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Quali sono le tre riforme del servizio sanitario nazionale?

Liborio Costantini
Liborio Costantini
2025-07-13 14:52:39
Numero di risposte : 9
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Il decreto introdusse elementi di pesante rottura rispetto ai principi ispiratori del servizio sanitario nazionale, in tre direzioni: aziendalizzazione, regionalizzazione, privatizzazione. L’aziendalizzazione della gestione trasformò le Unità sanitarie locali (Usl) da organizzazioni gestite dai Comuni ad aziende pubbliche controllate dalle Regioni (Asl) e consentì di scorporare gli ospedali dalla gestione diretta delle Asl, costituendoli in Aziende ospedaliere autonome, permettendo così la separazione fra ‘compratori’ e ‘produttori’ di prestazioni sanitarie. A sua volta, la nuova regionalizzazione del sistema, intesa in senso ben lontano dall’auspicato decentramento democratico e priva di una efficace guida politica coerente con le linee della riforma del ‘78, ebbe l’effetto di irrigidire il vincolo di bilancio delle Regioni rispetto alla spesa sanitaria, in quanto trasferì loro la responsabilità di far fronte con risorse proprie a eventuali eccessi di spesa oltre ai trasferimenti statali, in cambio di più ampie competenze sull’organizzazione e sul funzionamento dei servizi. La privatizzazione, di cui il nefasto articolo 9 del decreto era manifestazione, attribuì alle Regioni la possibilità di disporre l’uscita volontaria di parte dei cittadini dal SSN verso mutue professionali, aziendali, volontarie o assicurazioni private con il compito di provvedere all’erogazione, in tutto o in parte, dei livelli uniformi di assistenza.
Pericle Benedetti
Pericle Benedetti
2025-07-13 13:42:26
Numero di risposte : 7
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La legge n.502 del 1992 è considerata la prima riforma del Sistema Sanitario Nazionale. La riforma-Ter, la 229/1999, o riforma Bindi, è l’ultimo passo legislativo ad oggi che il sistema sanitario ha compiuto dalla sua costituzione. La prima riforma, la 502/1992, insegue sostanzialmente tre principi: l’aziendalizzazione, l’orientamento al “mercato”, la distribuzione di responsabilità alle regioni. Il Sistema Sanitario Nazionale non era migliore e si prospettavano soluzioni radicali dopo la sua formazione con la 833/78. La risposta all’insostenibilità del sistema di finanziamento e ai problemi del SSN è la prima riforma: la 502/1992. Il Piano Sanitario Nazionale stabilisce i livelli essenziali ed uniformi di assistenza che lo Stato garantisce al cittadino in maniera gratuita o con partecipazione.