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Come posso dimostrare di aver lavorato in nero?

Tosca Silvestri
Tosca Silvestri
2025-07-24 10:15:14
Numero di risposte : 18
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Per far accertare il lavoro in nero, oltre alla prova per testimoni, lo sviluppo tecnologico ha permesso di affiancare: Le comunicazioni WhatsApp; I dati presenti sui social network; Le informazioni presenti su internet; La geolocalizzazione dello smartphone, a riprova dei turni lavorati. Tra le nuove prove offerte dalla tecnologia non si possono non richiamare i video tramite smartphone. Secondo una recente decisione della Cassazione, è lecita la registrazione di un video fatto da una colf per provare il lavoro in nero. Secondo la Cassazione, la lavoratrice può registrare un video delle proprie attività lavorative nella casa in cui lavora in nero e tali registrazioni non comporteranno reato a condizione che: sia stata autorizzata a stare in casa, con la conseguenza che il video dovrà essere effettuato durante le ore di lavoro; la registrazione venga effettuata mentre si è legittimamente in casa e non da remoto lasciando la telecamera in casa; si limiti filmare gli ambienti interni ed il mobilio; si eviti di riprendere scene di vita privata. Il metodo del nostro studio legale si fonda sull’utilizzo congiunto di più prove. Pertanto, non solo le prove testimoniali, ma anche il tracciamento dei dati GPS utilizzati dalla maggior parte degli smartphone dei lavoratori e le comunicazioni Whatsapp. Tecnologia GPS che permette di localizzare dove una persona si trova in un dato giorno e ad uno specifico orario e comunicazioni whatsapp che appunto confermano spesso i turni di lavoro Inoltre, lo studio legale è in grado di incrociare i dati di localizzazione del GPS con le comunicazioni WhatsApp, ad ulteriore riprova dell’affidabilità dei dati.