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Tipi di comunione: quali sono?

Vinicio Basile
Vinicio Basile
2025-05-27 09:38:26
Numero di risposte: 6
La comunione potrà verificarsi per scelta dipesa dalla propria volontà o scelta non volontaria dipendente da un evento imprevisto o unione matrimoniale tra i coniugi. La comunione legale dei coniugi è quel regime patrimoniale che come regola generale e salva una diversa volontà delle parti, viene utilizzato nel momento in cui due persone si uniscono in matrimonio. Tale regime patrimoniale prevede che tutti gli acquisti eseguiti dopo il matrimonio siano di proprietà di entrambi i coniugi, secondo una divisione in parti uguali. La comunione ordinaria può avvenire sia per atto di volontà come ad esempio un acquisto in comproprietà, sia in forza di legge, come ad esempio in caso di eredità. La comunione legale invece nasce solo per mezzo della legge, nella circostanza cioè in cui una coppia decida di sposarsi. La comunione legale sia senza quote, nel senso che la proprietà ugualmente distribuita tra marito e moglie non è che una proprietà ideale, incedibile ed invendibile. La comunione ordinaria dei beni, invece, è una comproprietà per quote, che possono differire per le più varie circostanze.
Salvatore Serra
Salvatore Serra
2025-05-20 01:48:51
Numero di risposte: 2
E' possibile distinguere i diversi tipi di comunione in base alla fonte da cui essa trae origine: - volontaria: sorge per effetto di un accordo tra i partecipanti; - legale o forzosa: è la legge che ne prevede il titolo; - incidentale: nasce in conseguenza al verificarsi di circostanze che prescindono dalla volontà dei contitolari del diritto. In dottrina si distinguono la communio iuris romani, che si contraddistingue per la sua struttura a quote e costituisce un modello di comunione di tipo individualistico, e la communio iuris germanici, in cui mancano le quote e si ha piuttosto un modello di tipo collettivistico. Il codice civile italiano del 1942 ha aderito al primo modello, quello romanistico.
Rosanna Esposito
Rosanna Esposito
2025-05-10 18:44:17
Numero di risposte: 10
La comunione volontaria di una casa si ha quando due o più persone decidono, di comune accordo, di acquistare un immobile dividendone la proprietà. Le quote della comproprietà verranno decisa ancor prima di effettuare l’acquisto. La comunione della proprietà di una casa tra coniugi avviene all’atto in cui, marito e moglie acquistano l’immobile. La comunione ereditaria si ha quando alla morte dell’intestatario dell’immobile, vengono designati come successori più eredi. Ogni singolo proprietario può usare la cosa comune, senza impedire agli altri di fare lo stesso. Alla base di tutte e tre le definizioni di comproprietà analizzate in precedenza, abbiamo il concetto di condivisione della titolarità su una quota indivisa, ovvero, sul tutto. Gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione devono essere compiuti con il benestare di tutti i comproprietari. Per quanto riguarda invece la comproprietà tra marito e moglie, ognuno dei coniugi è libero di compiere tutti gli atti di ordinaria amministrazione, utili a migliorare il godimento dell’immobile. Nel caso della straordinaria amministrazione, è invece necessario il consenso di entrambi. In particolare, esistono diverse tipologie di comunione, come la comunione volontaria, la comunione tra coniugi e la comunione ereditaria, ognuna con le sue regole e caratteristiche specifiche.