Quali misure introduce la legge 70 contro il cyberbullismo?

Cassiopea Conte
2025-07-21 20:34:25
Numero di risposte
: 8
La legge introduce misure per prevenire e contrastare queste forme di violenza, con un focus sull'educazione e la sensibilizzazione.
Tra le misure principali, la legge obbliga le scuole a implementare un codice di prevenzione contro il bullismo, insieme a un servizio di supporto psicologico.
I dirigenti scolastici devono informare i genitori su eventuali episodi di bullismo e seguire le linee guida ministeriali.
Sono previsti anche percorsi di mediazione e interventi educativi per risolvere i conflitti.
La legge include misure rieducative per i minori responsabili di atti di bullismo, con possibilità di affidamento temporaneo a comunità educative in casi gravi.
Infine, viene implementato un numero pubblico di emergenza 114 per segnalare i casi di bullismo e cyberbullismo, offrendo supporto immediato alle vittime e coordinando gli interventi delle autorità.

Marianita D'angelo
2025-07-21 20:00:00
Numero di risposte
: 18
Il provvedimento, all'art. 1, interviene sulla legge n. 71/2017, estendendone il perimetro di applicazione dalla prevenzione e contrasto del solo cyberbullismo anche alla prevenzione e contrasto del bullismo, incrementando le risorse a disposizione per campagne informative di prevenzione e sensibilizzazione, prevedendo la possibilità per le regioni di promuovere iniziative affinché sia fornito alle istituzioni scolastiche che lo richiedano un servizio di sostegno psicologico per gli studenti, prevedendo l'adozione, da parte di ciascun istituto scolastico, di un codice interno per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo, nonché l'obbligo del dirigente scolastico che venga a conoscenza, nell'esercizio delle sue funzioni, di episodi di bullismo e di cyberbullismo, di informare i genitori dei minori coinvolti e di applicare le procedure previste dalle linee di orientamento ministeriale, promuovendo adeguate iniziative di carattere educativo.
L'art. 2 interviene sul regio decreto-legge 1404/1934 e, in particolare, sulla disciplina delle misure coercitive non penali che possono essere adottate dal tribunale per i minorenni, inserendo espressamente, tra i presupposti per l'adozione di tali misure, il riferimento a condotte aggressive, anche in gruppo e per via telematica, nei confronti di persone, animali o cose o lesive della dignità altrui.
L'art. 3 reca una delega legislativa al Governo per l'adozione, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, di uno o più decreti legislativi al fine di prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo.
Viene prevista l'implementazione del numero pubblico di emergenza 114, rilevazioni statistiche da parte dell'ISTAT, l'obbligo di richiamare espressamente nei contratti con i fornitori di servizi di comunicazione elettronica le disposizioni civilistiche in materia di responsabilità dei genitori per i danni cagionati dai figli minori e le avvertenze del regolamento europeo in materia di servizi digitali e campagne di prevenzione e sensibilizzazione da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri.
L'art. 5 prevede che siano apportate, con successivo atto regolamentare, le opportune modifiche allo Statuto delle studentesse e degli studenti, prevedendo, fra l'altro, nell'ambito dei diritti e doveri degli studenti, l'impegno della scuola a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare l'emersione di episodi di bullismo e cyberbullismo.

Cosimo Villa
2025-07-21 18:30:21
Numero di risposte
: 7
La presente legge è volta a prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo in tutte le loro manifestazioni, in particolare con azioni di carattere preventivo e con una strategia di attenzione e tutela nei confronti dei minori, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, privilegiando azioni di carattere formativo ed educativo e assicurando l’attuazione degli interventi, senza distinzione di età, nell’ambito delle istituzioni scolastiche, delle organizzazioni degli enti locali, sportive e del Terzo settore che svolgono attività educative, anche non formali, e nei riguardi dei soggetti esercenti la responsabilità genitoriale, cui incombe l’obbligo di orientare i figli al corretto utilizzo delle tecnologie e di presidiarne l’uso.
Se chi commette reato ha un’età inferiore ai 14 anni, a risponderne saranno i genitori.
Se però chi adotta questi comportamenti supera i 14 anni di età, è bene sapere che con l’avvento della nuova legge bullismo e cyberbullismo diventano veri e propri reati a sé stanti, punibili penalmente con pena detentiva (da 1 a 7 anni) per chiunque minaccia o molesta un’altra persona di qualunque sesso e razza, con condotte reiterate e mediante violenza, atti ingiuriosi, denigratori e diffamatori nei suoi confronti.
Ma non finisce qui: se questi atti avvengono per mezzo di una o più persone con testimoni al seguito, la legge punisce con la reclusione anche chi è testimone di tali atti e non interviene o denuncia (con detenzione dai 6 mesi ai 3 anni).
Cyberbullismo può assumere forma di reato quando si configura come: Ingiuria Diffamazione Calunnia Furto d’identità Molestia Atti di violenza verbale e fisica.

Folco Coppola
2025-07-21 15:38:14
Numero di risposte
: 13
La legge 70 introduce misure operative in ambito scolastico e sociale, puntando sul sistema educativo come leva di prevenzione strutturale. Un’azione che si muove lungo un doppio binario: protezione delle vittime e responsabilizzazione dei responsabili, attraverso percorsi educativi, formativi e — dove necessario — sanzionatori. Il potenziamento del servizio “Emergenza infanzia 114” è uno dei pilastri del decreto, ora attivo h24 su tutto il territorio nazionale. Tra le novità, l’introduzione di una app gratuita con funzioni di messaggistica istantanea e geolocalizzazione, pensata per rendere più immediata la richiesta di aiuto. Il decreto prevede anche campagne periodiche di prevenzione e informazione sull’uso consapevole del web, coordinate dalla Presidenza del Consiglio in sinergia con il Ministero dell’Istruzione. Il ministro Giuseppe Valditara ha annunciato l’arrivo di 2 milioni di euro per progetti scolastici anti-cyberbullismo e la raccolta di 420 buone pratiche già attive, da diffondere a livello nazionale come modelli replicabili. La legge introduce anche il potenziamento del docente tutor e del peer tutoring come strumenti di accompagnamento e coinvolgimento attivo degli studenti. Inoltre, il decreto affida all’ISTAT il compito di effettuare una rilevazione biennale sui fenomeni di bullismo e cyberbullismo. I risultati confluiranno in una relazione annuale alle Camere e contribuiranno a valutare l’efficacia delle politiche messe in campo.
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