Come si calcola la rendita INAIL per malattia professionale?

Domenico Sala
2025-08-15 14:29:07
Numero di risposte
: 15
Il calcolo del danno patrimoniale da parte dell'INAIL si riferisce principalmente all'incapacità lavorativa permanente o temporanea della vittima di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale e segue i criteri stabiliti dal DPR n. 1124/1965 e dal D.Lgs. n. 38/2000.
La rendita viene calcolata tenendo conto di: Retribuzione annua del lavoratore (basata su media degli ultimi 12 mesi di retribuzione).
Percentuale di riduzione della capacità lavorativa, come risultante dalle tabelle INAIL.
La rendita è proporzionata alla perdita della capacità lavorativa, con una distinzione tra danno biologico (legato alla sofferenza fisica e psichica) e danno patrimoniale (legato alla perdita della capacità di produrre reddito).
Se la perdita è superiore al 16%, l'INAIL calcola la rendita considerando: La retribuzione annua del lavoratore.
La percentuale di riduzione della capacità lavorativa specifica.
La proporzione di retribuzione annua da indennizzare, basata sul grado di invalidità.
Il 20% di €30.000 è €6.000.
Questa cifra rappresenta la quota annuale della rendita che l'INAIL corrisponde come risarcimento per il danno patrimoniale derivante dall'incapacità lavorativa permanente.

Arduino Costa
2025-08-07 16:27:33
Numero di risposte
: 15
Il calcolo della rendita Inail per malattia professionale si effettua in base al danno biologico subito dal lavoratore.
Per danno biologico si intende la lesione temporanea o permanente all’integrità psicofisica della persona suscettibile di accertamento medico-legale e che esplica un’incidenza negativa sulle attività quotidiane e sugli aspetti dinamico relazionali della vita dell’infortunato.
Il calcolo risarcimento Inail si effettua dal quinto giorno di infortunio in poi.
La rendita mensile è calcolata sommando la componente biologica e patrimoniale legata alla retribuzione effettiva corrisposta al lavoratore dipendente nei 12 mesi antecedenti l’infortunio o la malattia professionale.
In realtà per il calcolo del danno biologico inail non utilizza l’intero reddito, ma si applicano dei coefficienti moltiplicativi specifici che diminuiscono all’aumentare della percentuale di invalidità.
In caso di danni permanenti da infortunio avremo il pagamento di un indennizzo capitale per le valutazioni tra il 6% e il 15%, mentre una rendita vitalizia mensile per le menomazioni di grado superiore al 15%.

Eufemia Villa
2025-07-26 20:00:49
Numero di risposte
: 20
La rendita INAIL è costituita da due quote d’indennizzo diversamente calcolate: il danno biologico o non patrimoniale, risarcito con una cifra commisurata al grado di menomazione accertato.
Gli importi sono stati fissati con l’approvazione della “Tabella indennizzo danno biologico in rendita” del Decreto Ministeriale del 12 luglio del 2000.
Il danno patrimoniale, ovvero l’indennizzo per il danno causato all’infortunato quanto alla sua capacità di produrre ancora reddito attraverso il proprio lavoro.
La quota viene calcolata considerando il reddito, il grado della menomazione ed un coefficiente relativo.
La Tabella dei coefficienti è stata approvata nello stesso decreto del 12 luglio 2000.
L’importo di quota di indennizzo patrimoniale è aumentato in presenza di coniuge e figli, come regolato dalla legge, del 5% per ciascuno di essi.
Hanno diritto alla rendita quei lavoratori cui venga riconosciuta una invalidità minima del 16%.
Il settore di lavoro serve per determinare la retribuzione minima e massima o convenzionale per il calcolo del danno patrimoniale.
È la retribuzione annuale del lavoratore nell’anno precedente all’infortunio o alla malattia professionale.
Per alcuni settori la retribuzione è definita in modo convenzionale e il campo non è modificabile.
Indica il numero di familiari che danno diritto a una quota integrativa: coniuge, figli fino a 18 anni di età, figli fino a 21 anni se studenti di scuola superiore e a carico, figli fino a 26 anni se studenti universitari e a carico, figli inabili.
L’INAIL stessa è tuttavia l’unico ente responsabile e titolato per la quantificazione della rendita.
L’INAIL riconosce agli assicurati, per infortuni e/o malattia professionale, un vitalizio (rendita INAIL), corrisposto mensilmente, qualora a questi sia riconosciuta una invalidità superiore al 15%.
Nota bene: questa applicazione fornisce una stima indicativa della possibile rendita corrisposta dall’INAIL.

Giuliano Ricci
2025-07-26 19:35:11
Numero di risposte
: 27
La rendita è composta da un indennizzo del danno biologico in rendita e da un'ulteriore quota di rendita, per conseguenze patrimoniali.
La Tabella dei Coefficienti si valuta l'ulteriore quota d'indennizzo in rendita relativa alle conseguenze patrimoniali presunte per gradi di menomazione pari o superiori al 16%.
Il coefficiente si applica alla retribuzione effettivamente percepita dall'infortunato entro i limiti minimi e massimi previsti dal Testo Unico.
L'ulteriore quota di rendita è commisurata all'incidenza della menomazione sulla capacità dell'infortunato di produrre reddito con il lavoro e tiene conto della categoria di attività dell'assicurato e della sua possibilità di ricollocarsi in un proficuo lavoro.
La tabella indennizzo è strutturata secondo i seguenti criteri di applicazione:
- inferiore al 6% è prevista la franchigia
- dal 6% al 15%: l'indennizzo in capitale è in funzione del grado di menomazione
- dal 16% al 100%: indennizzo in rendita in funzione del grado di menomazione.
Occorre, inoltre, inserire nel computo le rivalutazioni succedutesi nel corso degli anni.
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