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Qu'est-ce que Contributi inps ?

Lorenzo Negri
Lorenzo Negri
2025-08-09 11:38:03
Numero di risposte : 24
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Il calcolo dei contributi viene effettuato applicando determinate aliquote alla retribuzione imponibile, nel rispetto di minimali e massimali previsti dalla legge. Gli elementi della retribuzione sui quali vengono calcolati i contributi INPS posti a carico del lavoratore e del datore di lavoro costituiscono il c.d. imponibile contributivo. Per la determinazione dei contributi previdenziali bisogna applicare sulla retribuzione imponibile di ciascun lavoratore le aliquote stabilite dalla legge, nell'ambito di un minimale e di un massimale determinati annualmente. I contributi previdenziali dovuti vengono calcolati sulla retribuzione imponibile applicando le aliquote stabilite dalla legge, nell'ambito di un minimale e di un massimale determinati annualmente. L'onere contributivo grava sia sul datore di lavoro e in parte sul lavoratore ma l'obbligo materiale di pagamento è posto a carico esclusivamente del datore di lavoro. Il calcolo dei contributi viene effettuato applicando determinate aliquote alla retribuzione imponibile, nel rispetto di minimali e massimali previsti dalla legge. L'inquadramento aziendale definisce il regime contributivo applicato all'azienda e determina l'aliquota complessivamente dovuta, tenendo conto di agevolazioni o sgravi di cui ha diritto.
Renzo Costa
Renzo Costa
2025-07-29 11:47:33
Numero di risposte : 22
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Ai fini previdenziali e assistenziali, i datori di lavoro che assumono lavoratori dipendenti, sono tenuti ad assolvere gli obblighi nei confronti dell’INPS, mediante la trasmissione mensile di apposite dichiarazioni retributive e contributive contenenti le informazioni necessarie per il calcolo dei contributi previdenziali ed effettuando i corrispettivi pagamenti. La contribuzione previdenziale assicura il lavoratore contro eventi che possono renderlo non idoneo alla attività lavorativa. La contribuzione previdenziale consiste, quindi, in un “premio assicurativo” che si paga per assicurare il lavoratore per un determinato evento come la malattia, la maternità, la disoccupazione o la pensione, etc. Le aliquote contributive interessano i lavoratori e il datore di lavoro. È quest'ultimo però a versare sia i contributi a suo carico che quelli a carico del lavoratore. Le assicurazioni da attivare per il lavoratore e il relativo contributo da versare sono imposti dalla legge che stabilisce l’applicabilità o meno di determinate assicurazioni nei diversi settori di attività. Per questo INPS attribuisce con esattezza l’inquadramento aziendale: a esso infatti è collegato il complesso delle assicurazioni sociali applicabili ai lavoratori.
Artes Verdi
Artes Verdi
2025-07-29 10:09:15
Numero di risposte : 26
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I contributi INPS per artigiani e commercianti sono pagati in due parti: contributo fisso, che si paga anche se non si ha alcun guadagno, e contributo eccedente, che si applica se il reddito imponibile supera la soglia del minimale. L’INPS stabilisce ogni anno un reddito minimale su cui bisogna versare i contributi anche se il fatturato è zero. Per il 2024, il reddito minimale è 18.415 €. Su questo importo si pagano i seguenti contributi: Artigiani: 24% di 18.415 € → 4.368,54 € annui, Commercianti: 24,48% di 18.415 € → 4.451,98 € annui. Questi contributi vanno pagati anche se non hai guadagni. Se il tuo reddito imponibile supera i 18.415 €, devi pagare un contributo aggiuntivo. Aliquote Contributive 2024: Artigiani: 24% sul reddito eccedente, Commercianti: 24,48% sul reddito eccedente. Se sei nel regime forfettario, puoi chiedere la riduzione del 35% dei contributi INPS con il regime agevolato. I contributi vanno versati tramite F24 nelle seguenti date: Scadenze 2024: 16 maggio, 20 agosto, 18 novembre, 17 febbraio 2025. Se hai eccedenza, pagherai il saldo e l’acconto con il modello Redditi (30 giugno – 30 novembre). La scelta tra regime ordinario o agevolato dipende dal tuo obiettivo: se vuoi risparmiare nel breve periodo, il regime agevolato è vantaggioso, ma se vuoi una pensione più alta, è meglio rimanere nel regime ordinario. Ricorda: la scelta è irreversibile finché rimani nel regime forfettario.
Jelena Cattaneo
Jelena Cattaneo
2025-07-29 09:10:39
Numero di risposte : 24
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La contribuzione INPS per liberi professionisti, artigiani e commercianti è variabile e può essere divisa in quota fissa e quota variabile a seconda che il reddito d’impresa superi o meno la soglia minima. La quota fissa e la quota variabile variano invece in base al codice ATECO, cioè se si rientra nella categoria artigiani, commercianti o liberi professionisti. I liberi professionisti sono tenuti a iscriversi alla Gestione Separata INPS e a versare i relativi contributi previdenziali sulla base di un’aliquota percentuale fissa. Gli artigiani devono iscriversi obbligatoriamente alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS, che prevede un contributo fisso per redditi da 0 a 15.953€. Anche i commercianti sono obbligati a iscriversi alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS e sono tenuti a pagare contributi fissi.