Chi controlla le fondazioni bancarie?

Assunta Martinelli
2025-07-17 18:32:37
Numero di risposte
: 8
Sin dalla loro nascita le fondazioni sono state sottoposte alla vigilanza del ministero dell’Economia, con una soluzione in origine transitoria.
Si aspettava, infatti la modifica del codice civile e la costituzione di una Authority per il controllo di tutte le organizzazioni non profit, che poi, secondo la tipica italica modalità, non è mai nata e quindi ciò che era transitorio è diventato definitivo.
Successivamente, una modifica legislativa del 2010 ha chiarito che comunque tutte le fondazioni, a prescindere dal fatto che controllino o meno una ente creditizio, rimangono assoggettate al ministero dell’Economia, facendo venir meno anche la giustificazione della “bancarietà”.
La nuova autorità sul non profit dopo più di vent’anni non ha visto ancora la luce, e presumibilmente non la vedrà, e quindi una riforma che prevedesse il passaggio delle competenze di vigilanza direttamente alla Banca d’Italia, potrebbe rappresentare una soluzione coerente con la reale volontà del legislatore, e di maggiore garanzia per una efficace e autonoma vigilanza.
Nell’interesse di tutti noi ma anche, e soprattutto, delle fondazioni.

Odone Leone
2025-07-17 18:21:04
Numero di risposte
: 10
Le fondazioni bancarie sono enti di diritto privato e quindi non obbligati ad attenersi al Codice degli Appalti per quanto riguarda la libera partecipazione delle imprese alla gara d’appalto.
Secondo l’Autorità non sussistono pertanto per le Fondazioni bancarie i requisiti per qualificarle quali “organismi di diritto pubblico”.
Emerge, infatti, che le Fondazioni di origine bancaria sono soggetti indipendenti dagli enti designanti, compresi gli enti locali, con i quali non hanno alcun rapporto di strumentalità o vincoli funzionali e organici.
Pertanto, in assenza di finanziamento pubblico, le fondazioni bancarie sono escluse dal novero degli organismi di diritto pubblico, in quanto non assoggettate alla “influenza pubblica dominante”.

Benedetta Amato
2025-07-17 17:57:51
Numero di risposte
: 19
L’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa e il CNDCEC hanno pubblicato le linee guida relative alla composizione, al funzionamento e all’attività degli organi di controllo delle Fondazioni di origine bancaria.
La disciplina legislativa non contiene disposizioni di dettaglio riguardo tali materie, essendo rimessa all’autonomia statutaria di ciascuna FOB la relativa regolamentazione.
Per quanto attiene l’Organo di controllo interno, questo rappresenta l’organo cui gli statuti assegnano di norma le competenze attribuite dal codice civile ai collegi sindacali delle società per azioni.
Tale organo rappresenta nelle FOB il fulcro dell’intero sistema dei controlli, la cui funzione tutela l’ampia gamma di soggetti che interagiscono a diverso livello con le stesse.
Le linee guida analizzano diversi aspetti inerenti all’attività di controllo, fra cui la composizione e i requisiti dell’organo di controllo, le funzioni e con potenze dell’organo di controllo interno.
I rapporti con l’autorità di vigilanza, ed infine, la relazione dell’attività svolta da parte dell’organo di controllo.
La funzione tutela l’ampia gamma di soggetti che interagiscono a diverso livello con le stesse, assicurando un efficace presidio anche alla collettività a cui tali enti si rivolgono.
Le linee guida redatte dall’ACRI e dal CNDCEC hanno il dichiarato scopo di fornire le best practice del settore con l’intento di supportare e valorizzare i controlli nelle FOB.

Kai Barone
2025-07-17 13:40:11
Numero di risposte
: 7
La governance delle Fondazioni Bancarie prevede una composita presenza di rappresentanti del territorio provenienti o indicati dalle istituzioni pubbliche, economiche e del Terzo Settore.
Le Fondazioni di Origine Bancaria contribuiscono alla generazione di benessere attraverso l’erogazione di contributi.
Per legge, sono finanziatrici dei CSV – Centri di Servizio per il Volontariato.
Alcune fondazioni hanno contribuito a far nascere Fondazioni di Comunità.
Le Fondazioni di Origine Bancaria contribuiscono al finanziamento delle attività promosse dalle organizzazioni non profit e da altri soggetti, anche pubblici, che promuovono l’interesse generale, destinando a settori predefiniti risorse attraverso bandi o assegnazioni dirette.
Delle 88 fondazioni, 8 detengono ancora partecipazioni di maggioranza nelle banca conferitaria, 72 o non hanno alcuna partecipazione o comunque essa è inferiore al 20% delle azioni.
Nascono all’inizio degli anni ‘90 a seguito della Riforma delle Casse di Risparmio e sono destinatarie di una parte rilevante delle quote azionarie delle aziende di credito.
Successivamente, le norme hanno imposto una diversificazione di investimenti del patrimonio che le ha portate nel tempo a detenere partecipazioni sempre più ridotte nelle banche.
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