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Come funziona il mantenimento dei figli senza matrimonio?

Vincenza De luca
Vincenza De luca
2025-06-03 20:46:31
Numero di risposte: 6
La legge prevede che anche i genitori non sposati siano tenuti a contribuire al mantenimento dei figli: un obbligo che grava tanto sulla madre quanto sul padre, ciascuno però in proporzione alle proprie capacità economiche. Al figlio è dovuto lo stesso tenore di vita di cui godono i genitori. L’obbligo di mantenimento nasce dal vincolo di genitorialità che si crea già con la nascita del bambino e pertanto prescinde dal matrimonio. Il mantenimento è dovuto nonostante il disgregamento del nucleo familiare e indipendentemente da una sentenza del giudice che quantifichi l’importo dell’assegno mensile. L’assegno di mantenimento del figlio deve tenere conto delle seguenti variabili: lo stesso tenore di vita di cui godeva il figlio quando viveva con i genitori e, di conseguenza, le capacità economiche del padre e della madre; le esigenze del figlio, che possono variare con la sua crescita. Gli obblighi di mantenimento verso i figli dei genitori non sposati sono identici a quelli previsti per le coppie unite in matrimonio: sia in merito al sorgere dell’obbligo: ossia dalla nascita del bambino; sia in caso di separazione: contribuzione reciproca che, nel caso del genitore non convivente, si sostanzia in un assegno mensile per le spese ordinario più la partecipazione alle spese straordinarie; sia in caso di mancato adempimento: azioni giudiziali di recupero del credito e querela penale per la violazione dell’obbligo di assistenza. Se un genitore non versa il mantenimento l’altro può ricorrere al giudice civile per ottenerne la condanna, previa quantificazione di un importo che tenga conto dei parametri sopra visti. Il mantenimento è dovuto finché il figlio è minorenne e, una volta maggiorenne, fino all’indipendenza economica.
Moreno Mazza
Moreno Mazza
2025-06-03 15:30:19
Numero di risposte: 5
L’assegno di mantenimento per i figli è dovuto dal genitore che non vive con loro, sia in caso di matrimonio che di convivenza. Questo contributo economico è destinato a coprire le spese quotidiane e straordinarie dei bambini. L’importo del mantenimento dipende dalle capacità economiche dei genitori, e l’obbligo persiste anche se uno dei genitori entra in nuova convivenza. Una nuova convivenza del genitore non incide direttamente sull’assegno di mantenimento figli, ma le condizioni economiche del nuovo partner possono influenzare la decisione del giudice. Se il genitore collocatario entra in nuova convivenza, e la sua situazione economica migliora, l’importo dell’assegno potrebbe essere ridotto. Se il genitore obbligato al mantenimento entra in convivenza, non vi è alcuna modifica dell’importo, poiché l’obbligo di mantenere i figli resta invariato. La revisione dell’assegno di mantenimento può essere richiesta in caso di nuove convidenze o mutamenti sostanziali nelle condizioni economiche di uno dei genitori. Se sei un genitore separato o divorziato e stai vivendo una nuova convivenza, o se hai dubbi su come la tua situazione potrebbe influire sull’assegno di mantenimento figli, è fondamentale consultare un esperto. I nostri professionisti ti guideranno con competenza e discrezione attraverso le complessità del diritto di famiglia.