Quando si può prendere la pensione anticipata?

Massimo Bianchi
2025-08-20 10:04:14
Numero di risposte
: 18
Si può prendere la pensione anticipata quando si è maturato il requisito di 41 anni e 10 mesi per le donne o 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
Il termine “ANTICIPATA” si riferisce al fatto che si consegue prima dell’età dei 67 anni necessaria per la pensione di vecchiaia.
Non è richiesto alcun requisito relativo all’età.
La legge Fornero ha sostituito l’espressione di “Pensione di Anzianità” con “Pensione Anticipata” per coloro che, non raggiungendo i 67 anni di età, perfezionano solo il requisito di natura contributivo.
Pertanto, dal 1° gennaio 2012, è possibile andare in pensione prima dei 67 anni richiesti per la pensione di vecchiaia, a condizione di aver accumulato un certo numero di contributi.
Fino al 2026 devono essere posseduti entro il 31.12. dell’anno di cessazione e sono: 41 anni e 10 mesi per le donne 42 anni e 10 mesi per gli uomini.

Sarita Testa
2025-08-17 19:44:13
Numero di risposte
: 22
La Legge di Bilancio 2022 sostituisce la cosiddetta “Quota 100” con la cosiddetta “Quota 102”, che richiede 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva nell’anno 2022.
La Legge di Bilancio 2023 introduce l'art. 14.1 nel Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4, che prevede, in via sperimentale per il 2023, la possibilità di conseguire il diritto alla pensione anticipata al raggiungimento di un'età anagrafica di almeno 62 anni e di un'anzianità contributiva minima di 41 anni, definita "pensione anticipata flessibile".
Il Decreto Legge 28 gennaio 2019 n. 4, convertito con modificazioni in Legge 28 marzo 2019, n. 26, ha introdotto disposizioni per accedere alla pensione anticipata, in vigore dal 1° gennaio 2019, con la cosiddetta “Quota 100” che prevede una maggiore flessibilità nel sistema previdenziale per il periodo 2019-2021.
Per avere diritto al trattamento pensionistico anticipato con questo particolare regime sperimentale, è necessario avere almeno 62 anni e un'anzianità contributiva non inferiore a 38 anni.
I dipendenti del settore privato e i lavoratori autonomi che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018 riceveranno la pensione dal 1° aprile 2019.
Per coloro che matureranno i requisiti dal 1° gennaio 2019, la decorrenza della pensione sarà dopo tre mesi.
I dipendenti del settore pubblico che hanno maturato i requisiti entro il 29 gennaio 2019 conseguiranno il diritto alla pensione dal 1° agosto 2019.
Per coloro che, invece, perfezionano i requisiti successivamente al 29 gennaio 2019, la decorrenza sarà a partire dai sei mesi successivi alla loro maturazione.
Il personale del comparto scuola e dell'Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM) consegue il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico rispettivamente a decorrere dal 1° settembre e dal 1° novembre dell'anno di maturazione dei prescritti requisiti.
Se il trattamento pensionistico è liquidato a carico di una gestione diversa da quella esclusiva dell'AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria), la prima decorrenza è posticipata al primo giorno del mese successivo all'apertura della “finestra”.
Fino alla maturazione del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia, il trattamento pensionistico con “Quota 100” non è cumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo.
Sono cumulabili, invece, quelli da lavoro occasionale fino a un massimo di 5.000 euro lordi annui.
La limitazione interessa anche i redditi derivanti da qualsiasi attività lavorativa svolta all'estero.

Clodovea Bellini
2025-08-09 08:32:11
Numero di risposte
: 22
Per accedere al trattamento pensionistico anticipato, a decorrere dall’ 1.01.2012, sono previsti due differenti sistemi. Il primo sistema permette ai lavoratori dipendenti di accedere al pensionamento indipendentemente dall’età anagrafica del lavoratore, purché questi sia in possesso di una particolare anzianità contributiva e, in particolare: dall’1.1.2012, devono risultare accreditati 42 anni e un mese per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne. Il secondo sistema prevede, invece, la possibilità di accedere al pensionamento anticipato che possiedano i seguenti requisiti: Risoluzione del rapporto di lavoro, Età di 63 anni, Almeno 20 anni di contribuzione effettiva. La pensione spettante non deve risultare inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale ed è soggetto a rivalutazione annuale. Il pensionamento anticipato viene comunque disincentivato dal legislatore, attraverso un sistema di riduzione del trattamento percepito. Una riduzione annua dell’1% per ogni anno d anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni, Una riduzione annua del 2% per ogni ulteriore anno anticipo rispetto ai due anni. Tale riduzione si applica sulla quota di trattamento relativa ai contributi maturati prima dell’1.1.2012. La Legge 247/2007, n. 247 aveva previsto i seguenti requisiti di accesso al trattamento di anzianità: Fino al 30 giugno 2009: i lavoratori dipendenti avevano diritto alla pensione di anzianità qualora avessero almeno 58 anni di età e 35 di contribuzione. A partire dal 1° luglio 2009 è entrato in vigore il c.d. “sistema delle quote”: significa che il diritto alla pensione poteva essere conseguito quando venisse raggiunta dal lavoratore una “quota” data dalla somma tra l’età anagrafica e l’anzianità contributiva. In ogni caso, a prescindere dall’età anagrafica, si poteva andare in pensione se era stata maturata una contribuzione di 40 anni.

Bibiana Rossetti
2025-07-28 10:16:59
Numero di risposte
: 21
La pensione anticipata ha prima decorrenza utile fissata a tre mesi dalla data di raggiungimento del requisito contributivo.
Per i lavoratori che, nella singola gestione, hanno contribuzione che parte da data antecedente all’01/01/1996, il diritto a pensione anticipata richiede attualmente il seguente requisito contributivo: 41 anni e 10 mesi per le donne, e 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
Per i lavoratori invece che, nella singola gestione, hanno il primo contributo che si colloca a partire dal 01/01/1996 in poi, è previsto un ulteriore canale di accesso a pensione anticipata, esercitabile al raggiungimento dei seguenti requisiti: 64 anni di età, 20 anni di contribuzione “effettiva”.
La sig.ra Francesca, dipendente privata 63enne, raggiungerà 41 anni e 10 mesi di contribuzione il 15 marzo 2025.
Previa cessazione del rapporto di lavoro, potrà quindi conseguire il diritto a pensione anticipata con prima decorrenza utile 1° luglio 2025.
Anche questi due requisiti sono assoggettati nel tempo ad aumento per adeguamento ai cosiddetti incrementi delle aspettative di vita.
Questo requisito contributivo è assoggettato nel tempo ad aumento per adeguamento ai cosiddetti incrementi delle aspettative di vita.
La pensione anticipata ordinaria dipende da molti fattori, tra i quali la data di inizio dell’attività lavorativa e quindi del versamento contributivo nella singola gestione previdenziale.

Domenica Grasso
2025-07-28 10:12:23
Numero di risposte
: 19
La pensione anticipata contributiva si può ottenere, lo ricordiamo, a partire dai 64 anni di età, riducendo quindi di 3 anni l’età pensionabile rispetto alla pensione di vecchiaia ordinaria.
Per ottenere la pensione anticipata a 64 anni, l’assegno deve essere almeno pari a 2,8 volte l’assegno sociale, ovvero si deve ottenere una pensione mensile di almeno 1.409,16 euro lordi.
Dal prossimo anno, con la conferma delle disposizioni del Disegno di Legge bollinato nella Legge di Bilancio 2024, saranno introdotte nuove soglie minime.
Una novità è l’introduzione di un periodo di attesa di 3 mesi dalla maturazione dei requisiti per la pensione.
Per accedere alla pensione anticipata è necessario cessare qualsiasi attività di lavoro dipendente alla data di decorrenza del trattamento, mentre non è richiesto terminare attività lavorative autonome o parasubordinate.
La pensione anticipata a 64 anni è riservata a chi non possiede contributi al 31 dicembre 1995, in quanto soggetto al calcolo interamente contributivo.
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