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Qual è la differenza tra un negozio indiretto e un contratto fiduciario?

Secondo Giuliani
Secondo Giuliani
2025-07-08 17:38:59
Numero di risposte : 4
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Nel negozio fiduciario si ha quando un soggetto trasferisce a titolo gratuito ad un fiduciario la titolarità di un bene immobile o mobile, ma con il pactum fiduciae con vincolo di destinazione, ossia che l'intestatario utilizzerà e disporrà del bene in conformità alle istruzioni che il fiduciante gli ha impartito o si riserva di impartirgli successivamente. Nel negozio fiduciario, a differenza della simulazione, le parti vogliono realmente gli effetti, cioè vogliono che il fiduciario acquisti la titolarità del diritto trasferitogli, ma allo stesso tempo pongono un vincolo di destinazione in forza del quale il fiduciario potrà disporre del bene solo nel limiti delle istruzioni impartitogli e non per proprio interesse. Il negozio indiretto ricorre quando un negozio tipico viene posto in essere dalle parti per raggiungere un fine determinato, diverso da quello tipico previsto dalla legge. Classici esempi sono il mandato irrevocabile a riscuotere una somma senza obbligo di rendiconto, con cui in realtà si effettua un pagamento al mandatario, il contratto di usufrutto di un appartamento, posto in essere per evitare alcune conseguenze della locazione, il mandato irrevocabile ad alienare un immobile senza obbligo di rendiconto, che nella pratica può raggiungere gli stessi effetti di una vendita, il matrimonio contratto al solo scopo di assumere la nazionalità del coniuge.
Raffaella Gallo
Raffaella Gallo
2025-07-08 16:28:05
Numero di risposte : 7
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Il negozio fiduciario rientra nella categoria dei negozi indiretti, caratterizzati dal fatto di realizzare un determinato effetto giuridico non in via diretta, ma mediante il collegamento fra due negozi. Viene, dunque, stipulato un contratto valido ed efficace, di cui le parti vogliono tutti gli effetti, anche in relazione al successivo ritrasferimento del bene. Sicché, nel negozio fiduciario, il bene esce realmente e validamente dal patrimonio del fiduciante per entrare a far parte di quello del fiduciario e, al momento dell’esecuzione del patto di ritrasferimento, esce realmente dal patrimonio del fiduciario per tornare a far parte di quello del fiduciante o per entrare a far parte del patrimonio di un terzo. L’intestazione fiduciaria di un bene integra gli estremi della interposizione reale di persona, per effetto della quale l’interposto acquista la titolarità del bene, ancorché, in virtù del rapporto interno con l’interponente, sia tenuto a ritrasferire a quest’ultimo o ad un terzo il bene stesso secondo il contenuto degli accordi specifici sul punto. L’intestazione fiduciaria di azioni o di partecipazioni societarie costituisce un caso di interposizione reale e non apparente, attraverso il quale è l’interposto ad acquistare la titolarità delle azioni, pur essendo presente un rapporto interno con l’interponente in base al quale si obbliga a trasferire le quote a una determinata scadenza o con il venir meno del rapporto fiduciario. Il pactum fiduciae che ha ad oggetto il trasferimento delle quote sociali non richiede la forma scritta ad substantiam o ad probationem, perché deve essere equiparato al contratto preliminare. La prova dell’intestazione fiduciaria grava sulla parte che intende valersi dell’accordo in questione, non incontra i limiti previsti per la simulazione e può pertanto essere dimostrata anche con prova testimoniale o per presunzioni. L’esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto mediante sentenza che ne produca gli effetti può riguardare non solo l’ipotesi del contratto preliminare, ma ogni altra fattispecie dalla quale derivi la stessa obbligazione di prestare il consenso. Sì che l’obbligo del fiduciario di trasferire, al fiduciante o ad un terzo, il bene di cui sia divenuto titolare in base al rapporto di fiducia, ben può essere eseguito con sentenza che tenga luogo del contratto non concluso per inadempimento del fiduciario al pactum fiduciae.
Dylan Cattaneo
Dylan Cattaneo
2025-07-08 15:04:05
Numero di risposte : 14
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Il negozio è indiretto quando, attraverso la combinazione di diversi atti, si giunge a un risultato diverso rispetto a quello tipico dei singoli atti utilizzati, risultato che è il vero scopo che vogliono raggiungere le parti con il negozio indiretto. Il negozio fiduciario è un'ipotesi di negozio indiretto. In questo caso si attua il trasferimento di un bene, ma con l'accordo che il bene sarà usato secondo le istruzioni impartite dall'alienante. In questo caso l'alienante assume la veste di fiduciante mentre l'intestatario del bene assume la veste di fiduciario. Tradizionalmente si distinguono due tipi di negozio fiduciario. Il trust non sembra differenziarsi da quello della fiducia cum amico del diritto romano, ma vi è un’importante differenza, che consiste nel fatto che il bene oggetto del trust non entra a far parte del patrimonio del fiduciario, cioè del trustee, rimanendone distinto.