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Quando va tutto in prescrizione?

Elsa Grassi
Elsa Grassi
2025-08-17 16:49:53
Numero di risposte : 11
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La prescrizione ordinaria, secondo quanto riportato all’articolo 2946 del Codice Civile, vede estinguersi i diritti sul credito trascorsi 10 anni, salvo casi particolari previsti in materia. Agli articoli 2954 e seguenti del Codice Civile si legge, ad esempio, che si prescrivono in soli 6 mesi i diritti degli albergatori e degli osti per vitto e alloggio somministrati, mentre si prescrivono in un anno i diritti dei commercianti al minuto, dei farmacisti, dei lavoratori per le retribuzioni corrisposte a periodi non superiori al mese. Si può agire entro 3 anni per far valere i diritti dei liberi professionisti, per la prestazione offerta e per il rimborso spese relativo alla stessa. La prescrizione breve rappresenta un’eccezione significativa rispetto al termine ordinario di prescrizione decennale previsto dall’articolo 2954. Alcune categorie di crediti si estinguono in un termine più breve di cinque anni, come ad esempio i debiti condominiali, i canoni di locazione, le bollette telefoniche. Inoltre, sono soggetti a prescrizione breve i pagamenti periodici, come abbonamenti a servizi di pay-tv o piattaforme web, interessi sui mutui, utili dei soci di un’azienda. Ai fini del calcolo dei tempi di prescrizione vale quanto riportato all’articolo 2935 del Codice Civile: la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere. Sta alla parte interessata, ossia al debitore, eccepirla. Il creditore può interrompere la prescrizione mediante diverse forme di sollecito al pagamento all’indirizzo del debitore, purché le comunicazioni a questo scopo avvengano in forma scritta. La messa in mora del debitore, azione che precede eventuali passaggi in sede giudiziale, ha tra gli effetti immediati proprio quello di interrompere i tempi di prescrizione del debito. La prescrizione può essere interrotta, anche inavvertitamente, dal debitore che riconosca la propria obbligazione per iscritto. La prescrizione estintiva si verifica quando il titolare non esercita il proprio diritto entro i tempi prefissati per legge. Al creditore spetta necessariamente farsi carico dei tentativi di recupero crediti e agire d’anticipo sui tempi di prescrizione, pena la perdita del proprio diritto. La prescrizione non è quindi automatica, né può essere decisa d’ufficio dal giudice.
Mariapia Fabbri
Mariapia Fabbri
2025-08-07 04:49:04
Numero di risposte : 21
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La prescrizione breve è l’eccezione alla regola stabilita dal codice civile secondo la quale i crediti vanno in prescrizione dopo 10 anni. Di seguito, un elenco di pagamenti che vanno in prescrizione dopo 5 anni. L’articolo 2948 del codice civile prevede la prescrizione dopo 5 anni per tutti i pagamenti che vanno eseguiti periodicamente. Debiti condominiali si riferiscono sia ai proprietari di abitazione che di locali adibiti ad uso commerciale. La prescrizione di 5 anni si riferisce alle tasse ed imposte dovute a Comune, Province e Regioni. Vanno in prescrizione dopo 5 anni i contributi dovuti all’INPS e all’Inail relativi ai pagamenti di previdenza ed assistenza. Sanzioni amministrative, penali e tributarie vanno in prescrizione dopo i 5 anni. La prescrizione è automatica quindi il debitore non deve fare alcuna istanza.
Emidio Bruno
Emidio Bruno
2025-07-28 12:17:36
Numero di risposte : 19
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Dopo quanto un credito va in prescrizione? La legge italiana dispone i termini per i vari tipi di credito. Proprio per questo motivo non esiste una risposta univoca e valida per tutte le casistiche. Ecco una guida rapida ai tempi di prescrizione del credito in base al tipo di credito vantato: Ristorazione e servizi di alloggio alberghiero ed extra-alberghiero: 6 mesi Rette scolastiche e abbonamenti a palestre e piscine: 1 anno Vendita di medicinali presso farmacie: 1 anno Vendita merci a privati da parte di commercianti: 1 anno Rate dei premi assicurativi: 1 anno Provvigioni dei mediatori immobiliari: 1 anno Trasporto merci: 1 anno Fornitura di gas, energia elettrica e acqua e altre utenze: 2 anni Parcelle dei professionisti: 3 anni Pagamento degli atti notarili: 3 anni Crediti derivanti da contratti tra società commerciali: 10 anni In tutti questi casi, i termini della prescrizione decorrono a partire dal giorno in cui si può far valere il proprio diritto alla riscossione del credito.
Pacifico Benedetti
Pacifico Benedetti
2025-07-28 08:47:20
Numero di risposte : 26
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I debiti che risalgono al 2020 o al 2019, e che hanno una prescrizione quinquennale, si estingueranno nel 2025. Questi includono: Bollette telefoniche Omessa dichiarazione dei redditi Canoni di locazione Molte stradali Spese condominiali ordinarie Spese per ristrutturazioni TFR e indennità di fine lavoro Interessi bancari Risarcimenti danni da fatti illeciti Rendite vitalizie Utili dei soci in azienda Abbonamenti a servizi come streaming e pay-tv Imposte locali Contributi INPS e INAIL Cartelle esattoriali relative a tributi con prescrizione quinquennale. Anche i debiti contrattuali o derivanti da fatture emesse nel 2015 andranno in prescrizione nel 2025. Sono inclusi, tra gli altri: Fatture insolute Prestiti, finanziamenti e mutui Tasse e imposte Ticket sanitari Sentenze di condanna e decreti ingiuntivi Spese condominiali straordinarie. Per capire quando un debito si prescrive, bisogna conoscere il momento in cui il pagamento sarebbe dovuto. Ad esempio, per i crediti di lavoro, la decorrenza inizia dal termine del rapporto di lavoro. Per i pagamenti periodici, la prescrizione si calcola separatamente per ogni rata. Nel caso delle imposte e sanzioni fiscali, il termine parte sempre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui era previsto il pagamento. Quindi, per esempio, tutte le imposte relative al 2019 si prescrivono a partire dal 1° gennaio 2025.