Che differenza c'è tra assegno di invalidità civile e assegno di invalidità?

Alan Santoro
2025-09-30 05:51:14
Numero di risposte
: 28
L’Assegno di invalidità civile ed ordinario di invalidità sono due prestazioni economiche erogate dall’INPS a persone con una ridotta capacità lavorativa. Entrambe le prestazioni sono destinate a persone che non sono in grado di svolgere un’attività lavorativa a tempo pieno, ma presentano differenze significative. L’Assegno ordinario di invalidità è una prestazione economica, non reversibile, erogata ai lavoratori dipendenti ed autonomi con infermità fisica o mentale, che determini una riduzione, superiore ai 2/3, della capacità lavorativa. L’Assegno di invalidità, invece, è una prestazione assistenziale, slegata dai contributi versati ed ottenibile dai soggetti che rispettano determinati requisiti reddituali. L’Assegno ordinario di invalidità e l’Assegno di invalidità civile sono due prestazioni economiche destinate a persone con una ridotta capacità lavorativa. Tuttavia, presentano differenze significative, sia in termini di requisiti che di importo. L’Assegno ordinario di invalidità è una prestazione previdenziale, erogata in base ai contributi versati. L’Assegno di invalidità civile, invece, è una prestazione assistenziale, erogata in base ai requisiti reddituali e sanitari.

Harry Caputo
2025-09-30 05:42:26
Numero di risposte
: 30
L’Assegno ordinario di invalidità è una prestazione economica erogata a domanda alle persone con una capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo a causa di infermità fisica o mentale.
Assegno di invalidità civile è diverso.
L’importo dell’Assegno di invalidità viene determinato con il sistema di calcolo misto che prevede che una quota sia calcolata con il sistema retributivo e una quota con il sistema contributivo.
Se invece il lavoratore ha iniziato l’attività lavorativa dopo il 31 dicembre 1995 si applica il sistema contributivo.
L’Assegno ha validità triennale ma può essere rinnovato su richiesta dell’interessato.

Noel Lombardo
2025-09-30 02:22:34
Numero di risposte
: 26
L'assegno di invalidità è una prestazione assistenziale che spetta ai lavoratori dipendenti o autonomi che siano stati colpiti da un evento morboso che ha determinato una riduzione della capacità lavorativa.
L'assegno mensile è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei soggetti ai quali è stata riconosciuta una riduzione parziale della capacità lavorativa.
L'assegno è riconosciuto per un periodo di tre anni e confermabile, con specifica domanda, per ulteriori altri due trienni.
La pensione di invalidità (o inabilità) civile è riconosciuta agli invalidi civili con un'età compresa tra i 18 anni e i 67 anni nei cui confronti sia accertata una TOTALE inabilità lavorativa, ossia una invalidità pari al 100%.
La prestazione è erogabile in favore dei cittadini italiani residenti in Italia e a loro sono equiparati, purché sempre residenti in Italia, i cittadini comunitari e i cittadini extracomunitari legalmente soggiornanti.
Per avere diritto alla pensione di invalidità civile gli interessati devono rispettare determinati limiti reddituali.
L'assegno può essere richiesto da chi è in possesso dei seguenti requisiti: riconoscimento di una percentuale di invalidità compresa tra il 74% e il 99%; reddito non superiore alla soglia stabilita ogni anno per legge; mancato svolgimento di attività lavorativa; età compresa tra i 18 e i 67 anni; cittadinanza italiana; per i cittadini stranieri comunitari: iscrizione all'anagrafe del comune di residenza; per i cittadini stranieri extracomunitari: permesso di soggiorno di almeno un anno; residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.
La pensione può essere richiesta da chi è in possesso dei seguenti requisiti: riconoscimento dell'inabilità totale e permanente; reddito inferiore alla soglia stabilita ogni anno per legge; età compresa tra i 18 e i 67 anni; cittadinanza italiana; per i cittadini stranieri comunitari: iscrizione all'anagrafe del comune di residenza; per i cittadini stranieri extracomunitari: permesso di soggiorno di almeno un anno; residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.