:

Come funziona l'IRES premiale?

Anastasio Fontana
Anastasio Fontana
2025-07-15 10:37:57
Numero di risposte : 6
0
L'IRES premiale è una riduzione dell’IRES del 4% che passa dal 24% al 20% per il 2025. Si tratta in sostanza di una riduzione dell’IRES del 4% per le aziende che rispettino i requisiti previsti dalla normativa. La riduzione dell’aliquota non si applica alle società e agli enti in liquidazione ordinaria, assoggettati a procedure concorsuali di nature liquidatoria, nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024 o che determinano il proprio reddito imponibile, anche parzialmente, sulla base di regimi forfetari. Gli investimenti devono essere realizzati a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge ed entro la scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024. Gli investimenti non devono, in ogni caso, essere inferiori a 20.000 euro. Nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024 il numero di unità lavorative per anno non sia diminuito rispetto alla media del triennio precedente. Siano effettuate nuove assunzioni di lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato che costituiscano incremento occupazionale in misura pari almeno all’1% del numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupati nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2024 e, comunque, in misura non inferiore a un lavoratore dipendente con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Le imprese beneficiarie decadono dall’agevolazione, con conseguente recupero della stessa, nel caso in cui la quota di utile accantonata sia distribuita entro il secondo esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024. Le imprese beneficiarie decadono dall’agevolazione, con conseguente recupero della stessa, nel caso in cui i beni oggetto di investimento siano dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ovvero destinati stabilmente a strutture produttive localizzate all’estero, anche se appartenenti allo stesso soggetto, entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale è stato realizzato l’investimento.
Pericle Coppola
Pericle Coppola
2025-07-15 09:41:27
Numero di risposte : 5
0
L’IRES premiale si configura come una preziosa opportunità per le aziende che intendono rafforzare la propria struttura patrimoniale e promuovere la crescita sostenibile del proprio business. Questa misura consente infatti una riduzione dell’aliquota d’imposta sui redditi delle società dal 24% al 20%: l’obiettivo è quello di incentivare le imprese che soddisfano specifici requisiti a reinvestire i propri utili in beni strumentali innovativi e nell’occupazione. I requisiti e gli obblighi dei soggetti potenzialmente beneficiari dell’Ires premiale sono i seguenti: Rinuncia alla cassa integrazione. Le imprese non possono ricorrere alla cassa integrazione per gli anni 2024 e 2025, salvo casi eccezionali stabiliti dal D.lgs.14 settembre 2015, n.148. Mantenimento del livello di occupazione. La media degli occupati negli anni dal 2022 al 2025 non deve subire variazioni. Incremento dell’occupazione. È necessario prevedere un aumento dell’occupazione di almeno l’1% con contratti a tempo indeterminato rispetto al 2024 e comunque in misura non inferiore ad una unità assunta con contratto a tempo indeterminato. Reinvestimento degli utili. L’80% degli utili deve essere accantonato a riserva in azienda. Una parte di tale quota deve inoltre essere reinvestita in beni strumentali innovativi di Transizione 4.0 o 5.0. Per quest’ultimo punto, restano valide le regole relative per cui i beni acquistati, per un importo non inferiore ai 20.000 euro, non possono essere ceduti per i 5 anni successivi all’investimento. Il punto centrale della nuova agevolazione sta dunque nella sua capacità di stimolare il sistema produttivo italiano, incoraggiando le imprese a intraprendere percorsi di sviluppo tecnologico e di rafforzamento patrimoniale. Inserita in una corretta pianificazione fiscale, la riduzione dell’aliquota IRES premiale dal 24% al 20% rappresenta pertanto una misura diretta ed efficace, mirata a creare un ambiente più favorevole agli investimenti. Occorre infine sottolineare come il taglio del 4% previsto con l’Ires premiale, inserito in un piano più generale – che non può prescindere dal mantenimento dell’equilibrio di bilancio pubblico – potrebbe non fermarsi al solo 2025 ma trasformarsi in uno strumento stabile e duraturo, contribuendo così a tracciare la rotta per un futuro fiscale più sostenibile per le imprese e competitivo per il Sistema paese.
Corrado D'angelo
Corrado D'angelo
2025-07-15 08:05:22
Numero di risposte : 10
0
L’IRES premiale è destinata a società di capitali, come Srl, Spa e cooperative, nonché enti commerciali residenti in Italia e società estere con redditi d’impresa prodotti nel territorio italiano. Sono escluse dal beneficio le società in liquidazione, le società in procedura concorsuale liquidatoria e le aziende che determinano il reddito con regimi forfettari. Questa agevolazione consente di ridurre l’aliquota fiscale al 20% sull’intero reddito imponibile del 2025, a condizione che vengano rispettati cinque requisiti chiave. I cinque requisiti per accedere all’IRES premiale includono l’accantonamento dell’utile 2024 a riserva, investimenti minimi in beni strumentali, mantenimento del numero di dipendenti, nuove assunzioni e assenza di cassa integrazione. Ad esempio, almeno l’80% dell’utile netto del 2024 deve essere accantonato in una riserva apposita, senza possibilità di distribuirlo ai soci. Gli investimenti devono essere effettuati tra il 1° gennaio 2025 e il 31 ottobre 2026 e devono rispettare requisiti specifici, come un investimento minimo di 20.000 euro. Il numero medio di dipendenti a tempo indeterminato nel 2025 non deve essere inferiore alla media del triennio 2022-2024, e devono essere effettuate nuove assunzioni a tempo indeterminato che generino un incremento occupazionale pari ad almeno l’1% rispetto al numero medio di dipendenti a tempo indeterminato del 2024. La società non deve aver fatto ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni nel biennio 2024-2025, salvo eventi transitori non imputabili all’azienda.