Come andare in pensione con malattia professionale?

Angelo Ruggiero
2025-07-26 21:34:15
Numero di risposte
: 18
Per andare in pensione con malattia professionale, è necessario seguire un iter burocratico ben definito. Il lavoratore deve innanzitutto presentare denuncia di malattia professionale allegando un certificato medico attestante la diagnosi e il nesso causale con l’attività lavorativa. In caso di lavoratore dipendente, questi dovrà anche denunciare la malattia al proprio datore di lavoro entro 15 giorni da quando questa si è manifestata. L’INAIL dispone quindi l’accertamento sanitario valutando lo stato di salute del lavoratore con una visita medico-legale. Se riconosciuta, il lavoratore ha diritto a un indennizzo economico, al rimborso delle spese mediche e all’assistenza sanitaria, così come a tante altre prestazioni accessorie. Per eventi occorsi a decorrere dal 25 luglio 2000, se la menomazione dell’integrità psicofisica è di grado inferiore al 6%, il lavoratore non ha diritto ad alcun indennizzo, mentre per menomazioni più gravi ha diritto a una rendita o a un indennizzo in capitale. Una volta che la malattia professionale è stata accertata, il lavoratore ha diritto a indennità giornaliera per inabilità temporanea assoluta, danno biologico, rendita, rimborso delle spese mediche sostenute prima del riconoscimento della malattia e altre prestazioni accessorie. Rivolgersi a un’organizzazione specializzata può aiutare nel percorso di riconoscimento e tutela dei diritti.

Violante Guerra
2025-07-26 21:30:51
Numero di risposte
: 12
Il lavoratore che risulti affetto da patologia riconducibile allo svolgimento della propria attività lavorativa, deve comunicare la malattia professionale al proprio datore di lavoro entro il termine di 15 giorni dalla manifestazione della stessa. Se il lavoratore non svolge attività lavorativa, può presentare direttamente all’Inail la domanda di riconoscimento della malattia professionale. Se la malattia professionale non viene denunciata subito, il lavoratore può ottenere comunque le prestazioni Inail entro tre anni dal giorno in cui la malattia stessa si è manifestata, ovvero entro tre anni da quando la stessa è stata diagnosticata. La documentazione trasmessa consente all’Inail di avviare il procedimento che permetterà di accedere alle prestazioni di legge. In caso di inerzia del datore di lavoro, il lavoratore stesso può presentare la denuncia di malattia professionale all’Inail.

Nicoletta Marini
2025-07-26 17:55:51
Numero di risposte
: 7
La domanda per il riconoscimento della malattia professionale può essere presentata anche da coloro che stanno già percependo la pensione poiché i termini per la denuncia iniziano a decorrere dal momento in cui, il lavoratore assicurato, ha acquisito la consapevolezza di essere affetto da malattia di probabile origine professionale.
Riassumendo quanto sopra esposto, il periodo prescrizionale di tre anni inizia a decorrere dalla data di segnalazione del caso all’istituto, ovvero dalla data in cui i postumi permanenti hanno raggiunto la misura minima indennizzabile, se successiva, ovvero dalla data in cui è dimostrabile dall’Inail che l’assicurato aveva cognizione, secondo criteri di normale conoscibilità, di essere affetto da malattia di probabile origine professionale comportante, da sola o associata a preesistenze, un grado di invalidità indennizzabile.
La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 19355/2007, ha stabilito che i termini iniziano a decorrere dal momento in cui il lavoratore assicurato ha acquisito la consapevolezza della riconducibilità della patologia che lo ha colpito, a una causa violenta costituente infortunio sul lavoro.
Resta fermo che in quest’ultima ipotesi la prestazione, qualora risulti dovuta, decorre comunque dalla data di segnalazione del caso all’istituto.

Armando De rosa
2025-07-26 17:39:32
Numero di risposte
: 14
Anche dopo il pensionamento è possibile richiedere il riconoscimento di una patologia come malattia professionale.
Con un’accortezza: la normativa distingue tra malattie professionali tabellate e non tabellate.
Per quelle tabellate il riconoscimento è “agevolato”, nel senso che è presunto per legge nel momento in cui sussistono tre elementi: la patologia, il tipo di lavorazione indicata nella tabella e un tempo massimo di insorgenza dalla cessazione dell’attività lavorativa.
Tuttavia, ciò non esclude che si possa ottenerne il riconoscimento anche quando si è già in pensione.
In caso di malattia professionale non tabellata – quindi non compresa nelle tabelle di riferimento -, l’onere della prova è a carico del lavoratore e quindi non sono previste tempistiche particolari.
Si tratta di un percorso più complesso, pertanto il consiglio è sempre quello di provvedere alle richieste nel più breve tempo possibile.
Il primo passo
Se ritieni di avere delle patologie derivate dal lavoro che svolgi o hai svolto, puoi rivolgerti per tutti gli approfondimenti necessari agli operatori e ai consulenti medico-legali convenzionati con il Patronato ACLI.
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