti pubblici. In caso di emergenza, come per esempio alluvioni e terremoti, viene introdotto l’affidamento diretto sopra soglia. Inoltre, il decreto prevede l’esclusione automatica delle offerte anomale in gare con meno di 5 partecipanti. Infine, il decreto infrastrutture legifera con l’articolo 13 sull’accelerazione della realizzazione degli impianti Fer allo scopo di rispettare le scadenze del PNIEC 2030 e del PNRR. In questo ambito, il decreto considera zone di accelerazione anche le aree industriali a patto che queste coincidano con quelle individuate dal Gestore dei Servizi Energetici tramite una mappatura nazionale.
Donatella Giordano
Donatella Giordano
2025-07-18 10:37:49
Numero di risposte : 11
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È stato approvato, in sede di Consiglio dei Ministri, il decreto legge Infrastrutture. Obiettivo della misura è di imprimere una forte accelerazione alla realizzazione di infrastrutture chiave, ottimizzare la gestione dei contratti pubblici, assicurare l’efficienza del sistema dei trasporti e valorizzare il demanio, in linea con gli obiettivi del PNRR e gli impegni europei. Tra gli interventi: Ponte sullo Stretto, Milano Cortina 2026, GP Formula 1, Contratti pubblici, Autotrasporto, Motorizzazione civile, Concessioni autostradali, Ordinamento portuale, Demanio marittimo, Trasporto aereo e ferroviario. Il decreto introduce l’articolo 140-bis nel Codice dei contratti, disciplinando gli appalti in situazioni di somma urgenza, come calamità naturali o eventi catastrofici. Questa misura consente alle stazioni appaltanti di intervenire tempestivamente, garantendo la continuità dei servizi essenziali. Il decreto prevede l’estensione degli incentivi economici per lo svolgimento di funzioni tecniche anche ai dirigenti delle pubbliche amministrazioni. Il decreto adegua il costo dell’opera a 13,5 miliardi di euro. Il decreto assicura la continuità normativa per le norme sul subappalto nei procedimenti di gara già avviati.
Federica Leone
Federica Leone
2025-07-18 08:35:55
Numero di risposte : 9
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Nella giornata del 19 maggio 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto “DL Infrastrutture” che contiene al suo interno, tra le altre, per quanto concerne la specificità dell’autotrasporto merci, due interventi normativi che modificano l’attuale disciplina dei tempi di attesa al carico/scarico delle merci e dei tempi di pagamento delle fatture di trasporto. Il testo del Decreto Legge Infrastrutture è consultabile qui. Il DL Infrastrutture prevede, come modifica dell’art.83 bis, che qualora le fatture di trasporto non vengano pagate entro i 60 giorni previsti dall’art.83 bis l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, d’ufficio o su segnalazione del creditore ovvero del Comitato centrale per l’Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto di terzi, istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, può adottare le diffide e applicare le sanzioni previste dall’articolo 15 della legge 10 ottobre 1990 n. 287. Il DL Infrastrutture contiene al suo interno, tra le altre, per quanto concerne la specificità dell’autotrasporto merci, due interventi normativi che modificano l’attuale disciplina dei tempi di attesa al carico/scarico delle merci e dei tempi di pagamento delle fatture di trasporto. Un secondo intervento riguarda, invece, l’introduzione della figura del caricatore tra i soggetti obbligati in solido a corrispondere al vettore un indennizzo in caso del superamento dei tempi di franchigia, indennizzo che passa dai 40 agli attuali 100 euro, importo quest’ultimo soggetto a rivalutazione automatica, con cadenza annuale, a decorrere dall’entrata in vigore del decreto stesso.
Tolomeo Bianchi
Tolomeo Bianchi
2025-07-18 07:16:20
Numero di risposte : 7
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Il Decreto Legge Infrastrutture rappresenta un pacchetto normativo strategico pensato per accelerare lo sviluppo delle infrastrutture energetiche e digitali in Italia. Tra i suoi obiettivi principali vi è la semplificazione e la velocizzazione delle procedure autorizzative per i progetti di energie rinnovabili, in particolare per gli impianti fotovoltaici ed eolici. Il decreto introduce, all’articolo 13, la figura delle “zone di accelerazione”: aree geografiche selezionate dove gli iter burocratici saranno ridotti e snelliti per favorire investimenti rapidi e consistenti, con l’intento di supportare il raggiungimento degli ambiziosi target europei di riduzione delle emissioni di CO₂ e di incremento della quota di energia verde entro il 2030. Tuttavia, come evidenziato da diversi stakeholder, la mancanza di una definizione chiara e condivisa delle aree idonee per questi interventi rischia di rallentare l’intero processo. È indispensabile partire da una definizione stabile delle aree idonee, su cui costruire l’intero impianto delle semplificazioni autorizzative previste per le zone accelerate. Il settore delle rinnovabili, cruciale per raggiungere gli obiettivi europei di decarbonizzazione al 2030, ha bisogno di regole trasparenti, coerenti e stabili. La definizione delle aree idonee – e con essa quella delle zone di accelerazione – rappresenta un passaggio imprescindibile per trasformare le intenzioni politiche in risultati concreti.