Come contestare una servitù di passaggio?

Concetta De rosa
2025-10-01 19:55:15
Numero di risposte
: 31
Per tutelare il diritto di servitù di passaggio, la legge consente di agire in giudizio tutte le volte che, più in generale, si abbia interesse a far riconoscere l’esistenza del proprio diritto contro chi ne contesta l’esercizio.
Le azioni possessorie La legge consente, inoltre, al titolare del diritto di servitù di ricorrere anche agli strumenti a tutela del semplice possesso.
L’azione di manutenzione può essere proposta da chi sia stato molestato nel possesso di una servitù, entro l’anno dalla turbativa, chiedendo appunto la manutenzione del possesso medesimo.
Chi può fare causa ?
A differenza di quanto è previsto per l’azione di manutenzione, l’azione di spoglio può essere proposta sia dal possessore che al detentore, purché non si tratti di detenzione per ragioni di servizio o di ospitalità, nell’interesse proprio: si pensi, ad esempio, al conduttore (o locatario), nella veste di detentore qualificato, o all’erede.
Contro chi posso fare causa ?
E’ possibile agire in giudizio contro l’esecutore dello spoglio, ma quello che bisogna ben tenere in considerazione è il termine: infatti, l’azione di reintegrazione deve essere proposta entro un anno dallo spossessamento.

Gino Pagano
2025-10-01 19:45:21
Numero di risposte
: 23
L'art. 1453 cod. civ. prevede che, nei contratti con prestazioni corrispettive, quando una parte non adempie le sue obbligazioni, l’altra può chiedere l’adempimento o la risoluzione del contratto, oltre al risarcimento del danno.
Pertanto, nel caso di specie, il titolare del fondo servente può agire in giudizio per ottenere l’adempimento della scrittura privata da parte del vicino.
L’azione – che è di natura civile – va intentata presso il Tribunale del luogo ove si trova il terreno su cui avviene il passaggio.
Quindi va intrapresa, attraverso un avvocato, con la notifica di un atto di citazione.
L’art. 1218 cod. civ. stabilisce che il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno.
Se il vicino non rispetta le condizioni stabilite nella scrittura privata, è responsabile dell’inadempimento e può essere obbligato a risarcire i danni causati.
È possibile anche avvalersi dell’azione negatoria prevista dall’art. 949 cod. civ., per far dichiarare l’inesistenza di diritti affermati dal vicino sulla proprietà e chiedere la cessazione delle turbative o molestie.

Ileana Coppola
2025-10-01 18:52:15
Numero di risposte
: 19
È possibile eliminare il diritto qualora cambino le condizioni di accesso al fondo dominante o per inutilizzo del passaggio.
Facciamo un elenco dei casi in cui è possibile eliminare una servitù di passaggio:
Accessi alternativi se sono cambiate le condizioni di interclusione del fondo dominate ed esiste la possibilità di un agevole accesso alternativo, il proprietario del fondo servente può chiedere la decadenza della servitù;
Inutilizzo, se la servitù di passaggio non è stata utilizzata per 20 anni;
Acquisizione, i due fondi confluiscono sotto un’unica proprietà;
Accordo tra le parti queste possono concordare una diversa modalità di accesso vantaggiosa per entrambe.
È la soluzione più semplice in teoria ma difficile da mettere in pratica;
Contestazione, se la servitù non è registrata, non esiste un accordo tra le parti o non è acquisita per usucapione è possibile contestare il diritto;
Scadenza contrattuale, qualora le parti abbiano sottoscritto un contratto a termine.

Marina Bellini
2025-10-01 18:19:44
Numero di risposte
: 29
La tutela del fondo servente è data contro l'abuso del diritto sia per ottenere il risarcimento dei danni che dall'abuso possano eventualmente derivare.
Il diritto di servitù comprende tutto ciò che è necessario per usarne.
Il (proprietario del) fondo dominante è legittimato a fare sul fondo servente tutto ciò che necessario per esercitare il suo diritto, ma nei ristretti limiti della sua necessità e dell’utilità che gli deriva.
Nel dubbio, la servitù dovrà essere esercitata in modo da soddisfare il bisogno del fondo dominante col minor aggravio o fastidio per il fondo servente.
Si tratta di un criterio di ragionevolezza, in virtù del quale il peso che grava sul fondo servente deve essere mantenuto negli stretti limiti della necessità e dell’utilità per il fondo dominante senza oltrepassarli.
Al titolare del fondo servente è data tutela sia contro l'abuso del diritto sia per ottenere il risarcimento dei danni che dall'abuso possano eventualmente derivare.
La servitù prediale può venire meno solo se scade il contratto eventualmente stipulato tra le parti.
Viene pronunciata una sentenza che estingua il diritto.
Il proprietario del fondo dominante e del fondo servente si confondono nella stessa persona.
L'usucapione estintiva della servitù prediale è un'altra causa estintiva della servitù prediale quando il diritto non è esercitato per almeno vent'anni dal proprietario del fondo dominante.