Chi gestisce i Fondi strutturali?

Gastone Serra
2025-07-23 20:35:08
Numero di risposte
: 18
I fondi strutturali e di investimento sono considerati fondi indiretti, diversi quindi dai fondi diretti: si tratta di fondi europei assegnati agli Stati membri che, a loro volta, li distribuiscono a specifici beneficiari attraverso Piani nazionali e piani regionali.
La gestione dei fondi strutturali è condivisa nel senso che le linee guida per le azioni dei fondi vengono stilate a livello europeo, mentre la loro attuazione viene gestita dalle pertinenti autorità nazionali o regionali in ciascuno stato membro, le quali definiscono i Programmi Operativi e in seguito selezionano e monitorano i progetti.
Circa tre quarti vengono allocati dai paesi attraverso accordi di partenariato, in collaborazione con la commissione europea; mentre una parte residuale viene gestita direttamente dall’Unione europea.
Sono gli stati e le regioni a gestire ed erogare i fondi europei.

Teresa Longo
2025-07-23 18:14:00
Numero di risposte
: 19
I Fondi strutturali e d’investimento sono gestiti congiuntamente dagli Stati membri e dalla Commissione.
Gli Stati membri godranno di maggiore flessibilità rispetto al periodo di programmazione in corso ai fini del trasferimento delle risorse tra i fondi in qualsiasi momento del periodo di programmazione.
La Commissione avrà infatti la possibilità di introdurre misure temporanee per contribuire ad affrontare tali circostanze eccezionali e inconsuete.
Il pacchetto regolamentare prevede un atto legislativo generale che disciplina gli otto fondi gestiti congiuntamente dagli Stati membri e dalla Commissione.
Sia gli Stati membri che la Commissione devono promuovere il coordinamento, la complementarità e la coerenza tra fondi a gestione concorrente, così come tra fondi e altri strumenti dell’Unione.
Il regolamento sulle disposizioni comuni prevede meccanismi di sostegno semplificati per progetti che non siano stati selezionati per gli altri strumenti UE per mancanza di fondi, ma abbiano ricevuto il marchio di eccellenza.
Il regolamento disciplina inoltre anche il trasferimento di risorse su base volontaria da qualsiasi fondo a fondi in gestione concorrente, ovvero a strumenti in gestione diretta o indiretta, a beneficio dello Stato membro interessato.
L’accordo di partenariato contiene una sezione specifica dedicata al coordinamento.

Alan Santoro
2025-07-23 17:48:14
Numero di risposte
: 18
La politica di coesione è sostenuta dall’Unione europea con i Fondi strutturali europei, che finanziano programmi con una gestione condivisa tra Stato Membro e Commissione. A tali risorse si aggiungono, sempre sul piano nazionale, quelle del Fondo Sviluppo e Coesione, che stanzia risorse addizionali per sostenere e sviluppare le politiche di coesione e territoriali. I Fondi strutturali europei che sostengono la politica di coesione sono gestiti con una gestione condivisa tra Stato Membro e Commissione. Il Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie, eroga le quote di cofinanziamento nazionale degli interventi comunitari nelle aree obiettivo dei fondi strutturali, nonché eventuali anticipazioni sui contributi spettanti a carico del bilancio dell’UE. Il Fondo Sviluppo e Coesione, sostituisce precedenti fondi con finalità analoghe, nel quale sono iscritte le risorse finanziarie aggiuntive nazionali per attuare politiche per lo sviluppo orientate alla coesione economica, sociale e territoriale. Il FSC ha carattere pluriennale, in coerenza con l’articolazione temporale della programmazione dei Fondi strutturali dell’Unione europea, garantendo l’unitarietà e la complementarietà delle procedure di attivazione delle relative risorse con quelle previste per i fondi europei.

Sesto Conti
2025-07-23 17:44:59
Numero di risposte
: 12
Le azioni da finanziare e il riparto delle somme sono stabilite nel Programma Operativo Regionale, proposto dalla Regione e successivamente approvato dalla Commissione Europea.
La Regione Lazio e il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica individuano le aree eligibili attraverso analisi statistico-economiche, incontri con referenti istituzionali e del territorio, e verifiche sul campo.
I Comuni interessati dovranno assicurare la sostenibilità di lungo periodo anche mediante l’associazione tra di essi nelle varie forme previste dalla normativa nazionale e regionale.
La Regione Lazio e il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica procederanno alla successiva selezione dei progetti.
La strategia segue inoltre un approccio “territoriale” in due ambiti specifici: le “Aree Interne” e le “Città”.
L’individuazione delle aree eligibili si avvale di vari strumenti.
L’utilizzo integrato dei tre Fondi si concentrerà in aree caratterizzate dal fenomeno del declino demografico, da condizioni di disagio socio-economico, dall’esistenza di una distanza significativa dai centri di offerta dei servizi pubblici essenziali.