Che cos'è la legge quadro?

Cosimo Costantini
2025-07-22 16:53:22
Numero di risposte
: 14
Una legge quadro, detta anche legge cornice, nel diritto italiano, è una legge della Repubblica italiana che contiene i princìpi fondamentali relativi all’ordinamento di una determinata materia.
Le leggi quadro contengono i princìpi, nelle materie indicate nel previgente testo dell'articolo 117, entro cui poteva esprimersi la funzione legislativa delle Regioni a statuto ordinario.
Dopo la riforma Costituzionale avvenuta con la Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, in materia di "Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione", la categoria delle leggi quadro formalmente non esiste più.
Sono tuttavia ancora vigenti numerose leggi-quadro emanate prima del 2001.
La legge quadro di tutela dei soggetti disabili è la Legge 5 febbraio 1992, n. 104, in materia di "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili".
Principali obiettivi sono la rimozione delle cause invalidanti e la promozione dell'autonomia e della socializzazione.
Finalità sono: garantire il rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e autonomia; garantire la piena integrazione familiare, scolastica, lavorativa e sociale; assicurare servizi e prestazioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione e la tutela giuridica ed economica.

Alessandra Neri
2025-07-22 16:24:03
Numero di risposte
: 15
Le leggi-quadro sono leggi della Repubblica italiana, valide sull'intero territorio dello Stato, con cui sono stati fissati i principi fondamentali relativi a determinate materie, in particolare quelle indicate nell'art. 117 della Costituzione nella sua precedente versione.
Dette anche "leggi cornice", questi provvedimenti regolamentano dunque una serie di aspetti essenziali e i soggetti a cui è conferito il potere di legiferare in quella stessa materia dovranno necessariamente attenervisi.
In passato, il nostro legislatore ha fatto spesso uso dello strumento della c.d. legge-quadro che, a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione ad opera della Legge n. 3/2001, rappresenta oggi un tipo di provvedimento formalmente non più esistente.

Ernesto Monti
2025-07-22 14:11:27
Numero di risposte
: 13
La legge quadro è una locuzione specifica del diritto che definisce i principi cui le leggi regionali non possono derogare.
La legge o complesso di leggi che contengono i principi fondamentali relativi all’ordinamento di una determinata materia.

Damiano Guerra
2025-07-22 13:05:41
Numero di risposte
: 10
La Legge 104/92 definisce come persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
L'articolo 3, comm 1 della Legge 104/92 definisce
Ecco i benefici per le diverse condizione riconosciute.
Persona riconosciuta handicappata, con invalidità civile superiore al 67% o con invalidità inscritta alla I, II o III tabella A della Legge 648/50, assunta in enti pubblici
Diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili e la precedenza se è stata fatta domanda di trasferimento
L'ACCERTAMENTO DELLA CONDIZIONE DI HANDICAP GRAVE
È riconosciuta "grave" la persona handicappata con ridotta autonomia personale, correlata all'età, "in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione".
Ecco i benefici per le diverse condizione riconosciute:
Persona riconosciuta handicappata in situazione grave in caso di minore
La lavoratrice madre o, in alternativa, il padre, anche adottivi, possono ottenere un prolungamento fino a tre anni del periodo di astensione facoltativa dal lavoro.
Oppure, in alternativa, due ore di permesso giornaliero retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del minore.
Chiunque assista un bambino di età non inferiore a tre anni può usufruire delle seguenti agevolazioni: tre giorni di permesso mensile purché il soggetto non sia ricoverato a tempo pieno; diritto di scegliere, ove possibile la sede di lavoro più vicina; impossibilità al trasferimento senza il suo consenso in sede di lavoro diversa da quella già coperta.
In caso di maggiore età
Diritto di scegliere la sede di lavoro più vicina; impossibilità al trasferimento senza il suo consenso in sede di lavoro diversa da quella già coperta; deduzione dal reddito complessivo delle spese mediche e di assistenza specifica, per la parte del loro ammontare complessivo che eccede il 5% o 10% del reddito complessivo annuo dichiarato a seconda che questo sia o meno superiore a 15 milioni di lire.
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