Quali sono le nuove aliquote IRPEF per gli acconti 2025?

Veronica Milani
2025-07-10 05:21:54
Numero di risposte
: 12
Fino a 28.000 euro 23%
Oltre 28.000 euro fino a 50.000 euro 35%
Oltre 50.000 euro 43%
Il decreto 55/2025 interviene sul Dlgs 216/2023 nel quale per la prima volta veniva introdotto il riassesto dell’IRPEF da quattro a tre aliquote, attraverso la fusione dei primi due scaglioni di reddito in una sola aliquota al 23%, tale appunto da ridisegnare l’imposta in questo modo.
Ha reso permanenti le tre nuove aliquote inserendole direttamente nel TUIR, “dimenticandosi” però di aggiornare la regola in fatto di acconti.
Ossia da una parte ha confermato per il 2025 e per gli anni seguenti le tre aliquote IRPEF indicate nella tabella, ma nello specifico non ha allineato a queste tre aliquote il calcolo degli acconti 2025, che appunto il Dlgs 216/23 prevedeva fosse eseguito sulla base della precedenti 4 aliquote.

Ninfa De Angelis
2025-07-10 05:18:40
Numero di risposte
: 4
Per il 2025 veniva applicata la seguente articolazione di scaglioni di reddito e di aliquote Irpef:
fino a 28.000 euro, 23%;
oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35%;
oltre 50.000 euro, 43%.
La norma prevede che, nella determinazione degli acconti dovuti ai fini Irpef per il periodo d’imposta 2024, si assuma, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata non applicando le disposizioni dei commi 1 e 2.
Per il 2025, trovano quindi applicazione le regole ordinarie di determinazione degli acconti.
A tal fine in data 15 maggio scorso sono anche state corrette le istruzioni al modello redditi pf 2025 e la nuova versione delle istruzioni conferma che l’acconto va calcolato secondo le consuete modalità, potendo scegliere tra il metodo storico e quello previsionale, e, in caso di adozione del primo, procedendo al ricalcolo solo nei casi espressamente previsti.
L’art. 1 comma 4 del DLgs. 216/2023 non era stato adeguato, continuando a disporre che, nella determinazione degli acconti dovuti ai fini dell’Irpef per i periodi d’imposta 2024 e 2025, dovesse essere assunta, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata non applicando le disposizioni dei commi 1 e 2;
di conseguenza, per la determinazione degli acconti in questione per il 2025 si sarebbe dovuto considerare la disciplina in vigore per l’anno 2023.
L’art. 1 del DL 55/2025 ora convertito in legge, ha modificato l’art. 1 comma 4 del DLgs. 216/2023, eliminando il riferimento al 2025 e mantenendo l’applicazione della disposizione solo per il 2024.
Ricordiamo che l’art. 1 commi 1 e 2 del DLgs. n 216/2023 ha previsto, inizialmente per il solo 2024 riduzione degli scaglioni di reddito imponibile e delle relative aliquote IRPEF da quattro a tre.

Silvana Carbone
2025-07-10 05:15:28
Numero di risposte
: 11
Gli acconti Irpef 2025 saranno calcolati con le nuove aliquote e le detrazioni aggiornate senza “traumi” per contribuenti autonomi e assimilati.
Il decreto sugli acconti Irpef è dunque diventato legge.
Ora verranno usate le nuove aliquote strutturali introdotte dalla Legge di bilancio 2025, valide dal 1° gennaio 2025: 23% fino a 28.000€; 35% tra 28.000 e 50.000€; 43% oltre 50.000€.
La norma precedente imponeva di usare le aliquote 2023 (23%, 25%, 35%, 43%) anche per gli acconti 2025.
Per i redditi da lavoro dipendente fino a 15.000€, la detrazione passa da 1.880€ a 1.955€, già prevista per gli acconti 2025.

Noel Conti
2025-07-10 03:32:55
Numero di risposte
: 7
Dal 1° gennaio, la riforma fiscale prevede una nuova struttura dell'IRPEF con tre scaglioni di reddito: 23%, per i redditi fino a 28.000 euro; 35%, per i redditi tra e 50.000 euro; 43%, per i redditi oltre 50.000 euro.
L'intervento normativo permetterà ai contribuenti di applicare sin da subito le nuove aliquote nella determinazione degli acconti IRPEF, evitando così complicazioni nei versamenti e possibili sanzioni.
Con questa misura, il Governo punta a semplificare il sistema fiscale e a garantire una maggiore equità nella tassazione dei redditi.
L'adeguamento normativo sarà inserito in uno dei prossimi provvedimenti fiscali, con l'obiettivo di fornire chiarezza ai contribuenti prima delle scadenze di versamento degli acconti.
Il maggior onere fiscale deriverebbe, secondo l'interpretazione riportata dai CAF, dall'applicazione della disposizione contenuta nell'art. 1 c. 4 D.Lgs. 216/2023, che, prevedendo la riduzione dal 25 al 23% dell'aliquota IRPEF per i redditi da a 28.000 euro e l'innalzamento della detrazione di lavoro dipendente da 1.880 euro a 1.955 euro, ha stabilito che tali interventi non si applicano per la determinazione degli acconti dovuti per gli anni e 2025 per i quali si deve considerare la disciplina in vigore per l'anno.
Pertanto, la disposizione di cui all'art. 1 c. 4 D.Lgs. 216/2023 va interpretata nel senso che l'acconto per l'anno è dovuto, con applicazione delle aliquote 2023, solo nei casi in cui risulti di ammontare superiore a euro 51,65 la differenza tra l'imposta relativa all'anno e le detrazioni, crediti d'imposta e ritenute d'acconto, il tutto però calcolato secondo la normativa applicabile al periodo d'imposta 2024.
Le nuove aliquote IRPEF
La decisione arriva in seguito alle preoccupazioni sollevate da CAF e sindacati, che avevano evidenziato il rischio di un disallineamento tra le aliquote del 2024 e quelle previste per il nuovo anno fiscale.
Le nuove aliquote IRPEF
Con comunicato stampa del 25 marzo 2025 n. 32, il MEF informa che è in arrivo un intervento normativo da parte del Governo per garantire l'applicazione delle nuove aliquote IRPEF già nel calcolo degli acconti d'imposta.

Sabrina Costa
2025-07-10 01:15:11
Numero di risposte
: 7
Il decreto legge n. 55/2025 è intervenuto in materia di acconti Irpef per il 2025, sancendo di fatto che esso si basi sul nuovo sistema impositivo, basato su tre aliquote, stabilizzato dalla legge di bilancio 2025.
L’articolo 1 del Dlgs n. 216/2023 ha introdotto, per il solo anno d’imposta 2024, un regime transitorio sull’Irpef, che prevedeva, tra l’altro, l’accorpamento del primo e secondo scaglione per il calcolo dell’Irpef e la conseguente riduzione da quattro a tre delle aliquote per calcolare l’imposta.
Il comma 4 dello stesso articolo specificava tuttavia che per calcolare gli acconti dovuti per i periodi d’imposta 2024 e 2025 si assumesse, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata non applicando le disposizioni dei commi 1 e 2.
La legge di bilancio 2025 ha di fatto stabilizzato il regime transitorio intervenendo direttamente sul Tuir, tuttavia non ha modificato la disposizione del comma 4, con la conseguenza che per il calcolo degli acconti di Irpef e addizionali per il 2025 sarebbe rimasto in vigore il calcolo tramite la precedente disciplina precedente.
Il decreto n. 55/2025 ha riallineato l’acconto per Irpef e addizionali al calcolo sulle regole nuove attraverso una correzione sul testo del decreto n. 216/2023 che limita ora al solo calcolo dell’acconto effettuato lo scorso anno l’applicazione del vecchio regime e sancisce quindi di fatto l’applicazione del nuovo regime per il calcolo dell’acconto 2025.
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