:

Come viene tutelato il patrimonio culturale?

Evita Bellini
Evita Bellini
2025-07-14 16:39:04
Numero di risposte : 10
0
La tutela del patrimonio culturale è un valore riconosciuto dalla Costituzione italiana, che all’art. 9 recita: “La repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali". In attuazione dell'art. 9 della Costituzione, inoltre, il Codice specifica che la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e a promuoverne lo sviluppo della cultura, garantendo la conservazione del patrimonio culturale e favorendo la pubblica fruizione dello stesso. La tutela si sostanzia nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette, a seguito di adeguata attività conoscitiva, all’individuazione dei beni che costituiscono il patrimonio culturale e alla loro protezione e conservazione, al fine di assicurarne la pubblica fruizione. Le funzioni legislative in materia sono attribuite allo Stato per tramite del Ministero della Cultura, che può esercitarle direttamente ovvero conferirle, tramite forme di intesa e coordinamento, alle Regioni. La Soprintendenza assolve al suo compito istituzionale di tutela mediante una serie di iniziative e di procedimenti tecnico-amministrativi previsti dal Codice, anche in coordinamento con i sovraordinati Uffici ministeriali. I Funzionari della Soprintendenza hanno responsabilità di tutela sul patrimonio culturale ricadente nell’area territoriale di competenza ed espletano le loro attività nell'ambito dei compiti individuati per le rispettive Aree Funzionali di appartenenza. Nell'esercizio delle proprie funzioni di tutela, la Soprintendenza è coadiuvata dall'attività svolta sul territorio dagli Ispettori onorari.
Valentina Grasso
Valentina Grasso
2025-07-01 02:54:53
Numero di risposte : 8
0
La tutela consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette, sulla base di un’adeguata attività conoscitiva, ad individuare i beni costituenti il patrimonio culturale ed a garantirne la protezione e la conservazione per fini di pubblica fruizione. L’attività istituzionale di tutela si esplica in fasi distinte e tutte strettamente collegate che sono: Il riconoscimento del bene culturale, che presenta un oggettivo interesse culturale per la collettività. La protezione, ossia quelle misure che stabiliscono, tra l’altro, le tipologie di interventi vietati o soggetti ad autorizzazione. La conservazione del bene culturale, è assicurata mediante una coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro, volta a preservare l’autenticità dei beni culturali e a garantirne la trasmissione al futuro, facilitandone la lettura senza cancellarne le tracce di passaggio nel tempo. La Soprintendenza assolve alle sue funzioni di tutelare il patrimonio culturale che ricadono nel territorio di propria competenza, che comprende sia beni culturali che paesaggio, anche in coordinamento con i sovraordinati Uffici ministeriali, mediante una serie di iniziative e di procedimenti tecnico-amministrativi volti a conformare e regolare diritti e comportamenti inerenti al patrimonio culturale. Per quanto riguarda i beni culturali mobili e immobili, alcuni tra i più importanti procedimenti amministrativi avviati dalla Soprintendenza, previsti dal Codice, sono: – procedimenti di verifica di interesse culturale e di dichiarazione di interesse culturale; – procedimenti di individuazione delle “aree di rispetto” dei beni culturali: tutela indiretta; – autorizzazioni relative a lavori,interventi e spostamento dei beni culturali, anche in un’ottica di controllo degli interventi di natura pubblica e privata.