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Cosa comprende il settore moda?

Matilde Rinaldi
Matilde Rinaldi
2025-08-08 17:22:31
Numero di risposte : 27
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Il consumatore del settore moda, oggi come oggi, risulta sempre più informato, preparato ed esigente. Naturalmente anche la moda in sé e per sé, come settore, ha conosciuto lei stessa un’evoluzione nel corso del tempo, in maniera significativa soprattutto nella seconda metà del secolo scorso. Da un punto di vista storico, nel primo dopoguerra la persistente e ancora netta divisione della società tra la classe agiata e la massa comportava una forte polarizzazione dei consumi. Un primo cambiamento rispetto a tutto ciò si ha alla fine degli anni ’60, contestualmente a due fondamentali fenomeni sociali: la contestazione giovanile e l’emancipazione femminile. I giovani prendono coscienza della loro autonomia intellettuale, rivendicano nuovi valori e sentono di rappresentare un mondo diverso e spesso in contrapposizione con quello degli adulti. Nasce così un abbigliamento destinato a questo universo giovane che si configura come un nuovo segmento di mercato, il quale prevede adesso anche nuove differenziazioni, come jeanswear, sportswear, casualwear ad esempio. Negli anni del boom un pubblico sempre più ampio accede ai consumi, quale quello della moda. La donna inoltre assume un nuovo ruolo in questi stessi anni: sempre più dismette i panni della semplice casalinga per occupare adesso ruoli lavorativi anche importanti, acquisisce consapevolezza di sé e ricerca un nuovo modo di apparire e un abbigliamento consono alle proprie esigenze. Contemporaneamente, la crisi dell’alta moda francese e della grande industria conducono alla nascita dei distretti industriali e del prêt-à–porter. Si fa strada quindi un nuovo concetto di moda che diventa industrializzata e consente una differenziazione e una forte segmentazione dell’intero settore, cose che fino a qualche decennio prima erano inesistenti. Tutti questi mutamenti, che si compiono definitivamente negli anni ’80, preludono e concorrono al fenomeno dello “stilismo”, si sviluppa così considerevolmente in particolare il prêt-à–porter italiano grazie alla creatività degli stilisti e all’avvio di politiche di brand extension che segmentano il mercato sulla base del prezzo e creano un’offerta di prodotti griffati ad un costo accessibile.
Maddalena Lombardi
Maddalena Lombardi
2025-07-30 22:03:31
Numero di risposte : 27
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Il corso di studi adatto per sviluppare competenze tecniche solide, spendibili nel settore della moda, è l'Istituto Tecnologico Tessile Abbigliamento e Moda. Questa scuola superiore ti apre le porte per lavorare in tutte le aziende di abbigliamento, tessuti e accessori. Imparerai a progettare, modellare e conoscere la filiera produttiva della moda. Ma questo mondo offre un sacco di altre opportunità di lavoro. Lo stilista immagina, disegna e progetta collezioni di moda e outfit completi. Senza scomodare i soliti noti, anche le grandi catene di abbigliamento o i piccoli brand indipendenti possono avere bisogno di stilisti. Il Modellista di abbigliamento è un progettista che, attraverso strumenti tradizionali e programmi come CAD, trasforma in realtà le idee dello stilista. Competenze e abilità con il computer sono le basi per questa mansione. Il ricercatore di tendenze è un professionista che fornisce ai creativi spunti, idee, dati su cui progettare le nuove linee di prodotti di moda, mentre il progettista si occupa di abbigliamento e accessori e ne definisce le caratteristiche funzionali e tecniche. Un mix di creatività e conoscenza dei materiali. Lo sviluppatore sovrintende tutto il ciclo di produzione, ha forti componenti tecniche e una solida conoscenza del prodotto, in modo da coniugare stile e correttezza tecnica. Un fashion stylist collabora a stretto contatto con stilisti, redazioni e celebrities per selezionare i capi di una collezione per sfilate, campagne pubblicitarie o eventi. Ha spiccate doti relazionali e occhio per le tendenze. Il visual merchandiser è un grafico che cura le vetrine virtuali dei negozi online, è dotato di grande creatività e ha nozioni di marketing e psicologia, che lo rendono in grado di posizionare i prodotti nella vetrina virtuale in modo da facilitarne l’acquisto. Nel settore fashion il web marketing specialist è il responsabile del marketing e della comunicazione on line, si occupa della promozione del brand e del prodotto e segue le vendite. La moda è un universo complesso, strettamente legato alla comunicazione. Chi lavora nella comunicazione della moda deve saper ideare e gestire campagne multicanale pensate per il giusto target e con la corretta linea comunicativa che siano efficaci e mirate. I giornalisti di moda o i copywriter sono figure che si occupano della redazione di comunicati stampa diversificati a seconda del canale di diffusione e si occupano dei testi di blog, giornali, social, di redazionali, interviste e tutto quello che riguarda la comunicazione scritta dell’azienda. La moda è una delle industrie con il maggior impatto ambientale, spesso al centro delle polemiche per lo sfruttamento delle risorse naturali e di forza lavoro a basso costo. Per questo tutti i brand stanno cercando di spostare la loro produzione verso una maggiore sostenibilità, spesso aiutati da chi si intende di queste tematiche.
Rosa Donati
Rosa Donati
2025-07-21 21:06:00
Numero di risposte : 21
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I settori merceologici che compongono il Sistema Moda sono molteplici: abbigliamento, filati, tessuti, intimo e mare, calzature, pelletteria e concia, gioielleria, occhialeria, cosmetica e articoli sportivi. Le iniziative che l’ICE-Agenzia realizza a favore dell’export e dell’internazionalizzazione delle aziende italiane del Sistema Moda, sono rivolte non solo alla partecipazione collettiva presso le più importanti fiere a livello globale e alle operazioni di incoming di operatori esteri in Italia, ma sono sempre più orientate a progetti attinenti la grande distribuzione organizzata e all’e-commerce. Per le descrizioni approfondite e aggiornate sui settori/attività di interesse del Sistema Moda, fare click sui link riportati a destra della corrente pagina web.
Luigi Greco
Luigi Greco
2025-07-21 18:13:05
Numero di risposte : 24
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L'industria della moda consiste nell’assunzione di modelli estetici e comportamentali, nel gusto, nello stile e nelle forme espressive. Relativamente ai meccanismi economici, la moda è una tendenza che influisce sulla domanda di alcuni beni e servizi per un periodo limitato di tempo. Tradizionalmente, e ancora nel 21° sec., il termine si attribuisce prevalentemente agli stili di abbigliamento e al vestiario. La prima subfiliera comprende la fabbricazione e la filatura di fibre tessili, tessitura e finissaggio per la produzione di maglieria e la confezione di abbigliamento. Le calzature coprono anche la preparazione e la concia del cuoio. Gli accessori comprendono la produzione di borse e articoli da viaggio, montature per occhiali, orologi, oreficeria, gioielleria e bigiotteria. In termini produttivi, la catena di fornitura ha inizio con le fasi di lavorazione delle materie prime, per passare poi alla produzione e alla lavorazione dei tessuti e alla realizzazione di prodotti di abbigliamento, per terminare infine nella fasi di distribuzione e di vendita. In termini commerciali, questa catena assume una direzione differente ed è trainata dalla richiesta dei consumatori, in un sistema di lean retailing. L’industria della moda rappresenta una quota significativa nella produzione globale, con ampio utilizzo delle catene di offerta.