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Qual è il tetto delle detrazioni Irpef per il 2025?

Genziana Ferrari
Genziana Ferrari
2025-07-12 18:10:53
Numero di risposte : 4
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La legge 30 dicembre 2024 n. 207 (legge di bilancio 2025), all’articolo 10 comma 2, prevede che le detrazioni risultano immutate per coloro che hanno un reddito fino a 75.000 euro. Per i redditi superiori devono essere calcolate in base al tetto massimo previsto moltiplicato per il coefficiente risultante per il numero dei figli e nello specifico: l’Importo base è di 14.000 euro per un reddito complessivo del contribuente superiore a 75.000 euro l’Importo base è di 8.000 euro per un reddito complessivo del contribuente superiore a 100.000 euro Il coefficiente per il quale moltiplicare l’importo base dipende dal numero dei figli e nello specifico è: 0,50, se nel nucleo familiare non sono presenti figli a carico; 0,70, se nel nucleo familiare è presente un figlio a carico; 0,85, se nel nucleo familiare sono presenti due figli fiscalmente a carico; 1, se nel nucleo familiare sono presenti più di due figli fiscalmente a carico o almeno un figlio con disabilità accertata ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992 n. 104, fiscalmente a carico. Per chi ha un reddito di 85.000 euro e un solo figlio a carico, la detrazione base spettante va moltiplicata per il coefficiente relativo a 1 figlio: 14.000 x 0,70 = 9.800 euro, ovvero questo è il tetto massimo di detrazioni su oneri e spese su cui il contribuente potrà contare. Dal computo delle detrazioni per l’applicazione del limite in questione sono escluse, le spese sanitarie, i mutui prima casa stipulati il 2024 e le quote di detrazione pluriennali per spese precedenti al 2025.
Renzo Costa
Renzo Costa
2025-07-12 17:45:56
Numero di risposte : 7
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Il principio viene introdotto con la legge di Bilancio del 2025 è chiaro: se hai redditi sopra i 75.000 euro, potrai usufruire di meno detrazioni fiscali, e meno figli hai, più la soglia si abbassa. Per chi ha almeno tre figli, oppure ha un figlio disabile, la soglia massima è di 14.000 euro, che per i single si dimezza a 7.000 euro. Per chi ha un figlio, l’importo viene invece calcolato moltiplicando i 14.000 euro per il coefficiente 0,70, arrivando così a 9.800 euro; se i figli sono due, il coefficiente è 0,85, e la somma ottenuta, quindi il limite massimo è 11.900 euro. Dopo i 100.000 euro di reddito i tetti si riducono ulteriormente, perché l’importo massimo passa a 8.000 euro. Poniamo quindi che io abbia un solo figlio, e un reddito di 80.000 euro all’anno: delle spese detraibili che farò nel 2025 (fatte salve quelle mediche e per i mutui contratti fino a fine 2024), potrò detrarre dalle tasse una percentuale solo su 9.800 euro.
Grazia Ruggiero
Grazia Ruggiero
2025-07-12 17:00:46
Numero di risposte : 9
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Il tetto delle detrazioni Irpef per il 2025 è disciplinato da regole che interessano la spettanza delle detrazioni in base al reddito del contribuente. Le detrazioni per spese ai fini IRPEF spettano nell’intero importo qualora il reddito complessivo non ecceda 120.000 euro. Per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 120.000 euro, le detrazioni sono ridotte in base a un coefficiente di detraibilità. Inoltre, per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro, l’ammontare della detrazione è diminuito di un importo pari a 260 euro per determinati oneri e spese. La riduzione di 260 euro deve essere operata sull'importo della detrazione come determinato applicando le regole già in vigore in precedenza. Ciò significa che per i titolari di reddito complessivo superiore a 120.000 euro, la decurtazione va applicata alla detrazione dall'imposta lorda che risulta già ridotta. La detrazione compete nell’intero importo, a prescindere dall’ammontare del reddito complessivo, per gli interessi passivi su mutui nonché per le spese sanitarie. Il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze. La fruizione delle detrazioni previste per gli oneri e spese di cui all’art. 15 del TUIR e da altre disposizioni normative, salvo alcune eccezioni, è subordinata al pagamento della spesa con strumenti tracciabili.
Rosanna Silvestri
Rosanna Silvestri
2025-07-12 15:05:15
Numero di risposte : 6
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Se il reddito è tra 75.001 e 100.000 euro, il limite massimo per le spese detraibili è di 14.000 euro. Per redditi superiori a 100.000 euro, il massimale scende a 8.000 euro. Il massimale viene poi adeguato in base al numero di figli fiscalmente a carico: 0,50: senza figli. 0,70: con un figlio. 0,85: con due figli. 1,00 : con più di due figli o con almeno un figlio con disabilità. Un contribuente con reddito di 80.000 euro e un figlio a carico potrà detrarre spese fino a un massimo di 9.800 euro. Un contribuente con reddito di 80.000 euro senza figli, che nel 2025 spende 90.000 euro per ristrutturare casa, potrà detrarre solo il 50% di un massimo di 7.000 euro, invece che sull’intero importo. Non rientrano nel calcolo e rimangono pertanto interamente detraibili per qualsiasi reddito: Spese sanitarie. Investimenti in start-up e PMI innovative. Rate di spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. Interessi sui mutui e premi assicurativi relativi a contratti stipulati prima del 2025.
Vienna Sanna
Vienna Sanna
2025-07-12 13:07:20
Numero di risposte : 8
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La Circolare n 6/E del 29 maggio a commento delle novità in vigore dal 2025 chiarisce che superato il tetto di spese detraibili fissato dalla legge di Bilancio 2025, il contribuente potrà scegliere quali, tra le varie spese sostenute, conteggiare ai fini della detrazione irpef. Le soglie di reddito sono due: a 75.000 euro scatta il tetto di 14.000 euro, e oltre 100.000 il plafond scende a 8.000 euro. L'intero massimale è riservato solo a chi ha tre figli a carico o più, o almeno un figlio disabile. I contribuenti senza figli a carico subiscono una riduzione del 50% del tetto, la somma totale detraibile sale al 70% del tetto con un figlio a carico, sale all’85% con due figli a carico. Ai fini del calcolo del massimale, inoltre, sono escluse le spese sanitarie, le somme investite nelle start-up e nelle piccole e medie imprese innovative, gli oneri sostenuti, per contratti stipulati fino al 31 dicembre 2024, per mutui, per premi di assicurazione sulla vita o infortuni e per il rischio di eventi calamitosi. Un chiarimento molto atteso riguarda il fatto che spetterà al contribuente, qualora il totale delle spese sostenute superi il massimale applicabile, scegliere quali eliminare dal calcolo. Il chiarimento è determinante visto che le spese rientranti nel plafond, a parità di esborso, possono generare detrazioni differenti.