Cosa succede se ho meno di 20 anni di contributi per andare in pensione?
Abramo Sala
2025-10-28 22:53:56
Numero di risposte
: 35
La pensione di vecchiaia contributiva è un’altra opzione per chi ha versato contributi solo dal 1996 in poi.
Questa misura permette di andare in pensione anche con un numero limitato di anni di contributi (5 anni, esclusa la contribuzione figurativa).
Tuttavia, l’età minima per accedere alla pensione di vecchiaia contributiva è 71 anni; quindi l’assegno arriva con un notevole ritardo rispetto alla pensione di vecchiaia tradizionale, che si ottiene normalmente a 67 anni.
In pratica, chi ha maturato almeno 15 anni di contributi, di cui almeno 5 nel sistema contributivo (dopo il 1996), può accedere a una pensione di vecchiaia contributiva anche con meno di 20 anni di contributi.
Se si possiedono i requisiti, l'accesso alla pensione anticipata contributiva è possibile con 20 anni di contributi e 64 anni di età, a condizione che l’importo dell'assegno raggiunga le soglie necessarie per l’accesso.
Questo può essere un compromesso accettabile per chi ha versato pochi contributi, ma desidera comunque evitare di perdere l’intero ammontare di quanto versato all’Inps.
Isabel Longo
2025-10-21 17:09:38
Numero di risposte
: 25
Non tutte le modifiche del 2025 sono vantaggiose. Alcune novità, soprattutto per chi ha carriere contributive brevi, risultano problematiche. Ad esempio, aumenta il valore dell’assegno sociale, complicando così l’accesso ai requisiti minimi per entrambe le opzioni pensionistiche. L’assegno sociale nel 2024 ammontava a 534,41 euro al mese. Nel 2025 invece aumenterà dell’1% a causa della rivalutazione, arrivando a circa 540 euro e rendendo più difficile raggiungere le soglie richieste per accedere al trattamento previdenziale. Un altro elemento critico riguarda i coefficienti di trasformazione, aggiornati dal Ministero del Lavoro ogni due anni in base all’aspettativa di vita. Con l’aumento della speranza di vita, questi coefficienti peggiorano, rendendo più difficile raggiungere le soglie minime per ottenere la pensione.
Emanuela Sorrentino
2025-10-19 10:49:52
Numero di risposte
: 28
Se si possiedono meno di 20 anni di contributi, è possibile andare in pensione con 15 anni di contributi se rientranti in una delle seguenti deroghe:
1° deroga se si possiedono i 15 anni di contributi entro il 31 dicembre 1992.
2° deroga se si è autorizzati ai versamenti volontari entro il 26 dicembre 1992.
3° deroga se, alla data di pensione, sono trascorsi almeno 25 anni dal primo contributo versato e per almeno 10 anni di lavoro non si sono raggiunte le 52 settimane annue.
I lavoratori però devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
meno di 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995;
almeno 5 anni di contributi dal 1° gennaio 1996;
almeno 1 mese di contributi in Gestione Separata INPS;
almeno 15 anni di contributi complessivi.
I lavoratori che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 possono ottenere la pensione sia con almeno 20 anni di contribuzione, 67 anni di età e con un importo di pensione che deve pari ad almeno il valore dell’assegno sociale ma anche con un minimo di 5 anni di contributi indipendentemente dall’importo ma, con almeno 71 anni di età.
Nel computo dei 5 anni di contributi non si considerano eventuali contributi figurativi.
Luisa Coppola
2025-10-05 09:47:00
Numero di risposte
: 27
I lavoratori e le lavoratrici che possono vantare contribuzione al 31 dicembre 1995 e che, quindi, rientrano nel regime retributivo con liquidazione della pensione con il sistema misto, possono accedere alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito anagrafico di 67 anni, da adeguare dal 2027 agli incrementi della speranza di vita.
Insieme al requisito anagrafico è richiesto l’ulteriore requisito contributivo di almeno 20 anni;
a tali fini è da considerare tutta la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’iscritto (da lavoro, riscatto, volontaria e figurativa).
I lavoratori per i quali il primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996 conseguono il diritto alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito anagrafico di 67 anni (da adeguare alla speranza di vita dal 1° gennaio 2027) e di una anzianità contributiva minima di 20 anni, a condizione che l’importo della pensione risulti pari all’importo dell’assegno sociale.
In alternativa, tali lavoratori possono accedere, dal 1° gennaio 2019, alla pensione di vecchiaia al compimento dei 71 anni di età (da adeguare alla speranza di vita, dal 1° gennaio 2027) con cinque anni di contribuzione effettiva (obbligatoria, volontaria, da riscatto, ma con esclusione della contribuzione accreditata figurativamente a qualsiasi titolo) e a prescindere dall’importo della pensione raggiunto.