:

Chi può andare in pensione con opzione donna nel 2026?

Pericle Mazza
Pericle Mazza
2025-08-13 22:14:26
Numero di risposte : 14
0
Attualmente vi accedono solo donne caregiver, con invalidità civile superiore al 74%, licenziate, con almeno 35 anni di contributi e un’età minima compresa tra 59 e 61 anni. Tutto lascia pensare a una soppressione definitiva della misura nel 2026. Nel 2026 potrebbe segnare la fine di alcune misure chiave, come Quota 103 e Opzione Donna, e l’avvio di formule più restrittive per l’uscita dal mondo del lavoro.
Naomi Bellini
Naomi Bellini
2025-08-01 15:20:38
Numero di risposte : 14
0
Le lavoratrici che possono andare in pensione con opzione donna nel 2026 non sono specificate nell'articolo poiché le informazioni fornite si riferiscono alle normative fino al 2022 e ai cambiamenti introdotti per il 2023. Nel 2023, le lavoratrici che possono accedere all'opzione donna sono quelle che assistono un coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, oppure quelle con una riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74%, o ancora quelle licenziate o dipendenti da imprese in crisi. I requisiti anagrafici e contributivi per queste lavoratrici variano a seconda delle loro condizioni, ad esempio, le lavoratrici caregiver e invalide almeno al 74% possono accedere al trattamento pensionistico con un’età anagrafica di almeno 60 anni se senza figli, 59 anni se con 1 figlio, 58 anni se con almeno 2 figli. Le lavoratrici licenziate o dipendenti da aziende in crisi, invece, devono aver perfezionato 35 anni di contribuzione e 58 anni di età, indipendentemente dal numero dei figli. Non è specificato se tali requisiti e condizioni saranno modificati o prorogati per il 2026.
Ninfa Marino
Ninfa Marino
2025-07-25 09:20:17
Numero di risposte : 9
0
Chi può andare in pensione con Opzione Donna nel 2026 sono le donne con 61 anni di età e 35 di contributi, riservata ad alcune categorie, con assegno calcolato con sistema contributivo. La legge di bilancio ha previsto che l'importo-soglia che consente di accedere alla pensione anticipata è più basso per le donne con figli. L'accesso è quindi più facile per le donne con un figlio e per le donne con due o più figli. La norma della riforma Dini del 1995 prevede per le donne con figli l'applicazione di un coefficiente di calcolo del montante contributivo aumentato di un anno per le donne con uno e due figli, di due anni per le donne con tre o più figli. I coefficienti corrispondenti a maggiore età sono più favorevoli, dunque in presenza di figli viene calcolato un assegno pensionistico più alto.
Rosa Rizzi
Rosa Rizzi
2025-07-20 02:20:43
Numero di risposte : 15
0
Si potrà accedere alla pensione in qualsiasi momento, anche successivo al 31 dicembre 2024, purché la “finestra mobile” risulti aperta. Ad esempio, una lavoratrice autonoma perfeziona età e contributi a novembre 2024. La “finestra mobile” di 18 mesi si applicherà da tale data e risulterà aperta dal 1° giugno 2026. Da tale data, la lavoratrice potrà decidere di accedere alla pensione in qualsiasi momento. Non è previsto un termine per la presentazione della domanda di pensione “Opzione Donna”, purché i requisiti risultino soddisfatti entro il 31.12.2024. A chi è rivolto la pensione “Opzione Donna” dal 1° gennaio 2025. Per accedere alla pensione “Opzione Donna”, per le donne che perfezionano i requisiti entro il 31 dicembre 2024, sono richiesti almeno 61 anni di età e almeno 35 anni di contributi versati. Per poter richiedere la pensione “Opzione Donna” è richiesto, inoltre, di essere in una delle tre condizioni: assistere un coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap, avere una riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74 per cento, essere lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale.
Eleonora Bianco
Eleonora Bianco
2025-07-11 00:11:03
Numero di risposte : 8
0
È un trattamento pensionistico anticipato, calcolato secondo il sistema contributivo, erogato a domanda alle lavoratrici che hanno maturato i requisiti anagrafici e contributivi richiesti entro il 31 dicembre 2021. Si rivolge alle lavoratrici: dipendenti; autonome. È possibile accedere alla pensione anticipata in presenza di specifici requisiti: un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni; un’età anagrafica pari o superiore a: 58 anni, per le lavoratrici dipendenti; 59 anni, per le lavoratrici autonome; cessazione del rapporto di lavoro dipendente (requisito non richiesto alle lavoratrici autonome). Per soddisfare il requisito contributivo, si considerano i contributi versati o accreditati in favore dell’assicurata, a condizione che siano stati raggiunti i 35 anni di contributi, esclusi i periodi di malattia, disoccupazione e/o prestazioni simili, se richiesto dalla gestione che eroga la pensione. La decorrenza di “Opzione donna” non può essere anteriore al 2 gennaio 2022. Dalla data di maturazione dei requisiti, è possibile presentare domanda: dopo 12 mesi, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti; dopo 18 mesi, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle Gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.