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Quali sono i rischi di una holding?

Giuseppina Serra
Giuseppina Serra
2025-06-11 07:30:34
Numero di risposte: 7
Pertanto, percorrendo tale linea, i pericoli di una gestione di comodo potrebbero verificarsi anche nei casi di mera gestione statica di una partecipazione in una Società operativa. Nell’ambito quindi di una Società correttamente costituita, una situazione altrettanto comune ed insidiosa rispetto a quanto descritto in precedenza in tema di Pex, è quella della Holding che incassa periodicamente ingenti quantità di dividendi dalle proprie partecipate scontando, anche in tal caso, un’esigua fiscalità del 1,2% prevista dal regime proprio di detenzione, senza che tale liquidità venga impiegata nell’esclusivo interesse della Società o costituisca una forma efficiente di gestione delle esigenze finanziarie del gruppo. Pertanto, che si tratti di liquidità ritratta dalla cessione di una partecipazione e costituente l’unico asset della Società oppure risorse ritratte dalla gestione della partecipazione, il o i Soci di una Holding dovranno sempre rispettare le logiche imprenditoriali di un veicolo che, se correttamente costituito, nasce sicuramente nell’interesse dei Soci ma non per il soddisfacimento diretto dei propri interessi che dovranno e potranno essere soddisfatti soltanto tramite la distribuzione di eventuali dividendi prodotti dalla Società nell’ambito una gestione imprenditoriale condotta nel proprio esclusivo interesse, scontando tuttavia una tassazione sostitutiva del 26% in capo al Socio e con ovvia diminuzione della reale disponibilità finanziaria. In sintesi la Holding non potrà mai costituire un efficiente strumento di gestione patrimoniale laddove costituita per mera convenienza fiscale e gestita nell’interesse proprio del Socio, dovendo necessariamente considerare il presidio previsto dall’articolo 37 del DPR 600/1973 posto dal Legislatore italiano a tutela degli interessi erariali e collettivi affinché benefici fiscali accordati a tali tipologie societarie nell’ottica di un reimpiego di risorse finanziarie nel sistema produttivo, non si traducano, tramite uno schermo societario, in maggiori disponibilità per il o i Soci della stessa.
Rita Barbieri
Rita Barbieri
2025-06-11 05:03:28
Numero di risposte: 3
I rischi di una holding includono la responsabilità legale nei confronti dei creditori delle società partecipate, come previsto dall'articolo 2497 del Codice Civile. La holding deve rispettare i principi di una gestione responsabile delle sue controllate, altrimenti può essere ritenuta responsabile per i danni arrecati. Non è sufficiente dimostrare una cattiva gestione, ma deve esserci un danno concreto e tangibile al patrimonio della partecipata. La sentenza n.8386/2021 del Tribunale di Milano ha chiarito che la responsabilità della holding emerge quando le decisioni di direzione e coordinamento impoveriscono direttamente la partecipata o vengono prese esclusivamente a vantaggio della holding stessa. In caso di fallimento di una partecipata, i creditori individuali perdono il diritto di agire direttamente contro la holding. Le holding offrono vantaggi indiscutibili, ma richiedono una gestione responsabile e trasparente per evitare rischi legali. Manipolazioni societarie o scorciatoie volte a eludere responsabilità verso i creditori sono strategie rischiose e controproducenti. La giurisprudenza italiana è chiara nel sanzionare comportamenti non trasparenti, al fine di scoraggiarne l’adozione. Operare nel rispetto delle normative e adottare una gestione trasparente rappresentano la scelta corretta dal punto di vista anche della sicurezza per garantire stabilità e successo a lungo termine.

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