Quanto costa fare un ricorso all'INPS per invalidità?
Rosalino Esposito
2025-10-27 12:42:20
Numero di risposte
: 32
Tuttavia, l’esperimento di un’azione legale può comportare costi, che in alcuni casi possono essere evitati rispettando specifici requisiti di reddito.
Per chi si trova in una situazione economica svantaggiata, il gratuito patrocinio consente di ottenere l’assistenza legale a spese dello Stato.
Questo beneficio è accessibile solo se il reddito familiare annuo non supera una determinata soglia, che viene aggiornata ogni due anni.
Attualmente, il limite è fissato a 12.838,01 euro di reddito imponibile annuo, basandosi sull’ultima dichiarazione fiscale.
Oltre al costo del legale nominato, ogni procedimento giudiziario è subordinato al pagamento di una tassa chiamata “contributo unificato”, che ammonta a 43 euro.
Tuttavia, nei ricorsi relativi alla Legge 104 o all’invalidità civile, questo importo non è dovuto se il reddito familiare complessivo non supera i 38.514,03 euro, ossia tre volte la soglia prevista per il gratuito patrocinio.
Demi Martinelli
2025-10-16 03:03:07
Numero di risposte
: 20
Nei giudizi promossi per ottenere prestazioni previdenziali o assistenziali la parte soccombente, salvo comunque quanto previsto dall’articolo 96, primo comma, del codice di procedura civile, non può essere condannata al pagamento delle spese, competenze ed onorari quando risulti titolare, nell’anno precedente a quello della pronuncia, di un reddito imponibile ai fini IRPEF, risultante dall’ultima dichiarazione, pari o inferiore a due volte l’importo del reddito stabilito ai sensi degli articoli 76, commi da 1 a 3, e 77 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia di cui al decreto del Presidente della repubblica 30 maggio 2002, n. 115.
Pertanto, sia per non dover pagare il contributo unificato (€ 43,00), sia per non dover pagare le spese di lite in caso di soccombenza, occorre non superare i seguenti limiti reddituali che andranno dichiarati nel corpo dell’atto introduttivo: per il Contributo Unificato (€ 43,00) l’attuale limite di reddito sarà di € 40.978; per evitare la condanna alle spese l’attuale limite di reddito sarà di € 27.319,28.
Le spese, competenze ed onorari liquidati dal giudice nei giudizi per prestazioni previdenziali non possono superare il valore della prestazione dedotta in giudizio.
A tal fine la parte ricorrente, a pena di inammissibilità di ricorso, formula apposita dichiarazione del valore della prestazione dedotta in giudizio, quantificandone l'importo nelle conclusioni dell'atto introduttivo.
In sintesi, l’art. 152 disp. att. c.p.c. fa riferimento al reddito per essere ammessi al gratuito patrocinio che dalla futura pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (Luglio 2025) ammonta ad € 13.659,64 unitamente al limite massimo per usufruire dell'esenzione del pagamento del contributo unificato che ammonta ad E 40.978,92 (per le controversie in materia previdenziale ed assistenziale).
Moreno Montanari
2025-10-08 02:42:09
Numero di risposte
: 20
Nel caso abbia un reddito superiore a € 34.585,23, dovrà versare un contributo unificato pari a € 43._
Nel caso di mancato accoglimento del ricorso, per non pagare le spese di lite, l’invalido deve avere un reddito non superiore a € 23.056,82._
L’invalido con l’assistenza legale di un avvocato deposita, entro sei mesi dalla domanda, il ricorso teso ad ottenere l’invalidità civile;_
Il ricorso amministrativo è ammesso esclusivamente contro provvedimenti di rigetto che riguardano i requisiti amministrativi come il reddito, la cittadinanza o la residenza._
L’istanza di accertamento tecnico preventivo deve essere presentato con l’assistenza obbligatoria di un avvocato._
L’invalido per depositare il ricorso, nel caso abbia un reddito superiore a € 34.585,23, dovrà versare un contributo unificato pari a € 43._
Raniero Vitale
2025-10-08 00:16:09
Numero di risposte
: 23
È bene informarsi preventivamente con l’organizzazione o con l’avvocato a cui avete affidato il ricorso, delle spese a vostro carico in caso di vittoria o invece in caso di sconfitta.
Alcuni enti di patronato fanno sostenere al ricorrente costi diversi in base all’ISEE
Il cittadino si rivolge a un avvocato, anche tramite un ente di patronato (per es. presso un CAF) o a una di queste associazioni di tutela: ANMIC, ENS, UIC, ANFFAS;
l’avvocato presenta al Tribunale di residenza un’istanza di accertamento tecnico per la verifica preventiva delle condizioni sanitarie (si tratta di una perizia per la quale anticiperete le spese voi
Se il ricorrente ha ragione, lo Stato (mediante l”INPS) dovrà pagare le spese processuali e le prestazioni dovute (es. Indennità di frequenza, Indennità di accompagnamento, ecc.) entro 120 giorni.