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Qual è il termine per chiedere il risarcimento danni?

Angela Lombardi
Angela Lombardi
2025-07-28 13:22:05
Numero di risposte : 17
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Se il danno proviene da un inadempimento contrattuale, la richiesta di risarcimento può essere presentata fino a dieci anni dopo la violazione. Il risarcimento del danno per inadempimento contrattuale avviene quando un soggetto viene danneggiato da un’altra persona che non ha eseguito o ha eseguito male una determinata prestazione, prevista da un accordo vincolante. In pratica, quindi, la prescrizione del risarcimento dei danni derivanti da un illecito contrattuale ha una prescrizione decennale. Se il danno proviene dalla condotta illecita di una persona con la quale non sussiste alcun rapporto contrattuale, il risarcimento deve essere chiesto entro cinque anni dal pregiudizio subito. Secondo la legge, il diritto al risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli di ogni specie si prescrive in due anni. Pur trattandosi di una responsabilità extracontrattuale, la legge prevede espressamente un termine più breve per la richiesta del risarcimento dei danni derivanti da sinistri stradali. Se il danno è causato da un illecito che la legge punisce come reato e per il reato è prevista una prescrizione più lunga, questa si applica anche all’azione civile volta a ottenere il risarcimento. Poiché solitamente un reato non si prescrive prima di sei anni, se un danno proviene da un illecito penale ci sarà più tempo per poter fare richiesta di risarcimento. Ogni forma di prescrizione del risarcimento dei danni può essere interrotta mediante la notifica di un atto di citazione o anche di una semplice messa in mora. L’interruzione comporta una nuova decorrenza dei termini di prescrizione: in pratica, il computo si azzera per ricominciare daccapo. In buona sostanza, per interrompere la prescrizione del diritto al risarcimento dei danni è sufficiente diffidare il soggetto obbligato mediante un atto scritto.