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Quali sono le cause della criminalità?

Rita Amato
Rita Amato
2025-08-13 03:56:46
Numero di risposte : 27
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L’individuo è sempre dotato di libero arbitrio. La pena deve rispondere alle esigenze della società. NEL DETERMINISMO SOCIALE, si cominciamo a vedere le cause per le quali alcuni individui si orientano verso comportamenti delittuosi. Il reato viene visto come fatto sociale e un maggiore benessere corrisponde l’aumento della delinquenza. CESARE LOMBROSO: indaga sulle personalità e sulle predisposizioni individuali criminali dell’uomo attraverso l’osservazione del cranio di un brigante, trovò la FOSSETTA CIVITALE MEDIA. Egli dedusse che chi aveva questa fossetta, avrebbe avuto una predisposizione al crimine. Il REO è sempre pienamente libero nell’ agire e quindi responsabile del delitto ad eccezione del folle. L’individuo è il solo responsabile. CIASCUNO DEVE SUBIRE UNA PENA CHE COLPISCA I SUOI DIRITTI TANTO QUANTO IL DELITTO DA LUI COMMESSO HA COLPITO IL DIRITTO ALTRUI. Il REO è sempre pienamente libero nell’ agire e quindi responsabile del delitto ad eccezione del folle.
Mariapia Ruggiero
Mariapia Ruggiero
2025-08-06 09:52:21
Numero di risposte : 18
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Esistono diversi approcci sulla genesi della devianza. Approccio antropologico: Cesare Lombroso riteneva che le cause della devianza sono innate, dovute ad un mancato sviluppo del soggetto. Approccio psicologico: rileva le cause della devianza all’interno della mente del soggetto. Approccio sociologico: secondo cui le cause e i fattori che generano la devianza e la criminalità sono da rilevarsi nel contesto sociale. Quindi a determinare la devianza o la criminalità sono alcune situazioni sociali che si possono verificare in determinati periodi, come le crisi economiche o forte industrializzazione. La devianza è talvolta il risultato di processi di emarginazione che hanno ridotto in condizioni marginali soggetti disagiati.
Dindo Monti
Dindo Monti
2025-08-02 20:30:00
Numero di risposte : 25
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Sia i fattori genetici che quelli ambientali possano predisporre un individuo al comportamento criminale. È stato osservato, anche se non in una percentuale particolarmente rilevante di criminali, che traumi alla corteccia cerebrale, dovuti ad esempio ad un incidente, possono rendere un soggetto più violento e aggressivo. Altri studi, invece, hanno mostrato una più evidente correlazione tra alcuni tipi di ormoni, sostanze che troviamo pure in diversi cibi, e il comportamento criminale. La MAO-A e il triptofano sono due esempi di evidente rilevanza scientifica. Dai principali studi sul comportamento criminale è emerso che anche l’ambiente in cui si nasce, si cresce e si vive, svolge un ruolo fondamentale. Tuttavia, non può rappresentarne la causa esclusiva. La dimostrazione, fortunatamente, è nei fatti: non tutti coloro che nascono e crescono in ambienti disagiati, sono poi inclini alla violenza. Anche la presenza di disturbi psicopatologici o di patologie psichiatriche possono rappresentare importanti campanelli di allarme per l’individuazione di soggetti potenzialmente inclini ad atti di violenza. Molti criminali, assassini compresi, sono psicopatici privi di emozioni, malati, ma non giuridicamente infermi di mente. Chi, come il soggetto psicopatico, non è in grado di provare emozioni, né di riconoscerle, sarà privo di moralità e, di conseguenza, incapace di discernere il bene dal male.
Valdo Ferri
Valdo Ferri
2025-07-22 02:22:10
Numero di risposte : 26
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La natura dei crimini è complessa e la loro origine è assolutamente multifattoriale, quantomeno bio-psico-sociale. Sono fattori sociali e culturali, l’anomia, la disorganizzazione sociale, i deficit di socializzazione, i deficit di mezzi per raggiungere le mete sociali, le opportunità differenziali, l’appartenenza a subculture devianti, l’etichettamento. Tra i fattori psicologici troviamo invece meccanismi di apprendimento operante, meccanismi di associazione differenziale, meccanismi di apprendimento sociale, la deprivazione relativa, la violentizzazione e meccanismi di elaborazione cognitiva. Tra i fattori biologici ci sono alcune caratteristiche temperamentali quali l’aggressività e la scarsa tolleranza alle frustrazioni, alcuni tratti di personalità, disfunzioni ormonali, alterazioni a carico dei sistemi neurotrasmettitoriali, problemi neurologici e neuroanatomici che possono favorire l’aggressività ed anche l’alcolismo e la tossicodipendenza. Inoltre, esistono anche altri elementi da tenere in considerazione per comprendere la genesi di un crimine, quali la volontà del reo, l’occasione, la vittima, variabili storico-biografiche, componenti emotive, fattori geografici e climatici.