Quali sono le novità per i redditi nel 2025?

Sebastian Neri
2025-07-10 05:36:05
Numero di risposte
: 11
La riforma fiscale entra nel vivo con l’IRPEF 2025, rivoluzionata dalla circolare n. 4/E dell’Agenzia delle Entrate, che ufficializza le modifiche introdotte con la Legge di Bilancio 2025.
Nuove aliquote IRPEF, detrazioni ricalibrate per i lavoratori dipendenti e limiti aggiornati alle agevolazioni familiari delineano un nuovo assetto tributario destinato a incidere direttamente sul potere d’acquisto di milioni di italiani.
Il cuore della riforma IRPEF 2025 è la riduzione degli scaglioni da quattro a tre, con nuove aliquote fiscali applicabili al reddito complessivo: 23% per redditi fino a 28.000 euro, 35% per redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 43% per redditi oltre i 50.000 euro.
Questo accorpamento semplifica il calcolo dell’imposta e ridistribuisce il carico fiscale.
I redditi medio-bassi ne traggono beneficio grazie all'aliquota più bassa estesa fino a 28.000 euro.
I redditi intermedi godono di una maggiore stabilità.
Nessun vantaggio per chi supera i 50.000 euro, dove l’aliquota massima resta invariata.
Tra le misure più significative contenute nella circolare, spiccano le nuove detrazioni IRPEF per lavoratori dipendenti, studiate per sostenere il reddito e incentivare l’occupazione.
Detrazione fino a 1.955 euro per redditi sotto i 15.000 euro.
I lavoratori subordinati con reddito complessivo entro i 15.000 euro possono beneficiare di una detrazione aumentata a 1.955 euro.
L’obiettivo è rafforzare il potere d’acquisto delle fasce più deboli, compensando il peso dell’inflazione.
Bonus Irpef escluso dal reddito fino a 20.000 euro.
Per i lavoratori con redditi fino a 20.000 euro, è prevista una somma aggiuntiva esclusa dal reddito imponibile, erogata automaticamente in busta paga e calcolata in proporzione al reddito annuo.
Fascia 20.000 – 32.000 euro: il nuovo beneficio in busta paga.
Per i lavoratori con redditi compresi tra 20.000 e 32.000 euro, la nuova circolare introduce una detrazione automatica di 1.000 euro.
Tale importo decresce progressivamente fino ad annullarsi al superamento della soglia dei 40.000 euro.
Il sostituto d’imposta (cioè il datore di lavoro) applica la detrazione direttamente sullo stipendio senza necessità di domanda da parte del contribuente.
Anche le detrazioni per familiari a carico sono state aggiornate, con nuove restrizioni e chiarimenti importanti per chi presenta familiari fiscalmente a carico.
La detrazione per figli a carico sarà riconosciuta solo per i figli tra i 21 e i 30 anni, escludendo i figli disabili (che mantengono invece specifiche tutele).
Restano inclusi anche: figli del coniuge deceduto, se conviventi, figli affiliati.
A partire dal 2025: ascendenti conviventi sono gli unici tra gli altri familiari a beneficiare della detrazione.
Sono esclusi i parenti acquisiti e fratelli, così come i familiari non residenti in Italia se non cittadini UE/SEE.
La circolare n. 4/E dell’Agenzia delle Entrate sancisce un importante aggiornamento normativo in materia di IRPEF.
Le novità toccano scaglioni, detrazioni per lavoratori e bonus, ma anche criteri per i familiari a carico, disegnando una struttura fiscale più orientata alla progressività e alla tutela delle fasce deboli.

Ursula Montanari
2025-07-10 05:32:42
Numero di risposte
: 4
Nel Modello Redditi PF 2025 figurano la rimodulazione di scaglioni e aliquote Irpef e l’aumento della detrazione d’imposta per i redditi da lavoro dipendente e assimilato.
C'è la riduzione di 260 euro delle detrazioni d’imposta per oneri, in relazione ai contribuenti con un reddito complessivo superiore a 50.000 euro.
Inoltre, nel Modello Redditi PF 2025 è prevista un'indennità di 100 euro per i lavoratori dipendenti con almeno un figlio fiscalmente a carico e un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro nel 2024.
Nei modelli compare l'aliquota al 70% per il superbonus.
Relativamente ai redditi derivati dalle attività agricole sono inserite le novità introdotte dal Dlgs n 192/2024 nei quadri RA ed RD.
Anche il quadro RE, per la determinazione del reddito di lavoro autonomo degli esercenti arti e professioni, riporta le novità previste dal DLgs. 192/2024, tra le quali spicca la deducibilità per quote di ammortamento dei beni immateriali.
Nella bozze compare anche per il primo periodo di imposta quanto previsto per l'applicazione del concordato preventivo biennale con l'inserimento del quadro CP “Concordato preventivo”.
Infine, la riformulazione del quadro RM e la sua suddivisione in quattro nuove sezioni.

Manfredi Sala
2025-07-10 05:17:52
Numero di risposte
: 9
Sono previsti a regime la riduzione da quattro a tre degli scaglioni di reddito e delle corrispondenti aliquote, l’innalzamento della detrazione da lavoro dipendente e assimilato da 1.880 euro a 1.955 euro se il reddito complessivo non supera 15mila euro, e il meccanismo correttivo per il riconoscimento del trattamento integrativo finalizzato a neutralizzare l’incremento dell’importo della detrazione per redditi di lavoro dipendente.
È riconosciuta ai titolari di redditi di lavoro dipendente, il cui reddito complessivo non superi i 20mila euro, una somma che non concorre alla formazione del reddito complessivo.
Al riguardo, la circolare precisa che tale somma è determinata nel suo ammontare applicando al reddito di lavoro dipendente percepito dal contribuente una percentuale che varia a seconda del reddito medesimo e che, a tale fine, il reddito di lavoro dipendente è rapportato all’intero anno.
Il comma 6 riconosce un’ulteriore detrazione dall’imposta lorda ai titolari di reddito di lavoro dipendente, il cui reddito complessivo sia superiore a 20mila euro ma non a 40mila euro; tale detrazione è pari a mille euro per i redditi superiori a 20mila e fino a 32mila euro, mentre decresce progressivamente per i redditi superiori a 32mila euro, fino ad azzerarsi raggiunta la soglia dei 40mila euro.
La circolare specifica, al riguardo, che il sostituto d’imposta riconosce in via automatica tali benefici all’atto dell’erogazione delle retribuzioni, senza, pertanto, necessità di alcuna istanza da parte del lavoratore e, in sede di conguaglio, recupera gli importi dovuti effettuando la compensazione tra le somme a debito e quelle a credito.
Inoltre, fermi restando i suddetti limiti anagrafici, estende la detrazione anche ai figli affiliati e ai figli del coniuge deceduto che convivano con il contribuente.
A decorrere dal 1° gennaio 2025 è possibile fruire delle detrazioni e delle deduzioni spettanti per gli oneri e per le spese sostenuti solo per gli ascendenti fiscalmente a carico e non per gli altri familiari conviventi.
Il comma 11 inserisce, infine, nell’articolo 12 del Tuir, il comma 2-bis, il quale prevede che le detrazioni per familiari a carico non spettano ai contribuenti che non sono cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea o di uno Stato aderente all’accordo sullo Spazio economico europeo, in relazione ai loro familiari residenti all’estero.
Anche le misure di welfare previste dall’articolo 51 del Tuir e dalle altre disposizioni devono intendersi riferite solamente ai familiari indicati all’articolo 12, nella formulazione risultante dalle modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2025.
L’esclusione dal reddito di lavoro dipendente delle misure di welfare riconosciute dal datore di lavoro in favore dei figli del dipendente, e la possibilità di fruire delle detrazioni e delle deduzioni spettanti per gli oneri e le spese sostenuti nell’interesse dei figli fiscalmente a carico, continuano ad applicarsi anche ai figli di età pari o superiore ai 30 anni, senza disabilità accertata, fermo restando, ove richiesto, il rispetto del requisito reddituale di cui all’articolo 12, comma 2, del Tuir.
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