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Cosa prevede la riforma della giustizia per i detenuti?

Dindo Monti
Dindo Monti
2025-08-07 05:31:11
Numero di risposte : 18
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La riforma prevede di assicurare un più efficace reinserimento dei detenuti nella società, anche attraverso l’istituzione di un elenco delle strutture residenziali idonee all’accoglienza e al reinserimento sociale di coloro che hanno i requisiti per accedere alle misure penali di comunità, ma che non sono in possesso di un domicilio idoneo e sono in condizioni socio-economiche non sufficienti per provvedere al proprio sostentamento. In particolare, in materia di reinserimento dei detenuti nella società, si prevede che il pubblico ministero indichi espressamente nell’ordine di esecuzione della pena da espiare, tutte le detrazioni previste dalle norme sulla liberazione anticipata, al fine di rendere immediatamente percepibile al destinatario il termine finale della pena in caso di ottenimento di tutte le detrazioni o la pena che sarebbe invece da espiare senza le detrazioni. Nello stesso ordine di esecuzione deve essere dato avviso al condannato che le detrazioni non saranno concesse in caso di mancata partecipazione all’opera di rieducazione. Si introduce l’obbligo, per il magistrato di sorveglianza, di accertare d’ufficio la sussistenza dei presupposti necessari ai fini della concessione del beneficio in caso di presentazione di istanze d’accesso alle misure alternative alla detenzione o ad altri benefici analoghi o nei novanta giorni antecedenti il termine per l’espiazione della pena, computando le detrazioni previste. La possibilità per il condannato di presentare istanza di concessione della liberazione anticipata viene ammessa, in via residuale, in presenza di uno specifico interesse che deve essere indicato, a pena di inammissibilità, nell’istanza medesima. Razionalizzare benefici e regole di trattamento applicabili ai detenuti, in particolare in materia di colloqui telefonici e liberazione anticipata.
Veronica Milani
Veronica Milani
2025-07-27 23:01:12
Numero di risposte : 14
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Il decreto Carceri è legge. Via libera definitivo dall'Aula della Camera con 153 voti favorevoli, 89 contrari e un astenuto. Molte le novità previste: assunzione di mille nuove unità per il Corpo della Polizia Penitenziaria, ma anche procedure più snelle per concedere di uscire dal carcere in anticipo a chi ne ha diritto, più telefonate per i detenuti e l'istituzione di un albo di comunità adibite alla detenzione domiciliare. C'è chi lo ha già ribattezzato come un nuovo svuota-carceri, ma il ministro della Giustizia Nordio ha precisato che l'intento non è quello "di aprire le porte per alleggerire la popolazione carceraria, che pure costituisce un problema". Il titolare del dicastero della Giustizia ha detto che si tratta di un “intervento vasto e strutturale che affronta in modo organico un altro settore del sistema dell'esecuzione penale” e “che potremmo chiamare umanizzazione carceraria”.
Stefano Marini
Stefano Marini
2025-07-17 21:20:45
Numero di risposte : 19
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Il testo prevede misure urgenti, soprattutto in ambito penitenziario. Misure per un “carcere più umano” Il decreto dedica particolare attenzione al reinserimento dei detenuti in società. L’articolo 5, nella sua nuova formulazione, prevede che il PM, prima di emettere l’ordine di esecuzione e dopo aver verificato l’esistenza di periodi di custodia cautelare o pena fungibile, trasmetta gli atti al magistrato di sorveglianza se il condannato ha 70 anni o più e se la pena residua che lo stesso deve espiare, tenuto conto delle detrazioni per la liberazione anticipata, è compresa tra i 2 e i 4 anni. Il tutto per disporre la detenzione domiciliare fino alla concessione di misure alternative. Procedura similare è prevista per i detenuti che si trovano agli arresti domiciliari per gravissime condizioni di salute. Il magistrato di sorveglianza sarà obbligato a verificare la presenza dei requisiti necessari per la concessione dei benefici premiali. Servizio di volontariato In sede di esame in Commissione è stato introdotto anche il nuovo art. 10 bis che prevede per il condannato che non offra garanzie di reinserimento lavorativo, la possibilità di svolgere un servizio di volontariato o di utilità sociale senza remunerazione. Minori e tossicodipendenti nelle comunità I minori e i tossicodipendenti verranno trasferiti dalle carceri alle comunità sia per porre rimedio al sovraffollamento carcerario che perché necessitano di cure particolari. Niente giustizia riparativa al 41-bis Per i detenuti al 41 bis, il carcere destinato a terroristi e mafiosi, infine, nessun accesso alla giustizia riparativa.
Samira Marchetti
Samira Marchetti
2025-07-17 19:44:38
Numero di risposte : 17
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Il provvedimento approvato introduce una serie di misure dirette a migliorare la situazione carceraria. Il decreto prevede nei prossimi due anni l’assunzione di un massimo di 1000 agenti della polizia penitenziaria e di 20 nuovi dirigenti penitenziari per migliorare la gestione delle strutture carcerarie. Il provvedimento approvato dalla Camera introduce la possibilità per i detenuti di effettuare più telefonate. Il decreto prevede la maggiore possibilità per i detenuti tossicodipendenti di scontare la pena in comunità, con l’istituzione di un albo delle strutture residenziali idonee all’accoglienza e al reinserimento sociale, che sarà gestito dal ministero della Giustizia. Il decreto legge porta novità alla disciplina del procedimento di applicazione della liberazione anticipata. Interviene sia sul codice di procedura penale sia sulle disposizioni dell’ordinamento penitenziario per semplificare il procedimento di riconoscimento del beneficio. La disposizione introduce anche una disciplina specifica, in materia di detenzione domiciliare, applicabile ai condannati da 70 anni in su e a coloro che si trovano agli arresti domiciliari per gravissimi motivi di salute.