Chi gestisce le aree protette?
Fulvio Pellegrini
2025-08-18 20:22:17
Numero di risposte
: 24
La gestione delle aree protette in Emilia-Romagna è affidata a diversi soggetti.
agli Enti Parco: per i due parchi nazionali e per il parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello e i siti Rete Natura 2000 ricadenti al loro interno;
agli Enti di gestione per i Parchi e la Biodiversità: per i Parchi regionali, le Riserve naturali regionali, i siti RN2000 ricadenti all'interno delle aree protette e i Paesaggi naturali e seminaturali protetti.
alla Regione ER: per i siti RN2000 ricadenti all'esterno delle aree naturali protette;
ai reparti dei Carabinieri per la Biodiversità: per le Riserve Statali e i siti RN2000 ricadenti al loro interno;
ai Comuni o loro Unioni: per le Aree di Riequilibrio Ecologico.
Andrea Longo
2025-08-09 05:32:01
Numero di risposte
: 24
Le aree protette rappresentano per Legambiente la risposta organizzativa e istituzionale più adeguata per proteggere paesaggi ed ecosistemi delicati e ricchi di biodiversità di cui l’Italia è custode.
L’Italia è uno dei paesi che negli ultimi anni ha dato il maggior contributo in Europa allo sviluppo di un sistema di aree protette, arrivando all’11% di territorio tutelato: quasi 3 milioni di ettari a terra e altrettanti a mare, tra Aree naturali protette, Parchi nazionali, Riserve naturali statali, Aree marine protette, Parchi sommersi, Parchi naturali, Riserve naturali regionali e il Santuario internazionale dei cetacei.
Il modello che si è sviluppato con successo in Italia considera conservazione e sviluppo come facce di una stessa medaglia e non modelli alternativi.
Le comunità locali devono inoltre essere considerate degli interlocutori in grado di partecipare e condividere la vita e le scelte dei parchi.
Seguendo questa logica, il nostro impegno per le aree protette è stato sempre caratterizzato da attività di programmazione, pianificazione e gestione delle risorse naturali e territoriali che hanno coinvolto cittadini e comunità locali, agricoltori e allevatori, operatori economici e istituzioni, in un disegno partecipato e condiviso per far crescere l’attenzione e il ruolo delle aree protette.
Orfeo Lombardo
2025-08-04 17:32:52
Numero di risposte
: 27
Le aree protette sono aree terrestri, fluviali, lacuali e marine che contengono uno o più ecosistemi, formazioni fisiche, geologiche o biologiche di valore tale da richiedere l'intervento dello Stato ai fini della loro conservazione.
Sono costituite da ambienti marini, acque, fondali e tratti di costa, che presentano un rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche e biochimiche con particolare riguardo alla flora e alla fauna.
Il Ministero dell'Ambiente tutela le aree naturali protette.
Le aree terrestri, fluviali, lacuali e marine italiane includono 871 aree protette.
I parchi nazionali sono 24 e coprono quasi 1,5 milioni di ettari a terra e 71mila a mare.
Le aree marine protette in Italia sono 29.
Insieme a due parchi sommersi ed il Santuario internazionale dei mammiferi marini, esse proteggono oltre 2,5 milioni di ettari.
Esse coprono circa 222mila ettari.
Il Ministero coordina l'attività di tutti i parchi e aree protette.
Agostino Rossi
2025-07-21 20:48:16
Numero di risposte
: 26
La legge quadro sulle aree protette agli art. 9, 10,11, 12 e 14 individua gli organi e gli strumenti di gestione per perseguire le finalità istitutive del Parco e i più generali obiettivi di conservazione e sviluppo sostenibile.
Gli organi di gestione che compongono l'Ente Parco, che ha personalità di diritto pubblico, sede legale e amministrativa nel territorio del parco ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero dell'ambiente, sono: il Presidente il Consiglio Direttivo la Giunta Esecutiva il Collegio dei Revisori dei Conti la Comunità del Parco.
Il Presidente è nominato con decreto del Ministro dell'ambiente, d'intesa con i presidenti delle regioni o delle province autonome di Trento e di Bolzano nel cui territorio ricada in tutto o in parte il parco nazionale.
Il Consiglio direttivo è formato dal Presidente e da dodici componenti, nominati con decreto del Ministro dell'ambiente, scelti tra persone particolarmente qualificate per le attività in materia di conservazione della natura o tra i rappresentanti della Comunità del parco.
La Giunta esecutiva è eletta dal Consiglio direttivo ed è formata da cinque componenti, compreso il Presidente, secondo le modalità e con le funzioni stabilite nello statuto dell'Ente Parco.
Il Collegio dei revisori dei conti è nominato con decreto del Ministro del tesoro ed è formato da tre componenti scelti tra funzionari della Ragioneria generale dello Stato ovvero tra iscritti nel ruolo dei revisori ufficiali dei conti.
La comunità del parco è costituita dai presidenti delle regioni e delle province, dai sindaci dei comuni e dai presidenti delle comunità montane nei cui territori sono ricomprese le aree del parco.
La comunità del parco è organo consultivo e propositivo dell'Ente parco, il suo parere è obbligatorio: sul regolamento del parco; sul piano per il parco; sul bilancio e sul conto; delibera, previo parere vincolante del Consiglio direttivo, il piano pluriennale economico e sociale e vigilia sulla sua attuazione.
Eusebio D'amico
2025-07-21 18:46:39
Numero di risposte
: 23
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha un ruolo di coordinamento a livello nazionale e definisce le linee guida per la creazione e la gestione delle aree protette. Gli Enti Parco Nazionali gestiscono i parchi nazionali, le più grandi ed importanti aree protette italiane. Le Regioni hanno la competenza ad istituire e gestire le aree protette di interesse regionale, come i parchi regionali e le riserve naturali. Province e Comuni possono istituire aree protette di minori dimensioni, come le oasi e i monumenti naturali, in collaborazione con le Regioni. Una volta istituita, l'area protetta viene affidata in gestione ad un ente pubblico o ad un'associazione, che si occupa della sua tutela e valorizzazione.
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