Cosa prevede il nuovo decreto flussi?

Massimo Giuliani
2025-07-19 01:14:38
Numero di risposte
: 3
L’art. 9, comma 2 del D.P.C.M. 27 settembre 2023 prevede, infatti, che, trascorsi novanta giorni dalla data di decorrenza dei click day, qualora il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali rilevi quote significative non utilizzate tra quelle previste dal Decreto, può effettuarne una diversa suddivisione sulla base delle effettive necessità riscontrate nel mercato del lavoro, fermo restando il limite massimo complessivo indicato all'art. 5 del D.P.C.M. medesimo.
Con la Nota direttoriale del 19 maggio 2025, la Direzione Generale per le Politiche migratorie e per l’inserimento sociale e lavorativo dei migranti ha attribuito ulteriori 22.968 quote agli ingressi per motivi di lavoro subordinato stagionale e lavoro subordinato non stagionale.

Gabriella Silvestri
2025-07-19 01:03:58
Numero di risposte
: 14
Per l’anno 2025 sono previsti n. 70.720 ingressi per lavoro subordinato non stagionale, n. 730 ingressi per lavoro autonomo e n. 110.000 ingressi per lavoro subordinato stagionale.
A partire dalle ore 9:00 del 1° novembre 2024 e fino al 30 novembre 2024 sarà disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda all’indirizzo https://portaleservizi.dlci.interno.it/.
La precompilazione sarà possibile: dal 1° al 30 novembre 2024, per i click day rispettivamente del 5, 7 e 12 febbraio 2025.
dal 1° al 31 luglio 2025, limitatamente alle domande relative al click day del 1° ottobre 2025, dedicato al lavoro stagionale nel settore turistico-alberghiero, come previsto dall’art. 2, comma 6, lett. b), del decreto legge n.145/2024.
Le istanze potranno essere trasmesse, in via definitiva (click day), esclusivamente con le consuete modalità telematiche, a decorrere da: per gli ingressi di lavoratori subordinati non stagionali di cui all’art 6, comma 3, lett.a) del D.P.C.M. dalle ore 9,00 del giorno 5 febbraio 2025;
per gli ingressi di lavoratori subordinati non stagionali (anche del settore dell’assistenza familiare e socio assistenziale) di cui agli artt. 6, commi 3, lett. b) e 4, lett. b) e c), del D.P.C.M. dalle ore 9,00 del giorno del giorno 7 febbraio 2025;
per il settore agricolo dalle ore 9,00 del giorno 12 febbraio 2025;
per il settore turistico-alberghiero dalle ore 9,00 del giorno 12 febbraio 2025, in misura pari al 70% delle quote complessive stagionali e, per il restante 30% delle quote complessive stagionali dalle ore 9,00 del giorno 1° ottobre 2025.
A decorrere dal 7 febbraio 2025 ore 9.00, in via sperimentale e solo per l’anno 2025, al di fuori delle quote sarà possibile inoltrare domande per lavoro subordinato, entro un numero massimo di 10.000 istanze, relative a lavoratori da impiegare nel settore dell’assistenza familiare o sociosanitaria a favore di persone con disabilità o a favore di grandi anziani.
L’inoltro telematico delle istanze sul sito https://portaleservizi.dlci.interno.it/ è necessario il possesso di un’identità SPID o della CIE.

Ciro Morelli
2025-07-18 23:22:28
Numero di risposte
: 7
Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo “decreto flussi” del governo, cioè quella misura con cui annualmente il governo in carica decide quanti lavoratori stranieri far arrivare in Italia con regolare permesso di soggiorno, per categoria. Il decreto prevede poco meno di 500mila nuove persone in 3 anni, per ricoprire posizioni di lavoratori stagionali e non stagionali, colf e badanti. Sono numeri in linea con quelli del precedente triennio.
Il decreto flussi sia spesso definito dall’attuale governo come il modo migliore per far arrivare regolarmente nuovi lavoratori stranieri in Italia, consentendo anche una programmazione per scegliere a quali mestieri dare priorità sulla base delle esigenze delle aziende.
È noto che molto spesso, attraverso il decreto, vengano regolarizzati lavoratori stranieri già presenti in Italia e che finora avevano lavorato da irregolari.
Nel comunicato del Consiglio dei ministri si parla poi di un «ridimensionamento» dei cosiddetti click day.
L’intenzione è incentivare in modo graduale gli ingressi “fuori quota”, focalizzandosi sui lavoratori più cercati dai datori di lavoro italiani.
Però comunque il sistema non verrà del tutto superato.
Affinché entri in vigore il decreto deve essere inviato al parlamento per i pareri delle commissioni competenti, poi alla Conferenza Stato Regioni, per poi tornare in Consiglio dei ministri per l’approvazione definitiva.
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