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Cosa prevede il contratto fiduciario?

Cinzia Carbone
Cinzia Carbone
2025-07-08 16:01:23
Numero di risposte : 7
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Il contratto di affidamento fiduciario è quel contratto con il quale un soggetto, l’affidante fiduciario, concorda con un altro soggetto, l’affidatario fiduciario, di destinare i “beni affidati” a vantaggio di uno o più soggetti, detti Beneficiari, in forza di un programma, la cui attuazione è assegnata all’affidatario fiduciario che ne assume l’impegno. Al termine del programma i Beneficiari riceveranno i beni liberi da vincoli. È quindi un contratto che ha ad oggetto un trasferimento inter vivos di beni, dove l’oggetto rappresentato dal programma destinatorio e la causa è generalmente di garanzia, gestoria, di segregazione e così via. Nel contratto di affidamento fiduciario, l’affidatario riceve, relativamente ai beni oggetto del programma, un diritto di proprietà temporaneo e nell’interesse altrui, diritto che non corrisponde in alcun modo ad un suo arricchimento o tutela, essendo preordinato ad una diversa destinazione. Tali beni risultano segregati rispetto al suo patrimonio personale e quindi eventuali creditori non potranno mai rivalersi sui beni oggetto del contratto. I contratti di affidamento fiduciari si basano sul principio di autotutela che consente che, dinanzi ad un comportamento “illecito” dell’affidatario fiduciario, egli venga semplicemente sostituito con altro affidatario che sappia rispettare il programma. In conclusione il contratto di affidamento fiduciario comporta numerosi vantaggi: esso rappresenta uno strumento di azione, giacché l’effetto segregativo senza limitazioni è necessario affinchè i beni non siano distolti dalla finalità alla quale l’attività è preordinata e quindi, in ultima analisi, dall’attuazione del programma.
Riccardo Ferrari
Riccardo Ferrari
2025-07-08 15:10:08
Numero di risposte : 12
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Il mandato fiduciario è il contratto in forza del quale la società fiduciaria si obbliga a compiere uno o più atti giuridici in nome proprio ma per conto e nell’interesse del fiduciante. E’ un accordo attualmente privo di una sua autonoma disciplina ed è stato definito da dottrina e giurisprudenza come un contratto in base al quale si assegna ad un soggetto un diritto limitato alla cura degli interessi di un’altra persona. Si tratta di un istituto giuridico atipico, ammissibile nell’ordinamento italiano in base all’art. 1322 c.c., che riconosce autonomia negoziale alle parti, purché diretta a realizzare interessi meritevoli di tutela. Al mandato fiduciario segue l’atto di Intestazione fiduciaria con il quale si realizza il trasferimento della “intestazione formale” dei beni in capo alla fiduciaria. Il fiduciario diviene intestatario dei beni del fiduciante e come tale appare e agisce nei confronti dei terzi con l’obbligo di soddisfare determinati interessi indicati dal fiduciante che rimane il reale proprietario di tali beni.
Enrico Morelli
Enrico Morelli
2025-07-08 13:43:18
Numero di risposte : 11
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Il contratto fiduciario si compone di due elementi: un classico contratto ad effetti reali e un patto esterno, collegato al primo elemento, con una mera rilevanza interna detto pactum fiduciae. La combinazione di questi due elementi dà vita a un contratto con cui un soggetto, il fiduciario, assume determinati obblighi nei confronti di un altro soggetto detto fiduciante. Il patto collegato, nella maggior parte dei casi, ha ad oggetto un ritrasferimento immobiliare. Gli effetti a carico del fiduciario riguardano l’onere di conservare quanto ricevuto dal fiduciante nelle modalità che gli sono comunicate dal fiduciante per soddisfare l’interesse del fiduciante stesso, nonché di restituirgli il bene al termine convenuto nel patto. Il fiduciario si recherà dal notaio con il fiduciante e, in esecuzione del patto fiduciario interno, ritrasferirà fiduciariamente il bene immobile al fiduciante. Il primo trasferimento, da Terzo a Caio, sarà una semplice compravendita ove il corrispettivo sarà versato da Caio tramite la provvista fornitagli dal fiduciante. Nei rapporti esterni, il fiduciario è pieno ed esclusivo proprietario dell’immobile acquistato da Caio in quanto non ha nessuna rilevanza esterna il loro pactum fiduciae.
Damiana Sanna
Damiana Sanna
2025-07-08 13:31:29
Numero di risposte : 9
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Il contratto fiduciario, che trova alla sua base un patto fiduciario, è un accordo in cui un soggetto aliena un diritto ad un altro con l'accordo che il bene sarà usato secondo le istruzioni impartite dall'alienante, attraverso la restituzione, il trasferimento ad altrui persona o l'uso determinato del bene. Il pactum fiduciae è possibile usarlo cum amico, allo scopo di investire un terzo dalla posizione in cui si trova il fiduciario o fornire una garanzia al creditore e, quindi, usarlo cum creditore. La legge non fa alcuna menzione del contratto fiduciario, ma è riconosciuto come valido dalla dottrina e dalla giurisprudenza e, infatti, il fiduciante può agire giudizialmente alla violazione del pactum fiduciae. Nel caso in cui il fiduciario si rifiuta di ritrasferire il bene come previsto dal patto, è possibile ottenere una sentenza costitutiva in tal senso, con anche il risarcimento danni. Invece, se il bene viene trasferito a terzi, non è possibile ottenere il recupero del bene, in quanto il patto non è opponibile a terzi e ha valore obbligatorio e, perciò, il fiduciante può solo ottenere il risarcimento. Questo è la caratteristica tipica della fiducia nel mondo italiano, che si rifà alla fiducia romanistica, che impedisce di opporre a terzi il patto, a differenza invece del modello tedesco, dove è possibile, in certuni casi, l'opponibilità. Nel diritto tedesco, la fiducia, che sta alla base del contratto fiduciario, ha caratteristiche diverse da quelle del diritto di derivazione romanistica: prevede una maggior tutela del fiduciante, visto che il fiduciario non riceve il diritto stesso, come accade nella fiducia romanistica, ma solo la legittimazione all'esercizio dello stesso. Questo permette, al fiduciante, di utilizzare azioni reali di rivendicazione della proprietà in caso di violazione del patto fiduciario, visto che il fiduciario non può vantare alcun diritto, ma soltanto agire nella sostanza in modo simile a un mandatario.
Samira Mazza
Samira Mazza
2025-07-08 12:32:43
Numero di risposte : 6
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Il contratto fiduciario è un accordo con cui un soggetto aliena un diritto ad un altro con il patto che il bene sarà utilizzato secondo le istruzioni impartite dall'alienante, mediante la restituzione, il trasferimento ad un’altra persona o l'uso determinato del bene. Si tratta di un negozio traslativo atipico, ossia un negozio giuridico nel quale la causa del trasferimento della proprietà è diversa da quelle che sono tipicamente contemplate dalla legge. Il negozio fiduciario è, inoltre, un contratto bilaterale che può essere di due specie in base alla tipologia di fiducia. Si parla di fiducia cum amico quando la stessa pende verso l’interesse del fiduciante, che trasferisce una situazione giuridica al fiduciario. Nel secondo caso, invece, viene incoraggiato l’interesse del fiduciario, che, in quanto creditore nei confronti del fiduciante, riceve un suo bene per il tempo occorrente ad assicurargli il pagamento del debito. Il contratto fiduciario concluso oralmente è idoneo a rendere valida la domanda di esecuzione in forma specifica dell’obbligo di ritrasferire i beni immobili a carico del fiduciario. Nel negozio fiduciario il trasferimento del diritto ha efficacia reale, verso i terzi, mentre il pactum fiduciae ha efficacia soltanto obbligatoria, tra le parti.