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Quanto costa la parcella di un avvocato per il patronato?

Gian Ferrara
Gian Ferrara
2025-10-22 15:25:21
Numero di risposte : 19
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L’onorario dell’avvocato del patronato andrà stabilito direttamente con il difensore, il quale ha l’obbligo di presentare al cliente un preventivo scritto all’interno del quale sono elencate analiticamente tutte le voci della propria parcella. Ciò significa che il compenso dell’avvocato del patronato va pattuito con il libero professionista al momento del conferimento dell’incarico, cioè della sottoscrizione del mandato. È però vero che, molte volte, è il patronato a stabilire un vero e proprio tariffario da proporre ai clienti. In questi casi deve ritenersi che i prezzi siano concordati con l’avvocato, il quale è disposto ad accettare un compenso minore a fronte delle pratiche che l’organismo gli procura. È poi possibile che il difensore, liberamente, scelga di seguire la procedura gratuitamente, pattuindo un compenso solamente nel caso di esito positivo della controversia.
Liborio Messina
Liborio Messina
2025-10-09 07:04:17
Numero di risposte : 31
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Il costo dell’avvocato varia ovviamente a seconda della complessità del caso e, in ogni caso, andrebbe pattuito prima di conferirgli il mandato, chiedendo un preventivo scritto dettagliato, ossia un preventivo nel quale figura ogni singola attività che l’avvocato svolgerà e il prezzo per ognuna di queste. In alcuni casi i patronati hanno dei tariffari già pronti e ciò significa che i costi sono già stati concordati con gli avvocati di cui si avvalgono. Non di rado, a fronte di specifici casi, gli avvocati dei patronati agiscono a titolo gratuito esigendo però un compenso a fronte dell’esito positivo della causa e, allo stesso modo, è opportuno pattuire tale compenso anticipatamente. La cosa cambia quando occorre un avvocato il quale, pure se raccomandato da un patronato, va pagato dal cittadino. Per esempio, se un avvocato pattuisce un compenso di 1. 000 euro e, con la propria sentenza, il giudice impone alla parte soccombente di pagare le spese legali per 800 euro, il cittadino dovrà versare la differenza di 200 euro per arrivare a saldare l’intero onorario. Quale che sia la formula per il pagamento, è bene tenere presente che l’avvocato agisce come professionista e quindi emetterà una parcella per il suo lavoro.
Clea Sorrentino
Clea Sorrentino
2025-10-01 15:21:54
Numero di risposte : 26
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L'avvocato ha chiesto un compenso di 10.150,40 euro. Il compenso dell'avvocato, relativo all'assistenza e rappresentanza in giudizio, relativa ad una vertenza contro l'INPS per impugnare un atto di diniego all'accompagnamento, è stabilito dall'art. 12 comma 2 del codice di procedura civile. Il valore della causa è pari a 60.000 euro, a quanto ammonta l'onorario dell'avvocato, applicando i criteri del decreto ministeriale 55/2014. Il compenso tabellare (valori minimi) è di € 7.795,00. Le spese generali (15% sul compenso totale) sono di € 1.169,25. La Cassa Avvocati (4%) è di € 358,57. Il totale imponibile è di € 9.322,82. L'IVA 22% su Imponibile è di € 2.051,02. L'ipotesi di compenso liquidabile ammonta a 11.373,84 euro. Occorre sottrarre quanto previsto in sentenza, ossia 1200 euro, quindi il totale compenso spettante all'avvocato è di euro 10.173,84.