Quali sono i nuovi limiti alle detrazioni fiscali per il 2025?

Fatima Gentile
2025-07-15 07:51:13
Numero di risposte
: 8
Le detrazioni fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio, Ecobonus e Sismabonus sono prorogate fino al 2027, con aliquote maggiorate per i proprietari nel caso in cui l’immobile sia adibito ad abitazione principale. Per la “prima casa” lo sconto fiscale sale al 50% per le spese sostenute quest’anno e al 36% per quelle affrontate negli anni 2026 e 2027. La detrazione resta quella più elevata anche se l’immobile è adibito a dimora abituale di un familiare del contribuente. Per usufruire dell’agevolazione maggiorata, che spetta anche per gli interventi realizzati sulle pertinenze, come garage e cantine, è necessario che l’immobile venga adibito a prima casa alla fine dei lavori. La circolare fornisce alcuni chiarimenti sulla detrazione del 65% delle spese sostenute nel 2025 prevista a favore dei condomìni, delle persone fisiche che realizzano interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari. I contribuenti che hanno sostenuto spese nel 2023 per interventi agevolati potranno scegliere di ripartire la detrazione in 10 quote annuali di pari importo e precisa che la scelta potrà essere effettuata presentando una dichiarazione integrativa entro il 31 ottobre 2025. Confermato inoltre per il 2025 il bonus mobili con un limite di spesa di 5mila euro.

Maika Santoro
2025-07-15 03:48:06
Numero di risposte
: 14
Il nuovo articolo 16-ter TUIR stabilisce, a decorrere dal 1° gennaio 2025, per i soggetti con reddito complessivo superiore a 75k euro, alcuni limiti per la fruizione delle detrazioni dall’imposta sui redditi, mediante un meccanismo di calcolo fondato su due parametri: il reddito complessivo del contribuente; il numero di figli fiscalmente a carico.
La disposizione prevede una riduzione progressiva, all’aumentare del reddito, dell’ammontare massimo degli oneri e delle spese detraibili, accompagnata da una maggiore tutela per le famiglie numerose o con figli con disabilità accertata, ai sensi dell’articolo 3 della legge n. 104/1992.
Il reddito deve essere quantificato al netto di quello dell’abitazione principale e delle relative pertinenze.
Ai fini del calcolo del massimale, si aggiunge ulteriormente, vengono escluse: le spese sanitarie, le somme investite nelle start-up e nelle piccole e medie imprese innovative, gli oneri sostenuti, per contratti siglati fino al 31 dicembre 2024, per mutui, per premi di assicurazione sulla vita o infortuni e per il rischio di eventi calamitosi, le rate delle spese detraibili ai sensi dell’articolo 16-bis del TUIR o di ulteriori disposizioni normative, sostenute fino al 31 dicembre 2024, gli oneri che danno diritto a detrazioni forfetarie.
Le spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado risultano detraibili dall’imposta lorda nella misura del 19% per un importo annuo non superiore a 1.000 euro per alunno o studente.
Fino all’anno 2024 il limite di spesa su cui applicare la detrazione era pari a 800 euro.
La circolare in disamina precisa è stato novellato solo il limite massimo di spesa ammissibile alla detrazione, pertanto restano fermi, per quanto compatibili, i chiarimenti resi dalla medesima Agenzia nella circolare 19 giugno 2023, n. 14/E.
Si eleva, inoltre, da 1.000 a 1.100 euro l’ammontare della detrazione forfetaria prevista per le spese sostenute dai non vedenti per il mantenimento dei cani guida.

Michela Monti
2025-07-15 03:22:25
Numero di risposte
: 8
A decorrere dall’anno d’imposta in corso, i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75mila euro vedranno ridursi l’ammontare massimo delle spese detraibili.
Il meccanismo prevede un calcolo articolato.
Il contribuente dovrà determinare un importo base in relazione al proprio reddito, a cui verrà applicato un coefficiente variabile a seconda del numero di figli fiscalmente a carico.
Si considerano anche i figli conviventi del coniuge deceduto e i figli per i quali si percepisce l’assegno unico e universale.
L’importo risultante rappresenterà il limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione.
La nuova normativa prevede importanti esclusioni dal computo del massimale, come ad esempio le spese sanitarie, gli investimenti in start-up e PMI innovative, così come le spese con detrazione forfetaria.
Inoltre, per le detrazioni ripartite in più annualità, la nuova disciplina considera solo le rate relative all’anno in corso.
Sono infine escluse dal tetto massimo le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 in dipendenza di mutui o prestiti, nonché i premi assicurativi derivanti da contratti stipulati fino a tale data.
Particolare attenzione merita il coordinamento tra il nuovo articolo 16-ter e l’articolo 15, commi 3-bis, 3-ter e 3-quater del Tuir, per i contribuenti con redditi superiori a 120mila euro.
In questi casi, alla determinazione dell’importo detraibile secondo i nuovi criteri, si aggiunge la riduzione proporzionale prevista dalle disposizioni precedenti.
Ne consegue un doppio livello di riduzione che incide significativamente sulla platea ad alto reddito.
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