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Quanto tempo ho per restituire un prodotto difettoso?

Gian Donati
Gian Donati
2025-10-14 10:17:03
Numero di risposte : 21
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La normativa italiana è chiara e tutela il consumatore per 2 anni dalla consegna del prodotto. Se entro questo periodo si manifesta un difetto, hai diritto a: Riparazione del prodotto, senza costi aggiuntivi; Sostituzione con un prodotto identico o equivalente; Rimborso totale o parziale, se le opzioni precedenti non sono possibili o eccessivamente onerose per il venditore. La legge prevede che la riparazione o la sostituzione debbano avvenire entro un termine congruo, che non deve superare i 30 giorni. Se il venditore impiega troppo tempo o non riesce a risolvere il problema, puoi chiedere la restituzione dei soldi oppure uno sconto proporzionale. In caso di acquisto online, hai un ulteriore diritto: il diritto di recesso. Puoi cambiare idea e restituire il prodotto entro 14 giorni lavorativi dalla consegna, anche se è perfetto e funzionante. Il rimborso deve avvenire entro 14 giorni dalla comunicazione, spesso solo dopo che il venditore ha ricevuto indietro il prodotto.
Diana De rosa
Diana De rosa
2025-10-07 01:19:17
Numero di risposte : 22
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Le riparazioni o le sostituzioni devono essere effettuate entro un congruo termine dalla richiesta e non devono arrecare notevoli inconvenienti al consumatore, tenendo conto della natura del bene e dello scopo per il quale il consumatore ha acquistato il bene. La norma tenta di contemperare le esigenze del venditore/produttore con gli interessi dell’acquirente. In ogni caso, si afferma espressamente che, tanto la sostituzione quanto la riparazione non devono arrecare inconvenienti al consumatore, come ad esempio la necessità di spedire il prodotto, di recarsi a un centro di raccolta per ritirare quello nuovo e così via. Tutta la procedura deve essere gestita dal venditore il quale deve perciò farsi garante del buon esito della garanzia. Se l’acquirente dovesse ritenere che i tempi di attesa per la sostituzione del prodotto o per la sua riparazione sono eccessivi, e quindi di aver perso ogni interesse al prodotto stesso, dovrebbe prima inviare una diffida al venditore con cui gli assegna un termine ultimo per adempiere, con l’avviso che, scaduto detto termine, il contratto si intenderà automaticamente risolto. Non dimentichiamo che, qualora la sostituzione o la riparazione dovessero rilevarsi impossibili o economicamente svantaggiose, o qualora – come appena anticipato – i tempi dovessero protrarsi oltre gli interessi dell’acquirente, questi avrebbe la possibilità di esercitare il diritto di recesso dal contratto e quindi di pretendere la restituzione dei soldi spesi.