Quando non è dovuto il mantenimento alla moglie?
Damiana Martini
2025-10-25 10:18:43
Numero di risposte
: 27
Non è possibile identificare una risposta diretta alla domanda "Quando non è dovuto il mantenimento alla moglie?" all'interno del testo fornito, in quanto il testo non fornisce una chiara indicazione sulle specifiche circostanze in cui il mantenimento non è dovuto. Il testo si concentra principalmente sulle modalità di determinazione dell'assegno di mantenimento e divorzile, sulla loro modifica o revoca, e sulle procedure per il recupero degli importi non pagati, senza fornire una lista o una descrizione dettagliata delle condizioni in cui il mantenimento non è dovuto.
Tuttavia, si può desumere che il mantenimento sia generalmente dovuto quando uno dei coniugi è economicamente più debole e non ha i mezzi per mantenersi dopo la separazione o il divorzio. La decisione sull'importo e sull'erogazione del mantenimento spetta ai coniugi stessi, che possono raggiungere un accordo, o in alternativa, alla decisione del tribunale.
Purtroppo, il testo non fornisce informazioni specifiche su quando il mantenimento non è dovuto, quindi non è possibile estrarre frasi che rispondano direttamente a questa domanda in base alle regole fornite. La risposta più appropriata in questo caso è quindi "none".
Oretta Pellegrini
2025-10-15 22:19:31
Numero di risposte
: 25
Il modo migliore per non pagare il mantenimento alla moglie è fare in modo che questa grazie ad un lavoro sia economicamente autosufficiente.
Infatti, ad oggi in Italia l’assegno divorzile non deve più bilanciare la disparità di reddito tra i due coniugi ma solo garantire al coniuge meno abbiente le risorse per mantenersi in modo decoroso o per ricompensarlo per aver sacrificato la propria carriera lavorativa per dedicarsi al ménage domestico.
Ulteriori metodi per non pagare il mantenimento alla moglie sono dimostrare nella causa di separazione la violazione dei doveri del matrimonio, in primis, quello della fedeltà, poiché il coniuge che tradisce perde il mantenimento qualora vi avesse diritto.
Determina la perdita del mantenimento anche l’abbandono del tetto coniugale o l’omessa assistenza del coniuge disabile.
Ed ancora, la reiterata violenza in famiglia è anch’essa causa per la perdita dell’assegno.
Se invece stai già pagando il mantenimento e vuoi interrompere il sussidio, dovrai procurarti la prova che l’altro ex coniuge ha iniziato una convivenza stabile con un’altra persona e che, a seguito di ciò, ha acquistato una propria indipendenza economica.
In siffatta ipotesi il diritto all’assegno di divorzio viene meno anche se con il nuovo compagno/a si vive una storia a distanza, poiché non è infatti necessaria una coabitazione ma piuttosto una relazione stabile e di supporto reciproco.
Isabel Moretti
2025-10-07 07:41:06
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: 24
Quando entrambi i coniugi hanno le stesse capacità economiche e, dunque, ad esempio se hanno lo stesso lavoro o se sono entrambi disoccupati o con un’occupazione part-time.
L’ex coniuge non ha diritto all’assegno di mantenimento quando viene provato che quest’ultimo, con le sue condotte, abbia provocato la fine del matrimonio.
Di conseguenza, se si tratta di un’ex giovane e formata, quest’ultima non può chiedere il mantenimento anche se non ha un impiego stabile.
Così se il marito è un professionista con un reddito annuo di 200 mila euro e l’ex moglie è una docente con uno stipendio mensile di 1.500 euro, quest’ultima non avrà diritto all’assegno perché percepisce una cifra che le permette di mantenersi da sola.
L’assegno di mantenimento non serve neanche a bilanciare le condizioni economiche degli ex coniugi.
Penelope Serra
2025-10-07 04:23:37
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: 21
L’assegno di divorzio sarà dovuto solo ed esclusivamente se l’ex coniuge per ragioni obiettive – ad esso non imputabili – non è in grado di provvedere al proprio mantenimento.
Il Tribunale di Milano con la sentenza n. 11504/17, a seguito della sentenza sopra citata della cassazione è intervenuto fissando in circa 1.000,00 euro all’anno la misura di reddito sopra la quale il coniuge non ha più diritto all’”assegno di divorzio” da parte dell’ex marito in quanto autosufficiente economicamente.
Il diritto all’assegno cessa se il beneficiario passa a nuove nozze, mentre se sopraggiungono “giustificati motivi” il Tribunale può modificare le statuizioni sull’”assegno di divorzio “.
Tra questi “giustificati motivi” rientra a pieno titolo una nuova convivenza di fatto instaurata dall’ex coniuge, la quale fa cessare definitivamente il diritto a percepire l’”assegno di divorzio” (lo ha ribadito recentemente la Cassazione civile con ordinanza n. 5974 del 28 febbraio 2019).
Isabel Verdi
2025-10-07 03:53:04
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: 24
L’assegno di mantenimento non è dovuto in 2 casi:
Per l’Addebito di colpa
Per redditi adeguati e sufficienti.
Ciò significa che se l’ex coniuge percepisce un reddito tale da non dover mutare il proprio tenore di vita non ha diritto al mantenimento ma solo agli alimenti per gli eventuali figli a carico.
In tutti questi casi, dovrà rendersi autosufficiente e il coniuge potrebbe non dover corrispondere più l’assegno di mantenimento moglie dopo divorzio.
Essere in salute
Avere un’età che la pone ancora in forza lavoro
Non avere impedimenti fisici e/o mentali.