Come funzionano le nuove detrazioni 2025?

Gerardo Moretti
2025-07-16 06:24:32
Numero di risposte
: 11
Le detrazioni fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio, Ecobonus e Sismabonus sono prorogate fino al 2027, con aliquote maggiorate per i proprietari nel caso in cui l’immobile sia adibito ad abitazione principale.
Per la “prima casa” lo sconto fiscale sale al 50% per le spese sostenute quest’anno e al 36% per quelle affrontate negli anni 2026 e 2027.
La detrazione resta quella più elevata anche se l’immobile è adibito a dimora abituale di un familiare del contribuente.
Per usufruire dell’agevolazione maggiorata, che spetta anche per gli interventi realizzati sulle pertinenze, come garage e cantine, è necessario che l’immobile venga adibito a prima casa alla fine dei lavori.
I contribuenti che hanno sostenuto spese nel 2023 per interventi agevolati potranno scegliere di ripartire la detrazione in 10 quote annuali di pari importo e precisano che la scelta potrà essere effettuata presentando una dichiarazione integrativa entro il 31 ottobre 2025.
In caso di maggior debito d’imposta, il versamento potrà essere effettuato senza sanzioni né interessi entro il termine per il versamento del saldo delle imposte relative al 2024.
La circolare fornisce alcuni chiarimenti sulla detrazione del 65% delle spese sostenute nel 2025 prevista a favore dei condomìni, delle persone fisiche che realizzano interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari, delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle Organizzazioni di volontariato e delle Associazioni di promozione sociale.
Lo sconto fiscale è infatti riconosciuto a patto che, entro il 15 ottobre 2024, risulti presentata la Cila, sia adottata la delibera assembleare per gli interventi effettuati dai condomini, sia presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.

Alberto Sartori
2025-07-16 06:21:38
Numero di risposte
: 7
La circolare n. 6/E del 29 maggio 2025 fornisce le istruzioni operative agli Uffici, al fine di garantirne l’uniformità di azione, sulle novità fiscali contenute nella legge 30 dicembre 2024, n. 207, in materia di limiti alla fruizione delle detrazioni d’imposta.
Con l’obiettivo di completare l’attuazione della delega fiscale, che per la revisione del sistema di imposizione sui redditi delle persone fisiche prevede un riordino delle detrazioni, il comma 10 introduce, dopo l’articolo 16-bis del TUIR, l’articolo 16-ter, rubricato “Riordino delle detrazioni”.
Tale disposizione stabilisce, a decorrere dal 1° gennaio 2025, per i soggetti con reddito complessivo superiore a 75k euro, alcuni limiti per la fruizione delle detrazioni dall’imposta sui redditi, mediante un meccanismo di calcolo fondato su due parametri: il reddito complessivo del contribuente, il numero di figli fiscalmente a carico.
La disposizione prevede una riduzione progressiva, all’aumentare del reddito, dell’ammontare massimo degli oneri e delle spese detraibili, accompagnata da una maggiore tutela per le famiglie numerose o con figli con disabilità accertata.
Il nuovo articolo 16-ter del T.U. delle imposte sui redditi stabilisce che per i contribuenti con reddito globale di supera i 75k euro l’ammontare massimo delle spese ammesse in detrazione diminuisce progressivamente, così innestando un sistema di maggiore tutela in favore di famiglie numerose ovvero con figli portatori di disabilità.
Le spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado risultano detraibili dall’imposta lorda nella misura del 19% per un importo annuo non superiore a 1.000 euro per alunno o studente.
La circolare in disamina precisa è stato novellato solo il limite massimo di spesa ammissibile alla detrazione, pertanto restano fermi, per quanto compatibili, i chiarimenti resi dalla medesima Agenzia nella circolare 19 giugno 2023, n. 14/E.
Si eleva, inoltre, da 1.000 a 1.100 euro l’ammontare della detrazione forfetaria prevista per le spese sostenute dai non vedenti per il mantenimento dei cani guida.
Ai fini del calcolo del massimale, si aggiunge ulteriormente, vengono escluse: le spese sanitarie, le somme investite nelle start-up e nelle piccole e medie imprese innovative, gli oneri sostenuti, per contratti siglati fino al 31 dicembre 2024, per mutui, per premi di assicurazione sulla vita o infortuni e per il rischio di eventi calamitosi.

Mietta Rizzi
2025-07-16 04:48:59
Numero di risposte
: 8
Per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75mila euro l’ammontare massimo delle spese ammesse in detrazione si riduce progressivamente, con un sistema di maggiore tutela per le famiglie numerose o con figli con disabilità.
Superato il tetto di spese detraibili fissato dalla legge di Bilancio 2025, il contribuente potrà scegliere quali, tra le varie spese sostenute, conteggiare ai fini della detrazione irpef.
Per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro la fruizione delle detrazioni dipende da un meccanismo di calcolo fondato su due parametri: reddito complessivo del contribuente, numero di figli fiscalmente a carico.
Si prevede cioè una riduzione progressiva, all’aumentare del reddito, dell’ammontare massimo degli oneri e delle spese ammessi in detrazione, accompagnata da una maggiore tutela per le famiglie numerose o con figli con disabilità accertata.
Le soglie di reddito sono due: a 75.000 euro scatta il tetto di 14.000 euro, e oltre 100.000 il plafond scende a 8.000 euro.
L'intero massimale è riservato solo a chi ha tre figli a carico o più, o almeno un figlio disabile.
I contribuenti senza figli a carico subiscono una riduzione del 50% del tetto, la somma totale detraibile sale al 70% del tetto con un figlio a carico, sale all’85% con due figli a carico.
Qualora il totale delle spese sostenute superi il massimale applicabile, spetterà al contribuente scegliere quali eliminare dal calcolo.
Il chiarimento è determinante visto che le spese rientranti nel plafond, a parità di esborso, possono generare detrazioni differenti.

Yago Piras
2025-07-16 04:21:09
Numero di risposte
: 10
Il quadro E del modello 730/2025, destinato alle spese e agli oneri deducibili e detraibili, contiene alcune novità. Infatti, debutta nella dichiarazione dei redditi una nuova stretta sulle detrazioni, per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro. La fruizione delle detrazioni previste per gli oneri e spese di cui all’art. 15 del TUIR e da altre disposizioni normative, salvo alcune eccezioni, è subordinata al pagamento della spesa con strumenti tracciabili. Le detrazioni per spese ai fini IRPEF spettano nell’intero importo qualora il reddito complessivo non ecceda 120.000 euro. Per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro l’ammontare della detrazione dall’imposta lorda spettante è diminuito di un importo pari a 260 euro relativamente ai seguenti oneri e spese. A livello operativo, dunque, la riduzione pari a 260 euro deve essere operata sull'importo della detrazione come determinato applicando le regole già in vigore in precedenza. La detrazione compete nell’intero importo, a prescindere dall’ammontare del reddito complessivo, per gli interessi passivi su mutui nonché per le spese sanitarie.
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