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Cosa succede se il comodatario non lascia l'immobile?

Violante Grassi
Violante Grassi
2025-11-02 02:26:36
Numero di risposte : 24
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Il comodatario pretende di rimanere nell’immobile fino alla scadenza del contratto. La legge fissa i casi in cui il comodato si estingue. La morte del comodante non elimina il diritto del comodatario di servirsi dell’immobile fino alla scadenza convenuta. Gli eredi del comodante sono obbligati a rispettare le pattuizioni prese dal comodante con il comodatario. La legge riconosce anche agli eredi la possibilità di chiedere il recesso dal contratto di comodato prima della scadenza del termine pattuito. L’erede/comodante può esigere l’immediata restituzione dell’immobile in alcuni casi espressamente indicati dal codice.
Corrado D'angelo
Corrado D'angelo
2025-10-20 07:52:10
Numero di risposte : 20
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Se il comodatario non lascia l'immobile, può essere avviata una procedura di sfratto per finita locazione, come previsto dalla riforma Cartabia. Il proprietario può richiedere in ogni momento la restituzione della casa, salvo che sia possibile determinare indirettamente la durata del contratto. La conclusione di un contratto di comodato d’uso gratuito avviene attraverso il recesso, che può essere richiesto sia dal proprietario sia dall'inquilino. Per procedere correttamente, entrambe le parti devono comunicare il proprio recesso all’altra parte e inviare una lettera raccomandata a/r che contenga anche la richiesta di restituzione della cosa oggetto del contratto. L'unico modo per mandare via un inquilino in comodato d'uso è intraprendere la risoluzione del contratto per inadempimento. Per avere ragione occorre, però, dimostrare che il comodatario non ha rispettato gli impegni assunti nel contratto o che non ha custodito diligentemente l’immobile.
Samira Mazza
Samira Mazza
2025-10-20 05:07:29
Numero di risposte : 22
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Se il comodatario non lascia l'immobile, il proprietario può intraprendere altre strade legali per riottenere l’immobile. Ecco le principali soluzioni: Risoluzione per inadempimento: è possibile richiedere la risoluzione del contratto dimostrando che il comodatario ha violato gli obblighi previsti dall’accordo, come il danneggiamento volontario dell’immobile o l’utilizzo non conforme. Richiesta di restituzione: se il contratto prevede una scadenza specifica, il proprietario può avviare una causa civile per richiedere la restituzione dell’immobile alla scadenza. Recesso dal contratto: in caso di comodato a tempo indeterminato, il proprietario può recedere in qualsiasi momento, notificando al comodatario la volontà di rescindere l’accordo. Inviare una lettera di diffida: è il primo passo per comunicare formalmente al comodatario la necessità di liberare l’immobile entro una data precisa. Ricorrere all’azione civile: se il comodatario ignora la diffida, il proprietario può avviare una causa per la restituzione dell’immobile. Dimostrare l’inadempienza: in caso di risoluzione per inadempimento, il proprietario deve fornire prova che il comodatario non ha rispettato gli obblighi contrattuali, come danni all’immobile o utilizzo improprio. Questo processo può essere lungo, ma è l’unico modo per tutelare i propri diritti.