Cosa prevede la riforma della giustizia per i detenuti?

Stefano Marini
2025-07-17 21:20:45
Numero di risposte
: 13
Il testo prevede misure urgenti, soprattutto in ambito penitenziario.
Misure per un “carcere più umano”
Il decreto dedica particolare attenzione al reinserimento dei detenuti in società.
L’articolo 5, nella sua nuova formulazione, prevede che il PM, prima di emettere l’ordine di esecuzione e dopo aver verificato l’esistenza di periodi di custodia cautelare o pena fungibile, trasmetta gli atti al magistrato di sorveglianza se il condannato ha 70 anni o più e se la pena residua che lo stesso deve espiare, tenuto conto delle detrazioni per la liberazione anticipata, è compresa tra i 2 e i 4 anni.
Il tutto per disporre la detenzione domiciliare fino alla concessione di misure alternative.
Procedura similare è prevista per i detenuti che si trovano agli arresti domiciliari per gravissime condizioni di salute.
Il magistrato di sorveglianza sarà obbligato a verificare la presenza dei requisiti necessari per la concessione dei benefici premiali.
Servizio di volontariato
In sede di esame in Commissione è stato introdotto anche il nuovo art. 10 bis che prevede per il condannato che non offra garanzie di reinserimento lavorativo, la possibilità di svolgere un servizio di volontariato o di utilità sociale senza remunerazione.
Minori e tossicodipendenti nelle comunità
I minori e i tossicodipendenti verranno trasferiti dalle carceri alle comunità sia per porre rimedio al sovraffollamento carcerario che perché necessitano di cure particolari.
Niente giustizia riparativa al 41-bis
Per i detenuti al 41 bis, il carcere destinato a terroristi e mafiosi, infine, nessun accesso alla giustizia riparativa.

Samira Marchetti
2025-07-17 19:44:38
Numero di risposte
: 7
Il provvedimento approvato introduce una serie di misure dirette a migliorare la situazione carceraria.
Il decreto prevede nei prossimi due anni l’assunzione di un massimo di 1000 agenti della polizia penitenziaria e di 20 nuovi dirigenti penitenziari per migliorare la gestione delle strutture carcerarie.
Il provvedimento approvato dalla Camera introduce la possibilità per i detenuti di effettuare più telefonate.
Il decreto prevede la maggiore possibilità per i detenuti tossicodipendenti di scontare la pena in comunità, con l’istituzione di un albo delle strutture residenziali idonee all’accoglienza e al reinserimento sociale, che sarà gestito dal ministero della Giustizia.
Il decreto legge porta novità alla disciplina del procedimento di applicazione della liberazione anticipata.
Interviene sia sul codice di procedura penale sia sulle disposizioni dell’ordinamento penitenziario per semplificare il procedimento di riconoscimento del beneficio.
La disposizione introduce anche una disciplina specifica, in materia di detenzione domiciliare, applicabile ai condannati da 70 anni in su e a coloro che si trovano agli arresti domiciliari per gravissimi motivi di salute.
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