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Quali sono le novità per l'IRES nel 2025?

Loris Benedetti
Loris Benedetti
2025-07-15 11:18:23
Numero di risposte : 8
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La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti novità per le imprese, tra cui una riduzione dell’aliquota Ires al 20% per chi investe in beni strumentali tecnologicamente avanzati. La misura, valida solo per il periodo di imposta 2025, prevede una serie di condizioni da rispettare per beneficiare della nuova aliquota agevolata. I soggetti beneficiari di tale agevolazione sono le società e gli enti assoggettati ad Ires. I specifici requisiti che dovranno essere rispettati cumulativamente sono: accantonamento degli utili: deve essere accantonato ad apposita riserva, almeno l'80% degli utili realizzati nell'esercizio in corso al 31 dicembre 2024; destinazione degli utili a investimenti in beni strumentali: almeno il 30% degli utili accantonati, e comunque non inferiore al 24% degli utili dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2023 (di ammontare non inferiore in ogni caso a 20.000 Euro), deve essere destinato all’acquisto di beni strumentali tecnologici, come previsto dalle normative sulle Transizioni 4.0 e 5.0. La riduzione dell'aliquota IRES al 20% può incentivare gli investimenti in beni strumentali avanzati e stimolare lo sviluppo di tecnologie all'avanguardia, contribuendo al rafforzamento competitivo delle imprese nel panorama internazionale.
Damiano Fiore
Damiano Fiore
2025-07-15 09:19:28
Numero di risposte : 3
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La nuova legge di Bilancio 2025 debutta con tante novità, tra cui spicca l’aliquota Ires ridotta al 20% al rispetto tuttavia di precise condizioni. La riduzione dell’aliquota Ires dal 24% al 20% spetta soltanto per il periodo d’imposta 2025 e si applica al rispetto di precise condizioni. Occorre, in primo luogo, che gli utili relativi all’esercizio in corso al 31.12.2024 siano accantonati in apposita riserva in misura pari almeno all’80%. Inoltre, è necessario destinare almeno il 30% degli utili accantonati a un investimento in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio nazionale, indicati negli allegati A e B di cui alla L. 232/2016 e all’art. 38 D.L. 19/2024. È altresì necessario che il numero di unità lavorative annue relative al periodo d’imposta 2025 sia almeno pari o superiore rispetto alla media del triennio precedente. Dovranno essere effettuate ulteriori assunzioni di lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato in misura pari almeno all’1% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato mediamente occupati nel periodo d’imposta 2024. L’agevolazione sarà oggetto di recupero nel caso in cui l’utile accantonato dovesse essere distribuito entro il secondo esercizio successivo a quello in corso al 31.12.2024. L’agevolazione riguarda il periodo d’imposta 2025 e comparirà pertanto nel modello Redditi 2026. Si tratta in buona sostanza di investimenti in beni rientranti nelle categorie 4.0 o 5.0, ammessi anche tramite contratti di locazione finanziaria e soprattutto effettuati nel periodo intercorrente tra il 1.01.2025 e il 30.10.2026.
Egidio Serra
Egidio Serra
2025-07-15 07:55:38
Numero di risposte : 11
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La Legge di Bilancio 2025 introduce, nei commi da 436 a 444 dell’art. 1, un’agevolazione fiscale temporanea per le imprese, prevedendo un’aliquota ridotta dell’imposta sul reddito delle società (Ires) pari al 20% per il periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2024. Questa misura, applicabile esclusivamente per il 2025, si configura come una soluzione transitoria in attesa dell’implementazione di una riforma strutturale prevista dalla legge delega per la riforma fiscale (Legge n. 111/2023). L’obiettivo di questa agevolazione è quello di incentivare la destinazione degli utili aziendali verso investimenti qualificati, nuove assunzioni e schemi di partecipazione dei dipendenti agli utili. L’agevolazione prevede una riduzione dell’aliquota Ires al 20%, ma solo per le imprese che soddisfano precise condizioni. Si tratta di una scelta binaria: le imprese dovranno decidere se applicare l'aliquota ridotta del 20% oppure mantenere l'aliquota ordinaria del 24%, senza possibilità di applicazione parziale. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ribadito tale orientamento nell’atto di indirizzo per il triennio 2025-2027. Le imprese devono accantonare almeno l’80% degli utili dell’esercizio 2024 in una riserva dedicata, specificatamente destinata all’applicazione della Mini Ires. Almeno il 30% degli utili accantonati (e comunque non meno del 24% degli utili del 2023) deve essere destinato a investimenti produttivi, con un importo minimo di 20.000 euro. Le imprese devono mantenere il numero di unità lavorative annue (Ula) almeno pari alla media del triennio 2022-2024 e incrementare l’occupazione con nuove assunzioni a tempo indeterminato pari ad almeno l’1% del numero medio di dipendenti nel 2024. Le aziende che nel 2024 o nel 2025 abbiano fatto ricorso alla cassa integrazione (salvo casi eccezionali) sono escluse dal beneficio.