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Come vieni pagato con il contratto a chiamata?

Morgana Vitale
Morgana Vitale
2025-07-24 14:51:45
Numero di risposte : 16
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Il lavoratore percepisce un’indennità di disponibilità che viene retribuita mensilmente dal datore di lavoro. Il dipendente non matura ferie, permessi e non spetta malattia ma matura comunque il TFR. Il TFR è una somma corrisposta al lavoratore dipendente alla cessazione del contratto che viene maturata mensilmente durante il periodo lavorativo presso lo stesso datore di lavoro. In riferimento ai contratti a chiamata, il TFR viene accantonato dal datore di lavoro in proporzione alle giornate lavorate e dunque alle chiamate accettate dal lavoratore. Il datore di lavoro o l’azienda è tenuta a liquidare la quota di TFR maturata nell’ultima busta paga. Il totale è la quota accantonata.
Mietta Rizzi
Mietta Rizzi
2025-07-24 14:06:51
Numero di risposte : 12
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Per i periodi lavorati, questa categoria di lavoratori non deve ricevere un trattamento economico complessivamente sfavorevole rispetto al lavoratore full time o part time di pari livello, a parità di mansioni svolte e in proporzione alla prestazione lavorativa effettivamente eseguita. Pertanto il lavoratore a chiamata prende esattamente la quota oraria prevista dal ccnl di riferimento, con la differenza che la somma viene erogata solamente per le ore prestate. Spettano inoltre sia le maggiorazioni per i festivi che per il lavoro domenicale, se previste dal contratto collettivo. Nei periodi di attesa tra una chiamata e l’altra, il lavoratore non matura nulla, tranne nel caso in cui sia dovuta l’indennità di disponibilità. Tasse e contributi sono dovuti allo stesso modo dei lavoratori full time o part time.