:

Quanti soldi danno per un infortunio?

Mirella Martino
Mirella Martino
2025-07-27 11:41:22
Numero di risposte : 12
0
Il risarcimento danni fisici non solo copre le spese mediche e la perdita di reddito, ma garantisce anche una somma di denaro per compensare il dolore e la sofferenza. I soldi ricevuti possono variare in base alla gravità del danno subito e alla responsabilità dell’altra parte. Per un danno lieve, si possono ottenere tra i 5.000 e i 20.000 euro. Un danno grave può comportare fino a centinaia di migliaia di euro. In casi eccezionali, il risarcimento può superare il milione di euro. Ad esempio, una persona che subisce un danno biologico del 10% potrebbe ricevere circa 30.000 euro, a cui si aggiungono gli importi per le altre voci di danno. Se il danno compromette la capacità lavorativa, l’indennizzo può aumentare sensibilmente.
Yago Giuliani
Yago Giuliani
2025-07-27 09:48:09
Numero di risposte : 16
0
Non è escluso un immeditato intervento chirurgico per evitare che, una volta guarita, la pelle ustionata presenti vistosi cicatrici o contratture. Nel caso in cui a seguito di un incidente o un infortunio causato da terzi si dovesse subire un’ustione, sarà possibile chiedere al responsabile civile e/o alla sua compagnia assicurativa il risarcimento del danno fisico e morale. A volte l’ustione può anche essere la conseguenza di un infortunio sportivo, oppure di un infortunio sul lavoro. Qualche che sia la causa dell’ustione è fondamentale conservare tutta la documentazione medica atta a testimoniare l’origine del danno che ha portato all’ustione. Soltanto in questo modo si potrà assolvere all’onere probatorio ed ottenere un equo risarcimento dei danni Torino. Il consiglio è quello di affidarsi e farsi seguire da un avvocato esperto in risarcimento danni da ustione, che sia in grado di valorizzare e provare le singole voci di danno.
Emanuela Sorrentino
Emanuela Sorrentino
2025-07-27 09:22:43
Numero di risposte : 17
0
La somma erogata, per gli infortuni sul lavoro avvenuti a partire dal 1° gennaio 2019 e per le malattie professionali denunciate sempre a partire dal 1° gennaio 2019, dipende esclusivamente dall’età e dalla percentuale riconosciuta. Per gli eventi infortunistici avvenuti fino al 31 dicembre 2018, o per le malattie professionali denunciate entro questa stessa data, esisteva anche una differenza di genere, cioè, a parità di età e percentuale, alle donne veniva corrisposto un indennizzo maggiore e ciò in quanto, a causa della statisticamente maggiore longevità, la lavoratrice dovrebbero sopportare la menomazione, provocata dall’infortunio sul lavoro o dalla malattia professionale, per un tempo maggiore. La tabella válida a partire dal 1° gennaio 2019 è nettamente più favorevole e gli importi, mediamente, sono più elevati di circa il 40%, naturalmente con un beneficio percentualmente maggiore per gli uomini, proprio perché precedentemente a loro era riconosciuta una somma minore. Facendo quindi i conti, per l’indennizzo di un infortunio avvenuto successivamente al giorno 1 luglio 2023 le cifre indicate per il 2019 sono state incrementate del 10,15%. Ulteriormente, con la circolare n. 26 del 16 settembre 2024, tali cifre sono state incrementate del 5,6% per i provvedimenti emanati successivamente al 1° luglio 2024 in caso di nuovi eventi.
Luca Moretti
Luca Moretti
2025-07-27 06:52:44
Numero di risposte : 18
0
Dal 4° al 90° giorno di infortunio, con un’indennità pari al 60% della retribuzione giornaliera Dal 91°giorno fino alla chiusura dell’infortunio, con un’indennità pari al 75% della retribuzione giornaliera La retribuzione giornaliera viene calcolata sulla base della retribuzione dei 15 giorni precedenti l’infortunio. I primi 3 giorni di infortunio, chiamati periodo di carenza, sono a carico del datore di lavoro. Il giorno stesso dell’incidente viene calcolato come giornata intera di lavoro, indipendentemente dall’orario in cui si è verificato l’infortunio, e viene dunque retribuito al 100%