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Qual è l'obiettivo del decreto attuativo 26/23 in Italia?

Enzo De rosa
Enzo De rosa
2025-07-18 00:13:04
Numero di risposte : 8
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Il Decreto Legislativo n. 26 del 7 marzo 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 marzo 2023 in attuazione della Direttiva (UE) 2019/2161 in materia di tutela dei consumatori. La Direttiva Omnibus è stata adottata dal Parlamento Europeo a causa di una carenza di uniformità negli Stati Membri in materia di comunicazione ai consumatori e delle relative sanzioni. L'obiettivo della Direttiva è quello di migliorare la conoscenza dei diritti dei consumatori stessi nonché quello di rafforzare l'attuazione dei diritti medesimi e dei rimedi ad essi collegati. Le nuove norme sono state recepite dall'Italia con molto ritardo. La Direttiva Omnibus prevede infatti la data del 21 novembre 2021 per il suo recepimento e la data del 28 maggio 2022 per l'applicazione delle norme in essa contenute. A causa del ritardo nell'adozione delle nuove norme, l'Italia è stata sottoposta ad una procedura di infrazione avviata da parte della Commissione europea. Il governo italiano finalmente recepì la direttiva a causa di questa procedura di infrazione. Il Decreto Legislativo n. 26 interviene sul Codice del Consumo introducendo nuove disposizioni in materia di indicazione di "annunci" di riduzione di prezzi nel corso delle campagne promozionali. La nuova regola è derogata in alcuni casi, come ad esempio quando i prodotti in promozione sono stati immessi sul mercato da meno di 30 giorni. La sanzione per la violazione dell'articolo 17bis è quella sancita dall'articolo 22 comma 3 del Decreto Legislativo n. 114/1998. Il nuovo Decreto Legislativo arricchisce il novero delle pratiche commerciali scorrette, includendo condotte come la promozione di un bene come identico ad un altro venduto in un diverso Stato membro che abbia però composizione o caratteristiche significativamente diverse. Il Decreto Legislativo n. 26 introduce anche un'importante novità in tema di sanzioni per le pratiche commerciali scorrette, innalzando il massimo edittale della sanzione da 5.000.000,00 a Euro a 10.000.000 Euro.