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Chi gestisce i fondi di coesione?

Eufemia Villa
Eufemia Villa
2025-07-31 07:19:12
Numero di risposte : 18
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Ad oggi, invece, sono le regioni a decidere in autonomia i capitoli di spesa, seguendo le linee guida comunitarie e rendicontando direttamente a Bruxelles. Tanto che molti dei progetti sono gestiti da cordate di regioni anche di Stati diversi. Se così fosse, e se venisse approvata, sarebbero ancora le regioni a spendere i soldi destinati dal bilancio comune, ma in un quadro di gestione nazionale. Le regioni del Nord a guida leghista premono per una spesa autonoma, quelle del Mezzogiorno – dove va la gran parte dei fondi regionali che arrivano da Bruxelles (oltre 30 miliardi) – temono di perdere il controllo sulla gran parte del loro bilancio destinata agli investimenti. La precisa richiesta per il futuro di «un bilancio che risponda a un approccio di lungo periodo per investimenti ponendo le regioni al centro della programmazione e attuazione». Anche perché l’Italia, subito dopo la Polonia, resta il Paese che più beneficia dei fondi di coesione. Sono toni battaglieri quelli che arrivano dal governatore pugliese Emiliano, che fa notare come, di fatto, «già ora i governi hanno un peso enorme nei meccanismi europei». In Lombardia l’assessore all’Innovazione e alla ricerca, Alessandro Fermi, non si esita a definire i fondi di Coesione «cruciali, il vero capitolo di spesa autonoma», e non nasconde il timore che una gestione nazionale freni l’innovazione.
Kristel Gatti
Kristel Gatti
2025-07-22 08:13:03
Numero di risposte : 15
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Le risorse per le politiche di coesione vengono erogate dalla Commissione europea agli Stati membri, che poi li smistano alle regioni. Possono beneficiare di finanziamenti regionali enti pubblici, alcune organizzazioni del settore privato, università, associazioni, Ong e organizzazioni di volontariato. Per richiedere i fondi regionali occorre fare domanda all’autorità che gestisce il pertinente programma regionale. Tale organismo valuterà il progetto e deciderà se concedere finanziamenti. In Italia il principale punto di riferimento a cui rivolgersi è rappresentato da Agenzia per la coesione territoriale, organismo creato appositamente allo scopo di fornire informazioni utili su bandi, progetti, opportunità e, ovviamente, sulle politiche di coesione.
Shaira Mariani
Shaira Mariani
2025-07-22 08:06:36
Numero di risposte : 10
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La politica di coesione è sostenuta dall’Unione europea con i Fondi strutturali europei, che finanziano programmi con una gestione condivisa tra Stato Membro e Commissione e richiedono un cofinanziamento nazionale assicurato, per la maggior parte, dal Fondo nazionale di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie. A tali risorse si aggiungono, sempre sul piano nazionale, quelle del Fondo Sviluppo e Coesione, che stanzia risorse addizionali per sostenere e sviluppare le politiche di coesione e territoriali. I Fondi nazionali che finanziano le politiche di coesione sono: il Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie, istituito dall’articolo 5 della legge n. 183/1987 presso il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell’economia e delle Finanze, che eroga le quote di cofinanziamento nazionale degli interventi comunitari nelle aree obiettivo dei fondi strutturali, nonché eventuali anticipazioni sui contributi spettanti a carico del bilancio dell’UE, ed assicura la raccolta e l’elaborazione dei dati contabili concernenti i flussi finanziari dell’UE riguardanti l'Italia e quelli nazionali ad essi collegati. Il Fondo Sviluppo e Coesione, ex Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS), istituito dall’articolo 4 del decreto legislativo n. 88/2011, che sostituisce precedenti fondi con finalità analoghe, nel quale sono iscritte le risorse finanziarie aggiuntive nazionali per attuare politiche per lo sviluppo orientate alla coesione economica, sociale e territoriale e alla rimozione degli squilibri economici e sociali in attuazione dell'articolo 119, comma 5, della Costituzione.