Quanto dura un ricorso per invalidità?
Giovanna Piras
2025-11-06 08:31:10
Numero di risposte
: 27
Il termine ordinatorio di novanta giorni per la decisione del ricorso decorre dalla data di ricezione del ricorso.
Il Comitato ha potestà di esaminare i ricorsi e di assumere decisioni in merito anche dopo la scadenza del termine di novanta giorni previsto per la decisione.
In caso di persona incapace il ricorso deve recare la firma del rappresentante legale.
Il ricorso deve essere presentato al Comitato Provinciale presso la Sede provinciale competente.
Il ricorso amministrativo deve essere presentato esclusivamente in via telematica direttamente dall’interessato utilizzando le proprie credenziali (SPID, CIE, CNS) oppure tramite patronato o altro intermediario abilitato ai sensi delle vigenti disposizioni di legge.
Il ricorso è concesso a chi ha presentato una domanda amministrativa per il pagamento delle prestazioni economiche di invalidità civile e ha ricevuto esito negativo.
Contro i provvedimenti di diniego per motivi socio-economici (es. limiti reddituali, cittadinanza, residenza, permesso di soggiorno, ecc.), il cittadino può presentare ricorso amministrativo.
Il servizio permette di presentare ricorso avverso i provvedimenti di rigetto per motivi socio-economici (es. limiti reddituali, cittadinanza, residenza, permesso di soggiorno, ecc.).
È ammesso esclusivamente contro provvedimenti di rigetto o di revoca dei benefici economici che riguardano i requisiti amministrativi come: il reddito; la cittadinanza; la residenza; il permesso di soggiorno.
Il servizio è presente anche in Pubblicazione.
Isabel Marino
2025-11-06 08:12:09
Numero di risposte
: 29
Contro il giudizio sanitario della commissione medica per l’accertamento dell’invalidità è possibile promuovere un ricorso giurisdizionale entro 6 mesi dalla notifica del verbale sanitario.
La richiesta di accertamento tecnico preventivo va fatta dal cittadino che intende impugnare un verbale sanitario, prima di dare inizio al contenzioso giudiziale.
Una volta terminata la consulenza tecnica, il giudice fissa un termine perentorio (non superiore a 30 giorni) entro il quale le parti devono dichiarare se intendono contestare o meno le conclusioni del consulente.
Il termine è perentorio: una volta decaduto sarà possibile solo presentare una nuova domanda amministrativa.
Il ricorso amministrativo è ammesso esclusivamente contro provvedimenti di rigetto o di revoca dei benefici economici che attengono a requisiti non sanitari, quali il reddito, la cittadinanza, la residenza.