Cos'è la riforma 4 2?

Zelida Vitali
2025-07-22 06:25:16
Numero di risposte
: 14
La sperimentazione 4 più 2 è un percorso di studi degli istituti tecnici e professionali che permette il diploma in 4 anni e poi l’accesso diretto agli ITS o all’università o direttamente nel mondo del lavoro.
Il percorso è articolato in 4 anni di scuola superiore che porta al diploma.
Poi lo studente può andare all’università o a lavorare come i colleghi del diploma in 5 anni, ma può anche proseguire con i 2 anni degli ITS Academy.
In questo caso a differenza dei colleghi del diploma in 5 anni lo studente avrà accesso diretto agli ITS che partecipano al progetto, che sono legati alla filiera.
Non dovrà fare test d’ammissione né altro.
In pratica il percorso è già delineato.
Le scuole per avviare la sperimentazione dovevano già sottoscrivere un accordo con enti di formazione e imprese e ITS.
Si doveva presentare già una filiera per avere il via libera alla sperimentazione.
Il modello sperimentale 4 + 2 è questo: una scuola di 4 anni strettamente e direttamente collegata al mondo delle imprese.
La scelta dell’istruzione tecnica e professionale è orientata verso il mondo del lavoro.
E deve dare anche le competenze specifiche per entrare nel mondo del lavoro il più presto possibile.
In Italia mancano tecnici che nel resto d’Europa ci sono.
Questa sperimentazione dà la possibilità di entrare in contatto con il mondo professionale prima e di formare quadri intermedi subito pronti per il mondo del lavoro.

Ivana Negri
2025-07-22 05:52:48
Numero di risposte
: 10
L’obiettivo è quello di offrire agli studenti un percorso formativo innovativo con competenze tecnologiche correlate alle esigenze del mondo del lavoro e della produzione che agevoli, al contempo, la prosecuzione degli studi dopo il diploma nei percorsi di istruzione e formazione terziaria degli ITS Academy, con il conseguimento finale, in sei anni, del diploma di specializzazione per le tecnologie applicate. I percorsi della filiera tecnologico-professionale attivati, dall’anno scolastico 2024/2025, grazie ad una sperimentazione nazionale, sono corsi di studio secondari quadriennali dell’istruzione tecnica e professionale e assicurano agli studenti il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e delle competenze previsti dai corsi quinquennali degli attuali ordinamenti, con il conseguimento in anticipo di un anno del diploma di istruzione secondaria di secondo grado in esito al superamento dell’Esame di Stato. La filiera formativa tecnologico-professionale 4+2 prevede un’offerta integrata che comprende e mette in raccordo fra loro i diversi percorsi: del secondo ciclo di istruzione, di istruzione e formazione professionale (IeFP), degli Istituti tecnologici Superiori (ITS Academy) e di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS). I percorsi della filiera formativa tecnologico-professionale 4+2 sono strutturati in sinergia con il territorio, le imprese, le professioni in funzione delle Dieci Aree tecnologiche degli ITS Academy e promuovono la diffusione della cultura scientifica, dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità. Favoriscono l’occupabilità dei giovani con particolare riguardo alle professionalità emergenti.

Zelida Mancini
2025-07-22 04:25:18
Numero di risposte
: 9
La riforma dell’istruzione tecnico-professionale introduce il modello della filiera del 4+2.
Si tratta di un percorso di quattro anni di scuola superiore e due negli ITS Academy integrati con esperienze a contatto con le aziende.
Il modello 4+2 permette agli studenti dei percorsi quadriennali di accedere direttamente ai corsi degli ITS Academy.
In alternativa, il diploma quadriennale sarà riconosciuto nel mondo del lavoro come equivalente a un diploma quinquennale e consentirà l’iscrizione all’università.
La nuova filiera tecnologico-professionale 4+2 valorizza e arricchisce gli indirizzi di studio dell’Istruzione tecnica e professionale.
La riforma prevede l’istituzione di “campus”, reti che collegano l’offerta formativa degli istituti tecnici e professionali, degli ITS Academy e dei centri di formazione professionale.
Il percorso educativo sarà arricchito da una maggiore interazione con il mondo del lavoro grazie alla presenza in aula di esperti provenienti dalle aziende.
Questo garantirà una copertura delle competenze non presenti tra i docenti.
La riforma potenzierà inoltre lo studio delle materie STEM, delle lingue, la didattica laboratoriale e i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO).
Gli istituti avranno la possibilità di riservare quote orarie per attività legate al territorio.
Gli organici dei docenti rimarranno invariati consentendo un potenziamento dello studio delle discipline nel corso del quadriennio evitando situazioni di esubero.
Per raggiungere questo obiettivo saranno adottate misure come la personalizzazione del percorso formativo attraverso la programmazione di forme di compresenza dei docenti, un maggiore utilizzo dei laboratori e l’introduzione di iniziative alternative alla didattica tradizionale, che coinvolgeranno anche rappresentanti del mondo del lavoro.
Il monte ore previsto per il quinto anno (1056 ore) sarà redistribuito nei quattro anni precedenti.
Questo monte ore rappresenterà il limite massimo disponibile per lo svolgimento delle attività della filiera, garantendo così un percorso formativo completo e coerente.
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