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Quali sono le professioni non regolamentate in Italia?

Giuliano Piras
Giuliano Piras
2025-08-03 11:21:05
Numero di risposte : 18
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Le professioni non regolamentate in Italia comprendono tutte quelle attività lavorative per le quali non è richiesto il possesso di specifici titoli di studio, qualifiche professionali, o l’iscrizione in albi professionali per essere esercitate. Esempi di professioni non regolamentate includono molte occupazioni nel settore dell’informatica, del marketing, della comunicazione, del design, nonché artigiani, commercianti e molti altri. Le professioni non regolamentate si distinguono per alcune caratteristiche principali: Accesso libero, mancanza di albi professionali, regolamentazione interna, flessibilità e innovazione. Le professioni non regolamentate sono spesso caratterizzate da una maggiore flessibilità e capacità di innovazione, in quanto meno vincolate da normative stringenti. Ciò può favorire l’adattamento rapido alle esigenze del mercato e l’adozione di nuove tecnologie. La distinzione fondamentale tra le due tipologie di polizza risiede nella natura obbligatoria e nella specificità della copertura nelle professioni regolamentate, rispetto alla maggiore flessibilità e variabilità delle polizze per le professioni non regolamentate. Le polizze per professioni non regolamentate sono meno standardizzate e spesso non obbligatorie, ma possono essere altrettanto importanti per proteggere i professionisti da reclami per danni causati a terzi nel corso della loro attività lavorativa. In Italia, le professioni non regolamentate sono estremamente diffuse e rappresentano una larga porzione del mercato del lavoro.
Silvana D'angelo
Silvana D'angelo
2025-07-25 17:46:56
Numero di risposte : 14
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Le professioni non regolamentate o professioni associative sono quelle che si possono esercitare senza necessità di essere iscritti ad un albo o un ordine di riferimento e senza dover possedere uno specifico titolo di studio o percorso formativo, regolamentato e definito dal Ministero per l’istuzione, Università e la Ricerca. La definizione della professioni non regolamentate discende dal primo inquadramento legale sull’argomento introdotto in Italia, ovvero dalla Legge 4 del 14 gennaio 2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate in Ordini e Collegi”. L’elenco delle professioni non regolamentate è fornito dal Ministero dello Sviluppo Economico al seguente link ed è distinto in tre sezioni, a seconda che le associazioni rilascino o meno l’attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi prestati dai soci.
Assia Barone
Assia Barone
2025-07-16 05:46:50
Numero di risposte : 11
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Le professioni non regolamentate si caratterizzano per l’assenza degli elementi regolatori e per il recente inquadramento delle stesse all’interno della L.4/2013 Disposizioni in materia di professioni non organizzate. La L.4/2013 ha introdotto un peculiare meccanismo di autoregolamentazione volontaria che prevede la possibilità per il professionista di vincolarsi volontariamente ai requisiti individuati all’interno delle norme tecniche, partecipare a realtà associative strutturate che possono rilasciare un’apposita attestazione e certificarsi in conformità alla norma presso un organismo di certificazione accreditato. La L.4/2013 disciplina le attività professionali non-regolamentate, le quali però rimangono libere, siano esse esercitate in forma subordinata o autonoma. Inoltre il dettato del Legislatore non rappresenta, tramite la certificazione in conformità alla norma, un meccanismo di regolamentazione dell’accesso alla professione, bensì costituisce una “fotografia istantanea” di una professionalità che già esiste ed opera sul mercato e a cui viene data riconoscibilità tramite la certificazione accreditata in conformità alla normativa UNI applicabile.