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Quali sono gli scaglioni IRPEF per gli autonomi nel 2025?

Davide Rossi
Davide Rossi
2025-07-16 07:18:58
Numero di risposte : 11
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Il cuore della riforma IRPEF 2025 è la riduzione degli scaglioni da quattro a tre, con nuove aliquote fiscali applicabili al reddito complessivo: 23% per redditi fino a 28.000 euro 35% per redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro 43% per redditi oltre i 50.000 euro. Questo accorpamento semplifica il calcolo dell’imposta e ridistribuisce il carico fiscale. In particolare: I redditi medio-bassi ne traggono beneficio grazie all'aliquota più bassa estesa fino a 28.000 euro. I redditi intermedi godono di una maggiore stabilità. Nessun vantaggio per chi supera i 50.000 euro, dove l’aliquota massima resta invariata.
Marianna Greco
Marianna Greco
2025-07-16 05:19:01
Numero di risposte : 7
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Gli scaglioni IRPEF stabiliscono la percentuale di imposte da pagare sul reddito dichiarato dalle persone fisiche, amministratori di società e soci di società di persone. La Legge di Bilancio 2025 conferma la riduzione delle aliquote IREF che rimangono tre anche per il 2025. Gli scaglioni IRPEF servono per calcolare l’imposta totale da pagare, applicando aliquote diverse in base ai differenti livelli di reddito. L’IRPEF negli ultimi anni ha subìto una serie di cambiamenti al fine di favorire i redditi più bassi e semplificare il calcolo della tassazione. La Legge di Bilancio 2025 conferma la riduzione degli scaglioni di reddito da quattro a tre, stabilendo le seguenti aliquote: 23% per redditi fino a 28.000 euro. 35% per redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro. 43% per redditi superiori a 50.000 euro. Le SAS e le SNC beneficiano della revisione IRPEF, mentre le SRL non beneficiano dei nuovi scaglioni.
Fulvio Sanna
Fulvio Sanna
2025-07-16 03:38:58
Numero di risposte : 9
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L’Irpef si applica sul reddito complessivo del soggetto. L’imposta lorda si calcola applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, le aliquote per scaglioni. L’Irpef dovuta dal contribuente è determinata sottraendo dall’imposta lorda le detrazioni previste dalla normativa: ad esempio, le detrazioni previste per tipologia di reddito prodotto (lavoro dipendente, pensione, autonomo). Per i soggetti residenti, il reddito complessivo è formato da tutti i redditi ovunque prodotti. Alcune spese possono ridurre il reddito complessivo, come per esempio i contributi previdenziali e assistenziali o le erogazioni liberali in favore degli enti no profit. Le detrazioni sono riconosciute generalmente fino all’ammontare dell’imposta dovuta. Non possono essere rimborsati importi superiori. Come per i soggetti residenti, l’imposta lorda si calcola applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, le aliquote per scaglioni. Dall’imposta lorda i soggetti non residenti possono sottrarre alcune detrazioni, come le detrazioni per lavoro dipendente, quelle per spese relative a ristrutturazioni edilizie o per alcuni tipi di donazioni. Hanno diritto a tutte le deduzioni e detrazioni i soggetti c.d. “Schumacker”, cioè i soggetti non residenti in Italia che si trovano nelle seguenti condizioni: il reddito prodotto in Italia è pari almeno al 75% del reddito complessivamente prodotto non fruiscono di agevolazioni fiscali analoghe nello Stato di residenza. Per maggiori informazioni riguardo l’applicazione dell’Irpef ai soggetti “Schumacker” si può consultare il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 21 settembre del 2015.